Cari amici e colleghi,
Elevati livelli di qualità ed etica della professione legale, sono condizioni necessarie per salvaguardare l’indipendenza dell’avvocato da ogni potere, per rafforzarne la funzione nell’interesse generale, per limitare i condizionamenti derivanti dal prevalere delle regole del mercato e della concorrenza selvaggia;
In un mercato multifunzionale e transazionale, quale quello del tempo presente, con un emergenza economica, sempre più assorbente e omnipervadente, vi è bisogno più di prima, di seguire il cambiamento, cambiando anzitutto noi stessi e la logica della nostra professione, che da chiusa deve divenire aperta;
Nella polverizzazione dei confini strutturali ed economici, imposti dalla cosiddetta globalizzazione, occorre divenire protagonisti e non vittime sacrificali degli scambi culturali, linguistici e di pensiero,
Nel contesto delle attuali politiche liberistiche di stampo anti keynesiano, che pongono il mercato su un piedistallo dorato, imponendo lo stesso quale suprema divinità, che ispira e controlla i movimenti e le aspirazioni di centinaia di milioni di persone, dobbiamo acquisire gli strumenti culturali per modernizzare la professione, ma anche per conservare a tradizione;
E’ quanto mai irrinunciabile, una formazione fondata su regole comuni e su obbiettivi convergenti nel comune quadro di riferimento EUROPEO, al fine di promuovere la circolazione e i contatti degli avvocati nell’Unione Europea;
Riconoscere e sostenere le attività formative svolte dalle Istituzioni degli avvocati, quale contributo allo sviluppo economico e civile della società e non come mera propalazione di astrazioni concettuali, troppo tecniche per essere comprese dai cittadini.
