Frosinone: l’IdV candida Marzi
12 marzo 2012
Domenico Marzi ha presentato la propria candidatura a sindaco di Frosinone . L’ufficializzazione è avvenuta alla presenza di Vincenzo Maruccio, segretario regionale dell’IDV, Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale, Pio Riggi, consigliere provinciale. In sala anche il consigliere comunale Alfredo Altobelli e la segretaria provinciale del partito Viviana Fuoco. La conferenza stampa si è aperta con un applauso caloroso rivolto al candidato Marzi, che sarà sostenuto dall’IDV e da due liste civiche. L’avvocato, sin dalle prime battute, ha privilegiato indicazioni chiare e concrete sulla azione amministrativa da attuare Frosinone dichiarando apertamente che “”Le nostre radici sono evidentemente nell’ambito del centrosinistra. Le persone perbene sono le benvenute, da qualsiasi parte provengano”, nel segno di una trasversalità che metta trasparenza, efficienza e buon governo al servizio di una città oggi segnata dall’immobilismo e da episodi, venuti recentemente alla luce, di corruzione e malaffare. “Parlo di contenuti e di buona amministrazione. Con gli amici dell’IDV si è parlato subito di programmi da realizzare concretamente, senza lacci, lacciuoli e sberleffi. Sono amici leali e sereni. La nostra amministrazione sarà trasparente, incisiva e determinata a rilanciare la città di Frosinone”, così Marzi. Il segretario regionale Maruccio, in chiusura dell’incontro, ha ribadito le lealtà dell’IDV nel sostenere “un candidato che sta dalla parte della gente e del rilancio di questa città”.
Latina, Pedica: ministro intervenga su doppio incarico sindaco di Giorgi
12 marzo 2012
“Sono passati nove mesi dalla proclamazione degli eletti e oltre due settimane dalla pronuncia del Tar, eppure nulla si muove. Il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, fa finta di niente, mantenendo il doppio incarico di primo cittadino della seconda città’ del Lazio e di consigliere regionale”. Lo dichiarano Valentina Pappacena, presidente dell’associazione ‘Valore Donna’, e il senatore dell’Idv Stefano Pedica. “Siamo dinanzi ad un attentato alla legalità e alla legge – proseguono – quella legge che poi si pretende sia rispettata da tutti gli altri cittadini non appartenenti ‘alla casta’”.
Pedica e Pappacena spiegano che “la Regione Lazio a novembre aveva deciso di sospendere la decadenza di Di Giorgi da consigliere. Una sospensione, oltretutto, che non fissa termini temporali. Uno schiaffo allo Stato di diritto e alla democrazia. Permane dunque l’incompatibilita’ tra le cariche stabilita dalla legge, con la Regione che ha preferito anteporre l’opportunismo partitico alle norme. Fermo restando che sono in corso diversi contenziosi nelle sedi
giudiziarie competenti, riteniamo necessario sollevare il caso politico anche al governo Monti”.
“L’atto di illegalita’ che si sta consumando penalizza con ogni evidenza una donna, Lilly D’Ottavi, l’esponente Pdl che dovrebbe subentrare all’on. Di Giorgi in Regione – aggiungono – Di fatto il comportamento tenuto dal sindaco di Latina e dal Consiglio regionale del Lazio e’ discriminatorio nei confronti di una donna, privata del suo diritto politico di esercitare un incarico in un’assemblea elettiva. Chiediamo dunque al ministro Elsa Fornero, nella sua veste di ministro alle Pari Opportunita’, di intervenire su una vicenda che sta assumendo contorni sempre piu’ imbarazzanti per manifesta violazione della legalita’, affinche’ venga perlomeno salvaguardato il diritto della signora D’Ottavi a non essere discriminata e ad ottenere cio’ che le spetta per legge”.
Cultura, Rodano: Grazie ai tagli non ci sarà nessun altro annuncio dalla Giunta Polverini
13 marzo 2012
“Sono molto lieta del fatto che l’assessore Santini apprezzi l’avveniristico progetto di fruizione dei siti culturali attraverso nuove tecnologie virtuali e in 3D, messo a punto da Filas e da Regione Lazio già nella precedente legislatura regionale. Il progetto è stato già debitamente inaugurato e presentato alla stampa qualche mese fa dalla presidente Polverini, e oggi ne viene di nuovo annunciato l’inizio in occasione delle giornate Fai. Peccato che la scelta della giunta Polverini di tagliare trenta milioni di euro per gli altri progetti di valorizzazione non consenta oggi al centrodestra nessun altro annuncio e si finisca comunque per dover denunciare la povertà dell’azione regionale: se la Giunta Polverini non avesse tagliato quei progetti, sicuramente oggi l’assessore regionale alla Cultura avrebbe certamente avuto a disposizione quanto meno l’annuncio dell’avvio, se non dell’inaugurazione, di un progetto regionale altrettanto interessante e spendibile”. Lo ha detto il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Giulia Rodano.
Maruccio: Ancora una volta la presidente Polverini alza una cortina fumogena sul tema rifiuti
14 marzo 2012
«Ancora una volta la presidente Polverini alza una cortina fumogena sul tema rifiuti e omette le vere spiegazioni che dovrebbe dare ai cittadini. Mentre lei stessa, insieme al sindaco di roma, ci spinge verso l’emergenza che oggi ammette di temere, Polverini non ci dice quali risultati ha portato l’attività della regione. Le due discariche alternative individuate, ad esempio, Corcolle e Riano, sono da considerarsi ipotesi definitivamente tramontate? L’Italia dei valori non si fida e per questo abbiamo organizzato una manifestazione pubblica, venerdì pomeriggio, proprio Riano». Lo dichiara il capogruppo e segretario regionale Idv, Vincenzo Maruccio. «Infine, visto che la presidente ha dichiarato di fare le veci del Comune, ci può dire quanto tal quale produceva Roma al suo arrivo e quanto ne produce oggi, dopo il suo risolutivo intervento? Oltre all’individuazione, pure importante, delle nuove discariche, ritengo infatti che la questione fondamentale sia: che tipo di rifiuti conferiremo in queste discariche?», conclude Maruccio.
Cinema, Rodano: una legge che resterà solo una scatola vuota e uno strumento di lottizzazione
14 marzo 2012
«Man mano che va avanti la discussione in aula, per il cinema del Lazio si profila l’approvazione di una nuova legge quadro che resterà solo una scatola vuota e uno strumento di lottizzazione, ideale per distribuire poltrone ma non per aiutare le imprese. La Giunta Polverini infatti respinge tutti gli emendamenti migliorativi, procede a spron battuto all’istituzione di un ente-carrozzone inutile, costoso, clientelare, che al più entrerà in funzione tra un anno, imposta la politica futura sul cinema all’insegna della discrezionalità e dell’assenza di trasparenza nella gestione dei fondi, e in più elimina tutti gli strumenti attuali di sostegno al comparto cine-audiovisivo, dall’accesso al credito ai fondi europei ai fondi regionali per i distretti in crisi, con i quali la Giunta precedente aveva finanziato numerose produzioni». Lo dichiara Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e membro della Commissione Cultura e spettacolo della Regione Lazio. «E come sta pienamente emergendo nel dibattito d’aula – continua Rodano – per il centrodestra la ‘ratiò di questa legge deve risiedere nella totale ambiguità di regole e di vincoli: si finanzia a pioggia, senza criteri né disegno di sviluppo, con una riduzione inaccettabile della capacità di intervento della Regione sul settore». «Questa ispirazione di fondo – prosegue il consigliere IdV – vale per i contributi regionali, che verranno assegnati dal nuovo ente senza bandi pubblici e senza indirizzi vincolanti della Giunta Polverini; vale per le sale cinematografiche, che non avranno una pianificazione che garantisca un rapporto equo tra multisala e piccoli esercizi; vale per la ripartiz ione territoriale delle risorse, che non tutela le provincie; vale naturalmente anche per il nuovo ente, che gestirà le proprie risorse in modo discrezionale, ma che tuttora, e questo è davvero paradossale, non è dato sapere se, come, quando potrà essere costituito, visto che questa legge non ha la copertura finanziaria. Ad ora, infatti, ancora non sappiamo quanti euro ci saranno per finanziare la nascita di questo nuovo fantomatico ente. Comunque quelle poche che ci saranno verranno sottratte ad attività di spettacolo già tagliate del 60%». «E su quest’ultimo punto – aggiunge Rodano – mi riservo di chiedere un parere della Corte dei Conti: un articolato del genere non potrebbe essere approvato nel Parlamento nazionale, perché esiste il vincolo dell’articolo 81 della Costituzione che prevede che ogni legge che importi nuove o maggiori spese rispetto al bilancio dello Stato deve indicare i mezzi per farvi fronte. Cosa che naturalmente qui in Consiglio regionale la maggioranza di centrodestra non ha fatto: anzi, rispetto alla prima proposta dell’esecutivo regionale, l’unica cosa certa è che la Giunta ha deciso di tagliare i 500 mila euro previsti in precedenza». «Come se tutto questo non bastasse – conclude infine Rodano – la nuova legge prevede espressamente che i fondi regionali finanzino le produzioni audiovisive solo a riprese concluse: verrà sostenuto chi ha già le risorse, quindi le major e i grandi gruppi, non chi ha bisogno di una sovvenzione per iniziare a girare, come ad esempio gli artisti emergenti e i registi esordienti. La Regione in sostanza sarà una sorta di Robin Hood al contrario, avara con i poveri e generosa con i ricchi».
Atac, Colagrossi: lo scandalo dei falsi biglietti apre uno scenario inquietante
14 marzo 2012
«Lo scandalo che è emerso nella giornata di ieri sulla questione dei falsi biglietti dell’Atac apre uno scenario a dir poco inquietante». Lo dichiara Giovanni Loreto Colagrossi, consigliere regionale di Italia dei Valori e Componente Commissione Mobilità della Regione Lazio. «Dai primi dati emersi la truffa potrebbe raggiungere cifre sconvolgenti, circa 50 milioni di euro annui, stiamo parlando del 25% degli introiti aziendali derivanti dal settore della bigliettazione. Mi auguro – conclude Colagrossi – che la Guardia di Finanza, a cui vanno i miei complimenti sui risultati finora raggiunti dalle indagini portate avanti, possa arrivare alle radici del problema, ridando dignità ed ossigeno alle casse ad un azienda come l’Atac, che dopo 3 anni di scandali e sprechi si ritrova sull’orlo del fallimento economico».
Gaia, Tedeschi: il Sindaco chieda l’intervento della Polverini
14 marzo 2012
“Apprendo con piacere che il Sindaco di Colleferro si stia attivando alacremente per dare un contributo alla risoluzione della vicenda GAIA. Tuttavia ritengo stia sbagliando interlocutore: e’ con la Giunta regionale che deve dialogare, non con i Comuni che, come ben sappiamo, non hanno ricevuto un centesimo in questi due anni di presidenza Polverini. Ricordo anche che sul tema della sanità ebbe un filo diretto con il Commissario Polverini. Lo invito ad attivare quello stesso filo anche per i 500 lavoratori che rischiano di non avere lo stipendio di marzo.” Lo dichiara il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, anna Maria Tedeschi.
Rifiuti, Bucci: a beneficiare dello scontro istituzionale i soliti noti
15 marzo 2012
«Alla fine le inadempienze, la cattiva gestione e l’immobilismo si pagano. Le dichiarazioni di oggi del Ministro Clini in Commissione sulle Ecomafie sono gravissime e non possono essere ignorate». Lo dichiara Claudio Bucci, consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio, in merito alle perplessità espresse dal Ministro all’Ambiente sui siti scelti dal Commissario Pecoraro per il post Malagrotta. «Oltre ad evidenziare la presenza di vincoli non derogabili, il Ministro sottolinea come anche volendo l’Europa potrebbe verosimilmente aprire ulteriori procedure di infrazione. Il sindaco di Roma non può più nascondere le sue responsabilità, e il presidente Polverini ha poco da cantar vittoria parlando del Piano Rifiuti: la situazione è drammatica», aggiunge Bucci. «Si è arrivati anche a llo strappo istituzionale forzando la mano su scelte sbagliate: non vorremmo che tutto questo portasse alla ribalta il sito, guarda caso, di Monti dell’Ortaccio con la scusa dell’emergenza. L’emergenza non c’era, è stata creata, forse ad hoc, per favorire i soliti a discapito della salute di ambiente e cittadini», conclude il consigliere idv.
Disabili, Rinaldi: Sentenza di civiltá, Alemanno agisca
15 marzo 2012
“Una sentenza di civiltà, giuridica e sociale. Ora il sindaco Alemanno, oltre a dirsi d’accordo, si impegni concretamente a finanziare e a rendere subito operativo un grande Piano per abbattere tutte le barriere architettoniche e portare Roma all’altezza delle altre capitali europee quanto ad accessibilità e tutela dei diritti dei piú deboli”. A dirlo e’ il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccoló Rinaldi, commentando la sentenza del Tribunale che ha condannato il Comune di Roma perché le fermate degli autobus non sono accessibili ai disabili.
Rinaldi ha auspicato che “questa sentenza possa rappresentare lo spunto per obbligare il Comune ad investire fondi per un Piano che renda la città piú
fruibile e avviare una lotta senza quartiere alle barriere architettoniche. Mi auguro che gli interventi che verranno predisposti non si limitino alle strade citate nella sentenza: serve un impegno per rendere tutta la Capitale piú accessibile e, quindi, piú civile”.
Ufficio Stampa IdV Lazio