"La Regione Calabria, secondo la riprogrammazione del ministro Barca dei fondi non utilmente impegnati, perderà  200 milioni di euro". Lo sostiene il parlamentare del Pd, Franco Laratta, nel corso di un incontro che ha tenuto stamane a Cosenza

L'on. Laratta, basandosi sugli ultimi monitoraggi di spesa Por 2007-2013, ha affermato: “Trovo scandaloso che la Regione guidata da Scopelliti invece di concentrarsi a spendere le ultime risorse destinate dall'Europa alla nostra regione continui a fare proclami inutili di buon governo che risultano anni luce distanti dai bollettini delle associazioni sindacali, di categoria e degli stessi organismi europei. Secondo uno recente studio della Uil – dice Laratta – iI target di spesa nazionali per i Fondi (FSE, FESR), da raggiungere in 4 fasi (Maggio ed Ottobre 2012 e Maggio ed Ottobre 2013), calcolati sugli importi da rendicontare a fine di ogni anno e che per il 2012 soltanto di risorse europee al netto del cofinanziamento nazionale, ammontano ad oltre 5 miliardi di euro (1,1 miliardi per il FSE e 4,9 miliardi di euro per il FESR). L'eventuale non raggiungimento dei target comporterà una riduzione della quota di cofinanziamento nazionale a carico del Bilancio dello Stato, i cui proventi confluiranno nel Piano di Azione e Coesione per il finanziamento dei suoi obiettivi. In Calabria il livello di spesa è al 18,3% (705 milioni di euro su un totale di 3,8 miliardi di euro); molto lontani dunque dagli annunci di Scopelliti e Mancini in campagna elettorale durante la quale affermavano di “voler spendere i fondi Ue fino all'ultimo centesimo”.

Purtroppo, da ciò che dicono gli esperti, non sarà così, siamo anzi in enorme ritardo. Per l'ennesima volta, la cattiva amministrazione soppianta le ambizioni di sviluppo di questa regione che poteva puntare sulla crescita sfruttando al meglio le ultime risorse dell'Europa. Il problema è che dagli impenetrabili meandri della burocrazia regionale non si scorge l'effettiva realizzazione di niente. C'è l'impressione che si tende a mischiare le carte per creare quella confusione utile a scoraggiare quanti vorrebbero più trasparenza e chiarezza. Occorre abbandonare gli inutili esercizi di alchimia con cui si alterano a piacimento cifre e dati e annunciare chissà quali rivoluzioni di carte. Poiché – conclude Laratta- di risultati tangibili non ve ne sono. L'opinione pubblica calabrese, i giovani, le donne, le famiglie sono sconcertate perché non vedono nessun effetto degli aiuti europei”.

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