ROMA CAPITALE, SBARDELLA (UDC): COSTRUIAMO CITTA METROPOLITANA

Roma, 05 MAR – “Partecipare oggi a questo convegno e avere
l'onore di intervenire in merito alla nascita di Roma Capitale è
un'enorme responsabilità. Insieme infatti all'Associazione Amici del
terzo Polo, vogliamo provare a progettare il nuovo futuro di Roma. Anche se
molto lentamente un primo passo è già stato fatto, ma non dobbiamo
assolutamente fermarci qui. È necessario portare a termine tutto l'iter
per l'approvazione del secondo decreto di Roma Capitale e una volta
realizzato anche questo, lontani da scontri di bandiera ed ideologici, unirci
insieme e ridisegnare un assetto istituzionale che risponda ai bisogni e alle
domande dell'oggi, ma soprattutto che sappia rispondere all'idea di
futuro che vogliamo dare a questo territorio. Roma è inserita in un area
provinciale fortemente interconnessa, che subisce una forte immigrazione, in
cui già oggi vivono più di quattro milioni di persone, a cui dobbiamo dare
un'ipotesi di sviluppo sostenibile e un'architettura istituzionale
adeguata a decisioni rapide, non contraddittorie, e soprattutto non legate al
colore politico delle maggioranze che si alternano al governo. Vicino a
questo progetto serve una regione Lazio forte, in grado di equilibrare la
spinta centripeta della capitale nei confronti degli altri territori
regionali che vanno rafforzati nelle loro vocazioni culturali, ambientali e
socio economiche”. Così ha dichiarato il Presidente della commissione affari
costituzionali della Regione Lazio. Pietro Sbardella (UDC), in una nota al
margine del convegno organizzato dall'Associazione Amici del Terzo Polo
“Roma città metropolitana, dal decentramento alla city”.
“Probabilmente in questa “fase due” di definizione dell'area
metropolitana di Roma, si dovrà intervenire profondamente sul decentramento
e sulle funzioni da attribuire ai municipi capitolini che diventeranno a
tutti gli effetti comuni metropolitani. In questo schema che verrà, possiamo
comunque già mettere un tassello, immaginando che il primo comune
metropolitano possa racchiudere la città storica e politica che potremmo
già oggi identificare con i municipi primo e diciassettesimo: non sarà
giuridicamente la City londinese, ma agli occhi del mondo avrà poco da
invidiarle”, ha aggiunto.

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