Focus Idv del 20 Marzo

LAVORO. DI PIETRO-ZIPPONI: GOVERNO CONSEGNA A BCE SCALPO DELL'ART.18 INTACCARE DIRITTI LAVORATORI NON SERVE ALLA CRESCITA – Roma, 20 mar. – “Su temi delicatissimi quali il lavoro e i diritti dei lavoratori tra governo e parti sociali si sta consumando una commedia degli equivoci. Questa trattativa è iniziata parlando dei giovani, riconoscendone l'insopportabile condizione di precarietà e la totale assenza di diritti che interessa le false partite Iva e le 46 forme contrattuali di assunzione a tempo. L'evoluzione del tavolo tra esecutivo e sindacati sta andando purtroppo nella direzione opposta”. Lo affermano in una nota congiunta il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, che aggiungono: “L'IdV ha proposto e propone di intervenire sui 4 milioni di giovani precari, coprendo i buchi contributivi e retributivi generati dalle continue interruzioni del rapporto di lavoro. Oggi a palazzo Chigi non si parla di questo, ma, al contrario, si abolisce la mobilità, la cassa straordinaria per le aziende in grave difficoltà e poi quella in deroga per tutte le imprese che nel 2008 ne erano escluse. Si sostituisce tutto questo con una nuova assicurazione che, al massimo, dura 18 mesi e che coprirà una fascia sociale meno ampia rispetto a quella coperta con la cassa in deroga dal governo Lega-Berlusconi”. Spiegano Di Pietro e Zipponi: “Sull'articolo 18 si sta riversando il solito e pericoloso accanimento ideologico. Ricordiamo, infatti, ai signori del governo che si tratta di una norma di civiltà che prevede il reintegro sul posto di lavoro per coloro che sono ingiustamente licenziati e che lavorano in aziende con più di 15 dipendenti. Stiamo parlando di circa cinquanta casi all'anno in tutta Italia. E' evidente, quindi, che il governo non ha un soldo da investire sui giovani e su un nuovo welfare veramente europeo e preferisce colpire l'articolo 18, ben sapendo che anche se questo fosse modificato o abrogato, come vuole la destra estrema del Paese, non vi sarebbe nessuna crescita. Non è intaccando i diritti di chi lavora che si migliora l'economia italiana, ma combattendo corruzione ed evasione fiscale, riducendo drasticamente la burocrazia e garantendo finalmente l'accesso al credito alle piccole e medie imprese”. “Insomma – concludono – l'esecutivo rimanda ad epoca lontana i nuovi ammortizzatori sociali, ma interviene da subito sull'art.18, trasformandolo in una specie di scalpo da consegnare alla Bce e non certo all'Europa che è ben attenta a non colpire, in questa fase delicatissima, i diritti e le capacità di consumo delle famiglie e dei lavoratori”.

COSTI POLITICA: DI PIETRO,REFERENDUM CONTRO FINANZIAMENTO PARTITI = Roma, 20 mar. – “L'Italia dei Valori sta mettendo a punto il quesito referendario per abrogare l'attuale legge sul finanziamento pubblico dei partiti”. E' quanto afferma su twitter il leader dell Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

CORRUZIONE: DI PIETRO, SE BEN FATTA IDV VOTEREBBE RIFORMA VANNO RECEPITE INDICAZIONI UE, MA NON CREDO MONTI LO FARA' – ROMA, 20 MAR – ''Invece di fare proposte sottobanco a una riunione semiclandestina notturna a Palazzo Chigi con Casini, Alfano e Bersani, il governo si assuma da subito la responsabilita' di presentare un testo scritto in Parlamento, in modo che tutti vediamo subito dove vuole andare a parare. Nel caso Monti rispettasse davvero le indicazioni dell'Ue, potrebbe capitare che alla fine avrebbe solo il voto favorevole dell'Idv. Ma ci credo poco''. Antonio Di Pietro apre uno spiraglio a una riforma dei reati di corruzione e concussione.

CORRUZIONE: DI PIETRO, SE BEN FATTA IDV VOTEREBBE RIFOMA (2) – ROMA, 20 MAR – ''Se dal punto di vista politico l'opportunita' di varare questa riforma, proprio adesso puzza di favore a Berlusconi – dice Di Pietro – dal punto di vista del giudizio tecnico tutto dipende da come verra' scritta. A farla bene, per esempio, potrebbe diventare una grande opportunita' per combattere il malaffare''. Di Pietro fissa i paletti di una riforma del reato di concussione che l'Idv potrebbe votare. In primo luogo bisognerebbe far rientrare nel reato di estorsione i casi in cui il pubblico ufficiale chiede di essere pagato ricorrendo a minacce e violenze, prevedendo un ''congruo aumento'' delle pene. Di Pietro chiede invece maggiore severita' per i casi in cui il pubblico ufficiale induce il privato a versargli somme di denaro non dovute senza ricorrere a minacce (la cosiddetta 'concussione per induzione'): secondo l'Idv bisogna infatti evitare il fenomeno oggi molto comune di ''corruttori incalliti'' che, una volta scoperti, ''si presentano come vittime''. Di Pietro vorrebbe anche che si recepisse l'indicazione del'Unione Europea per l'introduzione del reato di corruzione tra privati: ''Non si capisce perche' la corruzione deve esistere solo tra pubblico ufficiale e privato e non anche tra due privati come, ad esempio, quella di un dirigente d'azienda o di un dipendente che vendono le proprie conoscenze commerciali o ingegneristiche acquisite nel loro lavoro d'azienda ad una impresa concorrente''. ''Una riforma cosi' non sarebbe un'ancora di salvezza per i Berlusconi e i berluschini, ma un modo molto piu' efficace di sanzionare quei comportamenti che invece oggi restano impuniti'', conclude il leader dell'Idv.

CORRUZIONE: DI PIETRO, SE BEN FATTA IDV VOTEREBBE RIFORMA (3) – ROMA, 20 MAR – Di Pietro, nella sua dichiarazione, osserva che il dibattito sul reato di concussione e' viziato dal fatto che Berlusconi e' accusato proprio di quel reato nel processo Ruby, fatto che ''desta parecchi sospetti''. ''Queste strane coincidenze – afferma – creano dubbi e perplessita' dal punto di vista politico persino a me, che certo non sono sospettabile di volermi tenere il reato di concussione cosi' com'e'. Sono stato proprio io il primo a proporne la modifica, di fronte all'assemblea degli industriali di Cernobbio, ben 18 anni fa, nel 1994, quando ancora facevo il magistrato. Anche come partito politico abbiamo poi cercato di modificare quella fattispecie di reato, col disegno di legge n. 2164 presentato dai senatori dell'Italia dei Valori nel giugno del 2008 e poi riproposto nel maggio del 2010''.

Lavoro: Belisario, monito Napolitano valga anche per governo = Roma, 20 mar – ''Il monito del Capo dello Stato, che ha richiamato le parti sociali alla coesione e al senso di responsabilita', rischia di diventare un ritornello stonato se rivolto solo ai sindacati e non anche al governo''. Lo dice il senatore Felice Belisario dell'IdV. ''I tecnici stanno infatti dimostrando di voler agevolare, ancora una volta, i poteri forti a discapito dei lavoratori – aggiunge il capogruppo IdV di Palazzo Madama -. La riforma messa sul tavolo della trattativa dal ministro Fornero e' gravemente lesiva dei diritti fondamentali, a partire dall'art. 18, e sarebbe, questo si' irresponsabile, ridurla all'ennesimo decreto da imporre al parlamento''.

LAVORO. BELISARIO: CON MOZIONE ART.18 PARTITI GETTERANNO MASCHERA
Roma, 20 mar. – “Finalmente il presidente del Senato ha deciso di portare in aula, nella settimana prima di Pasqua, la mozione dell'Italia dei Valori sull'art.18, che impegna il governo a non toccare un pilastro nella tutela dei lavoratori e anzi a favorire quanto piu' possibile l'estensione dell'applicazione delle garanzie anche alle categorie che attualmente non ne usufruiscono. Se ne sarebbe dovuto discutere prima, ma intanto e' importante aver riaffermato la centralita' del Parlamento nell'affrontare temi di tale importanza”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Sulla riforma del lavoro finora il governo e i partiti di maggioranza hanno preferito incontrarsi fuori dalle sedi istituzionali, in vertici riservati. Ora saranno invece costretti a gettare la maschera, vedremo cosi' chi davvero ha a cuore la difesa dei diritti dei lavoratori e chi invece e' disposto a fare da complice per smantellarli”.

LAVORO: IDV, SENZA ART.18 CI SARA' SOLO PIU' DISOCCUPAZIONE = – Roma, 20 mar. – “L'art.18 non e' un freno ne' alla crescita ne' agli investimenti esteri. Chi lo afferma mente sapendo di mentire, perche' sono ben altre le cause della paralisi economica del Paese”. Lo ha dichiarato in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Senza l'art.18 non aumentera' la crescita, ma solo la disoccupazione, in particolare quella dei lavoratori cinquantenni”, ha assicurato, “il governo sta procedendo su una strada sbagliata che creera' molti problemi”.

Liberalizzazioni: Donadi, matrimonio con i fichi secchi = Roma, 20 mar – ''Oggi arriviamo al paradosso: arrivera' in Aula un provvedimento di cui cinque articoli sono privi di copertura finanziaria''. Lo denuncia il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, parlando con i cronisti a Montecitorio a proposito del decreto legge sulle liberalizzazioni all'esame dell'Aula. ''Votarlo – prosegue – e' un palese affronto e sfregio alla Costituzione. Speriamo anche che il Presidente della Repubbilca, cosi' attento alle vicende parlamentari, anche in questa occasione si dimostri garante dei principi della Costituzione''. Quanto alla possibilita' che il governo ponga la questione di fiducia sul provvedimento, Donadi afferma: ''Abbiamo criticato con veemenza per quattro anni un governo che metteva molte fiducie e con noi lo criticavano anche il presidente della Camera e il presidente della Repubblica. Vogliamo essere coerenti e non possiamo non criticare un governo che mette solo fiducie. E fino ad adesso non ha fatto un solo voto alla Camera che non sia stato preceduto da una fiducia''. Dunque ''voteremo contro le liberalizzazioni perche' hanno soltanto il nome, in realta' non si liberalizzano ne' le banche, ne' le assicurazioni, i mercati finanziari e le corporazioni. E' il classico matrimonio fatto con i fichi secchi''.

LIBERALIZZAZIONI: DONADI (IDV), FIDUCIA SENZA COPERTURA E' GRAVE VIOLAZIONE COSTITUZIONE – Roma, 20 mar – “E' un fatto gravissimo che il governo metta la fiducia su un decreto che, secondo la ragioneria generale, un organo dello Stato, è privo di copertura economica. Siamo di fronte alla palese violazione dell'Art.81 della Costituzione. Oltretutto in questo modo il governo mette in imbarazzo il Presidente della Repubblica, che dovrà firmare un decreto legge in queste condizioni. Invitiamo il governo a smettere di vivere di fiducia e ad affrontare una sana dialettica parlamentare. Se ciò avverrà, siamo pronti a garantire sin da ora che non ce ne avvarremo per fare ostruzionismo”. Lo afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

FRANCIA: TOLOSA; DONADI, ADOTTARE MISURE CONTRO RAZZISMO
– ROMA, 20 MAR – ''Dopo Tolosa l'Europa intera deve agire, non e' piu' possibile far finta di non vedere o, peggio, tollerare il dilagare dell'estremismo di destra''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''La lista di proscrizione, l'ennesima, pubblicata su un sito web antisemita, contenente nomi di illustri docenti e giornalisti 'colpevoli' di essere vicini a Israele e' – aggiunge il capogruppo dell'Idv alla Camera – un altro gravissimo campanello d'allarme. Chiediamo al ministro dell'Interno Cancellieri di intervenire con tempestivita' e impegnare le forze dell'ordine e l'intelligence per monitorare il fenomeno e poi per stroncarlo nel caso si scoprissero attivita' antidemocratiche. Negli ultimi anni, complice una certa politica razzista e xenofoba, sono stati attizzati – conclude il parlamentare – troppi focolai di odio razziale e religioso. E' tempo di spegnerli prima che sia troppo tardi''.

CORRUZIONE: ORLANDO (IDV), PD SOSTENGA BATTAGLIA LEGALITA' – ROMA, 20 MAR – ''Il collega Andrea Orlando legga attentamente quanto riportato sul blog del presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in merito alla concussione. Trovera' risposte molto esaustive che lasciano poco spazio a libere interpretazioni''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando. ''Al di la' della svista di Orlando – aggiunge – su temi come questo vorremmo sentire forte la condivisione del Pd al quale chiediamo di condividere e sostenere le nostre battaglie sulla legalita' ''.

GIORNALISMO, IDV: ANCORA IGNOTI MANDANTI ED ESECUTORI OMICIDIO ALPI Roma, 20 mar – “A Mogadiscio, il 20 marzo del 1994, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin persero la vita per raccontare verità scomode. Sono passati 18 anni da quell'omicidio ma i mandanti e gli esecutori ancora non sono stati consegnati alla giustizia. Chi sa e continua a tacere ha un peso enorme sulla coscienza”. È quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando. (Red)

*Partiti/ Idv presenta referendum per abolire rimborsi elettorali In 10 anni ricevuti 2mld euro pubblici senza alcun controllo Roma, 20 mar. – Un referendum per abrogare i rimborsi elettorali. E' la proposta annunciata oggi da Italia dei valori alla luce della vicenda Lusi e della mancanza di una legge che regoli l'uso dei finanziamenti pubblici alla politica. “Se il Parlamento dovesse rinsavire abbiamo anche presentato una proposta di legge”, ha detto il portavoce Leoluca Orlando in una conferenza stampa a Montecitorio, “ma poichè non crediamo che ciò avverrà presenteremo a giorni in Cassazione un quesito referendario che chiede l'abrogazione dei rimborsi elettorali”. “Negli ultimi dieci anni i partiti hanno ricevuto 2 miliardi di euro ma li hanno gestiti senza alcun obbligo legale, senza dover dimostrare come li hanno spesi perchè non esiste una legge che li obbliga a farlo”, ha spiegato il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi secondo il quale “se quello di Lusi è l'unico caso di appropriazione indebita sarebbe un miracolo visto che non esiste un organo che controlli le spese dei partiti. In queste condizioni non si può andare avanti perciò l'unica via resta l'accetta del referendum”.

Partiti/ Idv presenta referendum per abolire rimborsi… -2-
Sussulto di dignità della politica o nel 2014 deciderà il popolo Roma, 20 mar. – “La politica e i partiti vivono un momento di difficoltà quanto sta succedendo a tutti i livelli dimostra che esiste un sistema surrettizio di finanziamento e poichè nessuno vuol fare una legge non ci resta che lo strumento referendario”, ha aggiunto Felice Belisario, capogruppo al Senato. “Non vogliamo fare i 'pierini' – ha detto – ma questa materia, nonostante sia richiesta fortemente dall'opinione pubblica è stata totalmente espunto dal tavolo delle riforme e noi vogliamo colmare questo vuoto”. Donadi ha spiegato che esiste un dubbio normativo da chiarire sulla raccolta delle firme, perchè secondo un'interpretazione questa non si può svolgere un anno prima delle elezioni, secondo un'altra il divieto riguarda l'anno solare, a prescindere da questo “noi garantiamo che raccoglieremo tutte le firme necessarie e nel 2014 si terrà il referendum. La politica ha due anni di tempo per un sussulto di dignità per dar vita ad un finanziamento decente e dentro la legalità, altrimenti c'è la ghigliottina del voto popolare”.

CORRUZIONE: LI GOTTI (IDV), DA IDV PROPOSTA PER AGGRAVARE REATO CONCUSSIONE – Roma, 20 mar – “Mi appare inutilmente pretestuosa la polemica dell'on. Andrea Orlando, responsabile giustizia del PD. L'Italia dei Valori, ben prima del PD, ha proposto oltre la ratifica della convenzione di Strasburgo contro la corruzione, anche le modifiche dell'ordinamento interno, ivi compresa la concussione. Tale condotta illecita, nella proposta dell'IDV, poi ripresa dal PD, non sparisce ma cambia solo nome, divenendo una ipotesi aggravata dell'estorsione, con aumento di pena”. Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti, Responsabile del Dipartimento Giustizia dell'Italia dei Valori. “Detto questo – aggiunge – ciò che l'IdV non riesce a capire e' la ragione di discussioni notturne sul tema, da parte della novella triplice (Alfano, Bersani e Casini). Portassero la loro proposta, vogliamo leggerla e valutarla. Se sara' in linea con la convenzione di Strasburgo, l'IDV voterà il testo. Se così non dovesse essere, saremo ben legittimati a parlare degli strani incontri notturni. Sono convinto, pero', che il PD ha il medesimo nostro pensiero sul reato di concussione, avendone più volte parlato in commissione. Tutto qui. Ecco perché – conclude Li Gotti – la polemica mi appare pretestuosa”.

GIUSTIZIA: LI GOTTI (IDV), EMENDAMENTO E' LETTURA DISASTROSA SENTENZE UE – Roma, 20 mar – “Le audizioni in Commissione Giustizia sull'emendamento Pini in merito alla responsabilità del magistrato hanno evidenziato una sostanziale convergenza di critica da parte delle Camere Penali, dell'associazione dei magistrati del Consiglio di stato, dell'associazione nazionale magistrati e del Consiglio Nazionale Forense. E' apparsa evidente una disastrosa lettura delle sentenze della Corte Europea, che sarebbero all'origine dell'emendamen to. Le sentenze esaminate in commissione affermano altra cosa rispetto all'emendamento. La Commissione, considerata la delicatezza della materia ed il ruolo meramente consultivo assegnatole, esprimera' la sua valutazione facendo buon uso delle audizioni. Con buona pace del ritenuto clima da 'festa popolare', cui appare essersi calato il sen. Gasparri, anche a causa di una ubriacatura giuridica, come capita ai neofiti”. Lo dichiara in una nota il Capogruppo Idv in Commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti.

LAVORO: GIAMBRONE (IDV), FANNO L'ACCORDO? PARLAMENTO C'E' PER DISCUTERE = OZIONE IDV SU ART.18 POTREBBE ESSERE DISCUSSA A INIZIO APRILE Roma, 20 mar. – “Il Parlamento c'e' per discutere. Non priviamolo di questa prerogativa, anche se l'accordo si dovesse chiudere prima”. Lo dice Fabio Giambrone (Idv), che annuncia al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama l'impegno assunto dal presidente del Senato a porre all'ordine del giorno della prossima riunione la mozione Idv sull'articolo 18. La mozione potrebbe essere discussa tra il 2 e il 4 aprile.

LIBERALIZZAZIONI: IDV, COMMISSIONE BILANCIO VIOLA COSTITUZIONE – Roma, 20 mar – “Governo e maggioranza vanno contro la Costituzione”. E' quanto dichiarano in una nota congiunta Antonio Borghesi e Silvana Mura, esponenti Idv in commissione Bilancio alla Camera. “Il decreto Liberalizzazioni ha ottenuto parere favorevole in commissione Bilancio ed approderà in Aula, dove verrà approvato con l'ennesima fiducia – spiegano i due dipietristi – nonostante la Ragioneria generale dello Stato abbia dichiarato che non c'è la copertura finanziaria per almeno cinque degli articoli che esso comprende. Questa è una palese violazione della Costituzione, per esattezza dell'articolo 81, quarto comma. Pdl e Pd hanno giustificato il loro voto favorevole con motivazioni esclusivamente politiche. Italia dei Valori ritiene che ciò renda ancora più grave il voto di una commissione che ha per regolamento l'obbligo di garantire il rispetto delle coperture finanziarie nelle norme approvate dal Parlamento”. “A questo punto – concludono Borghesi e Mura – il Presidente della Repubblica, nel rispetto della Carta Costituzionale, non dovrebbe firmare il decreto”.

IMAIE: BORGHESI (IDV), IL NUOVO ENTE NON FUNZIONA – Roma, 20 mar – Il nuovo Imaie presenta grossi problemi di gestione. A denunciarlo in un'interrogazio ne al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e al Ministro delle Finanze, è il deputato Idv Antonio Borghesi. Il deputato nell'interrogazione racconta un fatto curioso, ma esplicativo del malfunzionamento dell'ente che liquida i diritti di immagine degli artisti. In data 24 dicembre 2011 un artista ha ricevuto comunicazione dalla nuova Imaie sui diritti maturati dal 15 luglio al 31 dicembre 2009 per un valore di euro 1,01 ovviamente al lordo; per l'espletamento della pratica inoltre, l'Imaie chiede all'interessato l'invio di una serie di documenti; considerato il costo della lavorazione della pratica e l'invio della comunicazione e considerato il fatto che non sono ammessi i documenti via fax, l'interess ato dovrebbe fare una fotocopia del documento, andare in posta, acquistare affrancature e spedire la documentazione , e, nel caso fosse così ligio, avrebbe diritto a un bonifico con consti ulteriori. Alla luce di questo Borghesi chiede di “migliorare l'efficienza di un'entità che sembra oggi persino peggiore di quella che, in modo discutibile, è stata soppressa”.

LIBERALIZZAZIONI. IDV: MONTI SPIEGHI BOCCIATURA RAGIONERIA STATO Roma, 20 mar. – “La ragioneria dello Stato e' un dipartimento del ministero dell'Economia, che e' anche il ministero guidato da interim dal presidente del Consiglio. Con la relazione negativa sul dl liberalizzazioni, dunque la Ragioneria ha bocciato il proprio ministro, oltre che premier”. Lo dice Silvana Mura deputata di Idv e membro della commissione bilancio della camera. “Considerata la grave forzatura ai regolamenti ed alla costituzione che il governo ha imposto- aggiunge-, con la complicita' della maggioranza, alla Camera per evitare che il dl liberalizzazioni venisse modificato, considerato che come al solito il sottosegretario Polillo ha dato interpretazioni immaginifiche e risibili per giustificare l'ingiustificabile, sarebbe doveroso che Monti ci mettesse la faccia e spendesse la sua autorevolezza per spiegare alla Camera perche' viene approvato un decreto senza coperture e che cosa questo comportera'”.

LIBERALIZZAZIONI: IDV CHIEDERA' RITORNO IN COMMISSIONE DL – ROMA, 20 MAR – L'Italia dei Valori e' intenzionata a chiedere il ritorno in commissione del dl sulle liberalizzazioni in discussione in Aula alla Camera dopo i dubbi espressi dalla Ragioneria dello Stato sul provvedimento. Lo ha fatto sapere il presidente di turno Maurizio Lupi replicando a una sollecitazione sull'ordine dei lavori da parte del deputato dell'Idv Fabio Evangelisti.

CORRUZIONE: PALOMBA (IDV), NON VOGLIAMO DIFENDERE BERLUSCONI – ROMA, 20 MAR – ''Sul reato di concussione il governo faccia le sue proposte e noi le valuteremo, come abbiamo sempre fatto. Con una premessa: non sosterremo alcuna soluzione che suoni come un favore fatto a Berlusconi, l'ennesima legge ad personam che proprio non ci possiamo permettere. Noi non possiamo essere accusati da nessuno di difendere Berlusconi anche perche' siamo l'unico partito che ha proposto il ripristino del reato di falso in bilancio, a prima firma Di Pietro, sul quale il governo ha espresso parere favorevole e che e' stato calendarizzato, su nostra proposta, in Commissione Giustizia''. E' quanto scrive, in una nota, il deputato Idv Federico Palomba, capogruppo in commissione Giustizia.

LIBERALIZZAZIONI: DI GIUSEPPE (IDV), ENNESIMA FIDUCIA DEL GOVERNO
– Roma, 20 mar – “Negli ultimi anni il settore ittico è stato interessato da profondi cambiamenti, soprattutto a causa della riforma della politica comunitaria della pesca ed ha subito una drastica riduzione degli stanziamenti nazionali, passati dai 26 milioni di euro per il 2000, ai circa 6 milioni di euro per il 2012, con una contrazione pari al 77% dei fondi, aumentando il rischio di forti ricadute negative sulle prospettive di sviluppo delle imprese ittiche italiane”. Così l'On. Anita Di Giuseppe, capogruppo Idv in Commissione Agricoltura. “Nell'Atto Camera 5025, il cosiddetto Decreto Liberalizzazio ni, troviamo l'articolo 67 che interviene in materia di semplificazione delle procedure per la stipula delle convenzioni nel settore della pesca, ne amplia il campo di operatività e destina al finanziamento delle stesse le risorse residue del Fondo centrale per il credito peschereccio. Il Fondo fu istituito dall'art. 10 della L. 17 febbraio 1982, n. 41 e prevedeva la concessione di mutui a tasso agevolato per le iniziative riguardanti la gestione del comparto ittico; oggi, il Fondo centrale per il credito peschereccio, seppure soppresso dall'articolo 23 del decreto legislativo 154/2004, mantiene una gestione stralcio ai fini del rientro dei mutui per le rate di ammortamento dei finanziamenti concessi, pertanto, pur non essendoci più la possibilitß di concedere nuovi mutui,si potranno utilizzare le risorse derivanti dal rientro dei prestiti già erogati. È chiaro,comunque, come queste misure siano insufficienti per stimolare la crescita e lo sviluppo del settore .Non essendo possibile emendare il provvedimento perché il Governo ha nuovamente posto la fiducia , ho preparato un Ordine del giorno chiedendo di adottare ulteriori iniziative volte a reperire maggiori risorse per il settore ittico”.

ISTRUZIONE: ZAZZERA (IDV), SU LEGGE APREA EVITARE OGNI INCIUCIO – Roma, 20 mar – “C'è chi vuole forzare la mano per portare a termine la legge sull'autogoverno scolastico. C'è chi vuole forzare la mano prima che la Presidente della Commissione Cultura on. Valentina Aprea, prima firmataria della legge, lasci il Parlamento per incompatibilità. L'Idv non ha partecipato al comitato ristretto convocato questa mattina presso la Commissione Cultura”. E' quanto dichiara l'On. Pierfelice Zazzera (Idv) capogruppo in Commissione Cultura della Camera in merito alla discussione in corso sull'iter legislativo della Legge sull'autonomia scolastica. “Questa legge prevede la trasformazione dei consigli di istituto in consigli di amministrazione, l'ingresso degli enti privati negli organi scolastici e, così come già accade in Lombardia, preannuncia la chiamata diretta degli insegnanti da parte dei presidi-manager. L'Idv – conclude il dipietrista – ribadisce la propria contrarietà ad una legge che smantella la scuola pubblica prevista dalla carta costituzion ale. Non vorrei che dietro questa accelerazione si stia realizzando l'inciucio sulla scuola, a Roma con la legge sull'autonomia scolastica e a Milano con la chiamata diretta degli insegnanti.”

Gay, Grillini: Su diritti civili Idv ha carte in regola Roma, 20 MAR – “Consiglierei all'onorevole Concia di contare almeno fino a dieci prima di parlare. Vorrei ricordare, infatti, che il presidente Di Pietro e' il primo firmatario delle proposte di legge contro l'omofobia e primo firmatario della proposta di legge sul Pacs. Si tratta quindi dell'unico leader politico che ha messo la faccia sulle proposte di legge condivise dal movimento lgbt”. Lo afferma il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini che aggiunge: “Inoltre, e' stata l'Idv a chiedere, tramite il suo capogruppo in commissione Giustizia, Federico Palomba, di mettere all'ordine del giorno in quota Idv, l'estensione delle legge Mancino per i reati commessi in base all'orientamento sessuale. Su suggerimento dello stesso Di Pietro, nei prossimi giorni alla Camera verra' illustrata la proposta del partito sul Patto civile di solidarieta' di cui l'IdV chiede la calendarizzazione, soprattutto in seguito alle sacrosante sollecitazioni della suprema Corte di Cassazione. Di Pietro e l'Idv, quindi, hanno le carte in regola in materia di diritti civili, spiace non poter dire altrettanto del Pd”.

IMMIGRATI: RINALDI (IDV), POLITICA ACCOLGA APPELLO NAPOLITANO – Roma, 20 mar – “La politica accolga l'appello del Presidente Napolitano: sul fenomeno globale dell'immigraz ione e' necessario intervenire abbandonando definitivamente i furori ideologici e approvando presto una normativa organica a livello europeo”. A dirlo in una nota è il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccoló Rinaldi, commentando quanto affermato dal Capo dello Stato. “Le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che seguono la recente condanna della Corte di Strasburgo all'Italia per i respingimenti degli immigrati attuati nel 2009 verso la Libia – ha ricordato l'europarlamentare -, segnano un discrimine di grande equilibrio e buonsenso nell'affrontare il fenomeno migratorio. I migranti devono essere sempre messi in condizione di poter chiedere asilo: proprio ció che non e' avvenuto in passato con la strategia dei respingimenti selvaggi promossa e fomentata dal governo Berlusconi. La peggior cosa da fare, infatti, é criminalizzare l'ultimo anello della catena: bisogna invece colpire duramente i delinquenti che sfruttano la disperazione dei piú deboli”.

UE: ZANONI (IDV), PROTEGGIAMO IL LATTE MATERNO
– Roma, 20 mar – “Latte materno vuol dire vita. Proteggerlo, vuol dire proteggere i nostri figli, il futuro di tutti noi. Ancora oggi però il latte materno è minacciato da agenti tossici ambientali come diossine, policlorobifenili, pesticidi, metalli pesanti e altri agenti altamente inquinanti”. Ecco che per proteggerlo, la società scientifiche e associazioni di medici e di genitori hanno lanciato la campagna 'Difesa del latte materno' alla quale Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, ha deciso di aderire partecipando alla conferenza stampa di apertura alla Camera dei Deputati ieri a Roma. Questa campagna chiede un adeguato biomonitoraggio del latte materno, un più stringente controllo degli impianti inquinanti fonti di diossine, per i quali non esistano al momento alternative, l'abbandono di pratiche evitabili ed altamente inquinanti quali l'incenerimento di rifiuti e l'istituzione di un marchio dioxin free. “Tra questi impianti rientrano i molti inceneritori attivi sul territorio nazionale (Brescia e Ravenna), quelli presto in costruzione (Verona e Parma) e i cementifici (Este e Monselice in provincia di Padova e Pederobba in provincia di Treviso) dove troppo spesso si brucia di tutto”, dichiara in una nota l'Eurodeputato. Da Bruxelles Zanoni ricorda l'importanza della ratifica della Convenzione di Stoccolma, stabilita con l'obiettivo di eliminare l'uso di alcune sostanze nocive per la salute umana e per l'ambiente definite inquinanti organici persistenti (POP o POPs). I POP sono composti chimici con proprietà tossiche che si propagano nell'aria, nell'acqua o nel terreno e, a causa della loro scarsa degradabilità, risiedono nell'ambie nte per lungo tempo. “Un esempio? La diossina – spiega Zanoni – I risultati delle analisi condotte recentemente nel latte materno di due volontarie residenti a Savarna e Porto Corsini (Ravenna) che hanno rilevato una concentrazio ne elevata di diossina sono a dir poco preoccupanti”. “Per questi motivi l'inquinamento del latte materno non può più essere un problema da prendere sotto gamba – conclude l'Eurodeputato – L'iniziativa delle associazioni è fondamentale per portare all'attenzione pubblica un problema che viene troppo spesso taciuto. Come Eurodeputato e membro della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare al Parlamento europeo, farò il possibile affinché l'Italia rispetti le norme europee vigenti a tutela delle nostra salute e dei nostri figli”.

AMBIENTE: STUDIO UE; ZANONI, ALLARME OZONO IN NORD ITALIA PIANURA PADANA MAGLIA NERA IN EUROPA, AUTORITA' LOCALI AGISCANO – BRUXELLES, 20 MAR – La scorsa estate la pianura Padana e' stata fra le regioni europee che hanno registrato ''il piu' elevato numero di sforamenti di ozono a terra'', un inquinante che causa patologie respiratorie e altre malattie mortali. E' la denuncia dell'eurodeputato dell'Idv Andrea Zanoni, che cita un rapporto pubblicato dall'Agenzia europea per l'ambiente. ''Da troppi anni le amministrazioni regionali stanno ignorando il fatto che i cittadini del nord Italia respirano tutti i giorni veleno'', ha affermato il parlamentare italiano. ''Su 343 stazioni istallate nel nostro paese ben 149 (il 43 per cento) hanno registrato un numero superiore alla soglia di sforamenti di ozono. Solo tre stazioni, in tutta Europa, hanno raggiunto il pericoloso record di 300 microgrammi per metro cubo, una delle quali si trova proprio in Lombardia''. Zanoni chiede dunque alle autorità regionali di affrontare finalmente i problemi dell'inquinamento dell'aria, in particolare per quanto riguarda ''strutture preistoriche come inceneritori e centrali a carbone, ecomostri che dovrebbero appartenere per sempre al passato''.

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