Leoluca Orlando sindaco contro i Gattopardi, per una nuova primavera di Palermo

La candidatura di Leoluca Orlando sta facendo saltare i giochi di palazzo in Sicilia. Gli stessi partiti che hanno sonnecchiato all’ombra di Lombardo ora si scagliano contro il portavoce dell’Italia dei Valori perché temono una nuova primavera. Ma il successo di Orlando sarà la vittoria dei cittadini e la sconfitta di quei Gattopardi che hanno messo in ginocchio la città di Palermo negli ultimi anni. Le primarie restano uno strumento fondamentale, ma quando se ne fa un uso distorto, come è avvenuto a Palermo, servono solo a creare confusione e alleanze anomale. L’IdV si è sempre impegnata per difendere e rilanciare l’unità del centrosinistra, invece in troppi attaccano Orlando per tentare di far dimenticare ai cittadini i loro anni a braccetto di Lombardo e la sua gestione di stampo “cuffariano”. E’ inaccettabile perdere l’ennesima occasione e non ridare speranza a Palermo, Leoluca saprà farsi interprete delle istanze di cambiamento della società civile per risollevare la città dal disastro che è economico, sociale, culturale ma soprattutto morale. E’ necessario archiviare del tutto la devastante esperienza Cammarata, per questo bisogna presentare ai cittadini un modello amministrativo forte, autorevole e affidabile come quello di Orlando, non il solito teatro dei pupi e dei pupari.

Da tempo chiediamo al Pd di staccare la spina a Lombardo e rompere una alleanza innaturale. Il partito democratico siciliano perde il pelo ma non il vizio, continuando ad appoggiare il governatore regionale solo per partecipare alla spartizione di poltrone. E’ bene ricordare che anche a Palermo, oltre all’azione politica dell’IdV, sono state fondamentali le nostre denunce di brogli, nelle ultime elezioni amministrative, per costringere l’ex sindaco di centrodestra alle dimissioni e arrivare al voto anticipato. Sulle stesse primarie del centrosinistra è in corso un’indagine della Procura di Palermo, troppi sono i sospetti di brogli che impongono di non lasciare la città nelle mani sbagliate.

Quando il centrosinistra si unì intorno alla candidatura di Rita Borsellino, l’Italia dei Valori ebbe l’umiltà di fare un passo indietro e di sostenerla con forza. Fu al contrario il Pd a spaccarsi, proponendo diversi candidati e rafforzando le fughe in avanti di chi, per ambigui tornaconti personali, ha finito con il rompere l’alleanza e portare l’acqua al mulino del Principe di Salina, quel Lombardo che ora ha la faccia tosta di proporre ai democratici un accordo per l’eventuale ballottaggio.

È esattamente contro questo progetto, neanche più tanto strisciante, che Orlando ha avanzato la propria candidatura: un atto d’amore verso la città per liberarla dalle malapolitica che continua ad essere oggetto di indagini e arresti, a destra come a sinistra. Le esperienze di Milano, Napoli, Cagliari e Trieste insegnano che non è più il tempo degli inciuci: bisogna mettere da parte gli accordi tra le segreterie di partito e ridare centralità ai cittadini, anche Palermo ha bisogno di un sindaco di tutti che sappia promuovere l’onestà, la cultura della legalità, lo sviluppo del territorio attraverso un’amministrazione dalle mani pulite. Ê ora di lanciare il cuore oltre l’ostacolo per una battaglia giusta.

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