Il processo di razionalizzazione della rete diplomatico-consolare, attuato
tra il 2009 e il 2011, ora congelato in attesa della revisione della spesa
(spending review), ha determinato la chiusura di un elevato numero di
rappresentanze, colpendo gli interessi strategici degli italiani nel mondo e
del nostro sistema economico ed imprenditoriale.
La comunità italo-sudafricana aveva a suo tempo manifestato, attraverso i
Comitati degli italiani all'estero (Com.It.Es.), i rappresentanti al
Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (C.G.I.E.), i rappresentanti
delle associazioni e tutte le istanze rappresentative della locale comunità,
la propria ferma opposizione alla chiusura del consolato di Durban, una
città dove risiedono quattromila cittadini italiani, dove i connazionali
chiedono invece rapporti forti con le istituzioni italiane e servizi
efficienti dalle pubbliche amministrazioni del nostro Paese – ha
sottolineato l'On. Marco Fedi, eletto nella ripartizione Africa, Asia,
Oceania e Antartide della Circoscrizione Estero, che su questa questione ha
presentato oggi una interrogazione rivolta al Ministro Terzi.
La chiusura del consolato di Durban ha compromesso, ad esempio, il corretto
svolgimento della verifica di esistenza in vita per il pagamento delle
pensioni INPS.
Nell'ex circoscrizione consolare di Durban, ricordiamo che il Consolato è
stato soppresso il 1o ottobre 2010, si sente forte oggi il bisogno di
garantire livelli adeguati di assistenza ai connazionali ivi residenti e la
richiesta al Ministro Terzi è di attivarsi per ampliare le competenze
dell'attuale consolato onorario o per aprire uno sportello consolare che
assicuri un'effettiva tutela dei diritti dei cittadini italiani residenti a
Durban.
On. Marco Fedi
III Commissione Affari Esteri e Comunitari Camera dei Deputati
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