"Anticorruzione e riforma della giustizia indispensabili anche per gli investimenti esteri"

Pier Luigi Bersani ha chiuso i lavori della Conferenza nazionale della Giustizia, organizzata dal Forum del Partito democratico, alla Camera: “La giustizia in Italia è il simbolo della crisi, siamo al 156simo posto”.

“Nulla dice della crisi italiana come la giustizia e la percezione della giustizia da parte dei cittadini”. Lo ha detto il Segretario del PD Pier Luigi Bersani chiudendo i lavori della Conferenza nazionale della Giustizia organizzata dal Forum Giustizia del PD, alla Camera.

“Nulla, come la giustizia – ha aggiunto – dice anche dell'impossibilità della destra a produrre una modernizzazione del sistema. In questi anni infatti la destra ha prodotto un'agenda scomposta che ha avuto l'effetto di aggravare il dramma giustizia in Italia”.

Bersani è tornato a criticare il dibattito sui giornali tra tecnici-politici. “'Il governo Monti non è venuto dopo i partiti ma dopo Berlusconi. Il problema non è in questa stucchevole discussione tra tecnici e politici che rischia di essere pericolosa. Non è questa la contraddizione del Paese, ma è quella che c'è tra emergenza riconosciuta e grande questione sociale aperta. Dentro questa contraddizione, politica e tecnica devono trovare un equilibrio e portar fuori il Paese dalle secche. La gente che ha da dire qualcosa al governo Monti ferma me per strada. Ed è giusto, visto che io sostengo il governo”.

Riguardo il ruolo dei partiti nel Paese ha chiarito: “Si fa presto a dire i partiti. Ci sono partiti e partiti. Perchè noi – ha affermato, riferendosi al PD – poniamo il tema del lavoro come un tema dirimente. Altri parlano della Rai tv. Per loro tutto si può cambiare, compreso lo Statuto dei lavoratori approvato nell'anno di grazia 1970, ma non la Gasparri che sembra scolpita nel bronzo”.

Sul tema giustizia Bersani ha sottolineato che “bisogna fare i conti con l'eredita lasciata da Berlusconi. L'eredità è sia economica che della giustizia e bisogna affrontarla. Sono 15 anni che mangiamo pane e giustizia, se ne parla tutti i giorni, ma il campo della giustizia è quello che è cambiato meno. Per questo, dobbiamo caricarci dell'impegno serio di ricostruzione. Berlusconi non è finito. Ma in ogni caso – ha ribadito – il tema del populismo non finisce con Berlusconi. E' lì davanti a noi. E corrisponde con l'esigenza di dare credibilità al servizio giustizia”.

Secondo il Segretario democratico “la deformazione sui temi della giustizia purtroppo non è solo dovuta a esigenze di tipo personalistico, ma si è sviluppata pienamente in coerenza con un modello generale di risposta populistica al vuoto che si determinò dagli anni Novanta in poi. Ma un modello populistico – ha proseguito – propone una semplificazione e un corto circuito tra cittadini e poteri. Tutto questo ci ha portato a essere nella giustizia civile al 156mo posto. C'è un altro campo dove siamo messi così male?” ha chiesto Bersani. “Dunque come facciamo a dire cari amici coreani investite in Italia, se ci vogliono 1200 giorni per recuperare un credito?”

Parlando di corruzione e Riforma del Lavoro Bersani ha detto: “Oggi c'è solo la Germania che può investire in Italia. La Germania sia modello dell'Italia nella lotta alla corruzione ma anche nella riforma del lavoro. Solo in Germania c'è un surplus di produzione e la signora Merkel – ha ricordato Bersani – ha detto che il problema della corruzione viene considerato dagli investitori che vogliono venire in Italia. Allora diciamo alla signora Merkel: noi vogliamo affrontare la corruzione e facciamo anche un articolo 18 come il vostro. Cosa c'è che non funziona?”

In fine, il Segretario del PD ha chiuso la conferenza, invitando il governo ad essere determinato nella Riforma della giustizia. “Un ministro è un servitore, il più grande Papa della storia si chiamava 'servus servorum dei – ha ricordato – nessuno si deve sentire sminuito se si parla di servizio giustizia. C'è nobiltà nel servire il cittadino, c'e' bellezza. Dobbiamo avere l'umiltà di pensare che dobbiamo metterci al servizio di un'esigenza dei cittadini”.

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