Tutto inizio’ con la firma dell’Armistizio avvenuta [il3 Settembre 1943], ma l’annuncio ufficiale diffuso l’8 Settembre 1943. Consapevole che sono cose remote e d’altri tempi, come e’ vero che l’Italia fu retta dall’Istituzione Monarchica ultramillenaria e per il “ventennio” dal 1922 al 1943 fu governata dal regime politico Fascista, che sostanzialmente all’epoca s’ispiro’ come modello quello che fu l’Impero Romano e da quella fulgida memoria storica si percepi’ non solo respirare la Romanita’, quella espressiva ed esponenziale e gli italiani rinati con l‘orgoglio dell’Italianita’. Putroppo, visto come sono andate le cose, ho ritenuto opportuno elencare gli avvenimenti piu’ significativi che modofico’ il corso della Storia dal primo giorno dopo l’8 Settembre 1943, dal primo giorno dopo la cessazione dell’ostilita’ nel 1945, dal primo giorno della Repubblica nel 1946, dal primo giorno della Costituente eletta nel 1946 che entro’ in vigore il 1 gennaio 1948, dal Trattato di Pace firmato a Parigi nel 1947 e dopo le elezioni del 18 Aprile 1948 ed i successivi Governi che si alternarono caddero prima della scadenza della legislatura. Un’azione politica positiva: Era l’anno 1953 ed il Governo Pella, chiamato allora “balneare”, che si trovo’ ad affrontare una delicatissima situazione legata nell’ambito della Regione Venezia Giulia ed in particolare la Provincia di Gorizia, rivendicata ingiustamente dall’allora Maresciallo Tito, dittatore della Federazione Jugoslava. Il Governo Pella anche se limitato su azioni politiche reagi’ ed applico’, la tattica della forza controbilanciata dalla prudenza per evitare ripercussioni internazionali ed immediatamente mosse alcune Divisioni dell’Esercito Italiano nella direzione mirata ai confini orientali e contrasto’ efficacemente la provocazione Jugoslava. Dopo qualche mese si normalizzo’ il rapporto internazionale con l’Italia e la Jugoslavia. Una pagina nera generata dalla politica negativa: Il teatrino della politica disponibile a formare Governi destinati a cadere in tempi brevi uno dopo l’altro. La vera politica nazionale non trovo’ il dovuto spazio: ed e’giusto citare il Trattato di Osimo, che nel 1975 non coinvolse il Ministero degli affari Esteri Italiano e dal governo affidato l’incarico al Sig. Eugenio Carboni, funzionario del Ministero dell’Industria,La spinosa discussione territoriale affrontata, senza che la Jugoslavia avesse fatta alcuna rivendicazione, della Zna”B”, per la precisione terrritorio nazionale nell’ ambito della Venezia Giulia, che sulla base del Trattato di Pace firmato nel 1947, affidava provvisoriamente l’amministrazione del territorio all’autorita’ Jugoslave. Per l’Italia conclusasi con una cessione sconsiderata e senza avere ottenuta nulla dalla contro parte, uno degli enigmi di politica blindata, e’ davvero difficile capire quella incredibile soluzione. Continuarono altre vicissitudini con l’ultimo Governo Berlusconi, che negli ultimi mesi del 2011 registro’ una flessione nella sua maggioranza e la difficolta’ per garantire la stabilita di governo, quindi il Presidente del Consiglio, consapevolmente decise di dimettersi, in quanto all’orizzonte un diverso quadro politico. Poi, il Presidente della Repubblica, con un suo criterio interpretativo evito’ l’affidare a formare il nuovo Governo ad un’uomo politico all’interno del Parlamento Italiano, [si fa per dire], snobbando la politica italiana affindandolo al Prof. Mario Monti, venuto dal Nord Europa, e prima d‘incassare la fiducia, ebbe come premio la nomina di Senatore a Vita,. Non intendo sollevare ne critiche e ne contestazioni di alcun genere, al Governo Tecnico, ma esprimere un mio pensiero da italiano, tale provvedimento politico, suppongo giustificato dalla ragione di Stato e tacitamente avallato anche dai partiti politici che si mossero diplomaticamente come salvare l’Italia dalla crisi e dall’imminente tracollo preannuciato ad arte dai midia che non colpi’ solo l’Italia, ma anche altre Nazioni piu’ sviluppate ed avanzate. Ma all’Italia, umilmente chiedo: e’ questo il Governo Monti, la pietra miliare capace a sanare i problemi del nostro Bel Paese? Al punto di poter giustificare un’atto politico, seppur non violento e comunque non in linea con la democrazia parlamentare italiana? Che putroppo ahime’ percepita come manovra pilotata dall’UE? E soprattutto per volonta’ della Germania e della Francia. Mi sono chiesto piu’ volte se questi Eccellenti due Paesi si sono qualche volta visti nello specchio e quanto ammontano i loro debiti pubblici? Certo che il nostro indebitamento pubblico, pare sia salito alle stelle e non piu’ sopportabili per l’Italia costretta a pagare ogni anno gli interessi maturati e valutati a 70 o 75 miliardi di Euro? Evidentemente con un’aggravio cosi’ non si puo’ presentare nell’immediato un progetto mirato alla ripresa e lo svilupp economico Italiano. Non intendo discutere nel merito e del metodo perche’ si e’ voluto applicare misure d’austerita’ certamente non per errori imputabili al Popolo Italiano e pensare di risolverla in breve tempo la crisi economica italiana? Tutt’al piu’tali provvedimenti potrebbero risolvere parte del problema, anche se un giro di vite alle strutture ed organismi della pubblica amministrazione le condivido perche’ giuste ed esemplari. E’ utile che si sappia che i debiti accumulati per effetto di un lungo periodo di anni e soprattutto moltiplicatosi dall’inizio della Fondazione della Repubblica Italiana. Quelli italiani, che mirarono all’allontanamento della Monarchia Sabauda, con motivazioni non credibili e credettero non piu’ utili i Savoia per l’Italia, non si resero conto che furono i Savoia ad amare l’Italia libera ed indipendente e nonostante soccombenti nel II conflitto mondiale, salvarono la continuita’dello Stato Italiano. Il concetto di credere e amare la Patria si manifesto’ all’epoca del Regno d’Italia irradiati dalla fiamma dell’orgoglio d’essere italiani ed enfatizzati dallo spirito d’Italianita’. I Governi Italiani d’epoca contemporanea repubblicana espressero ed esprimono le loro linee politiche da quella degli interni ed estera, secondo una tracciato che fu irto ed ostacolato da mille e piu’ paletti impostoci dal piu’ umiliante dei Trattati di Pace a carico dell’Italia, sconfitta nella II Guerra Mondiale. Le conseguenze dell’Armistizio dell’8 Settembre e riscatta dall’Italia nel 1944 con lo Status di belligerante, il Regno d’Italia all’epoca non riconosciuta dalla Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, la riconobbe l’Unione Sovietica, quindi fu possibile collaborare a tutti gli effetti con le Truppe Alleate e l’Italia forni’ mezzi disponibili e soldati al servizio del Regio Esercito che difesero parte del territorio italiano dall’occupazione germanica. A quel infausto periodo, si aggregarono le truppe italiane dette “Badogliane” al servizio del Maresciallo d’Italia, Pietro Badoglio poi altri reparti di partigiani italiani di diverse aree politiche posizionate per opporre resistenza nelle retrovie delle zone occupate dai tedeschi, l’operazione fu chiamata “Guerra di Liberazione”. A nulla valsero le rivendicazioni dell’Italia, nel corso della Conferenza di Pace del 1947, all’epoca gia’ Repubblica Italiana. l’Italia s’era illusa di ottenere un trattato piu’ onorevole. Come si sono accumolati incalcolabili debiti pubblici? Come l’Italia abbia potuto giustificare l’incalcolabile valore dell’indebitamento pubblico? Forse l’eccessive uscite e senza controllo nell ’ambito della pubblica amministrazione? Eccessivi i privilegi destinati agli addetti alla politica Molto denaro investito nel 1948 e nel 1970 per costituire le 20 Regioni d’Italia, tali amministrazioni regionali e per le nuove province, non servivano e non servono all’Italia, perche’gestita da Governi Centrali. Il graduale cedimento del potere centrale motivarono l’accentuarsi di contenziosi, rivendicazioni territoriali e favoriscono le costituzioni di partiti politici tendenzialmente secessioniste ed uno in particolare che rivendica l’Indipendenza della Padania.. L’Italia e’ Una ed Indivisibile. L’iniziativa di co-fondare l’UE, e l’introduzione di nuove tasse, per i Governi Italiani, non sono i loro migliori biglietti da visita. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) voluta per esigenze dell’UE. L’avere adottato l’euro moneta unica europea con un costo di altre 500 lire richieste nel successivo negoziato, che ulteriormente si svaluto’ sul rapporto lira-euro del 25% sull’intero capitale monetario italiano e procuro’ disagio alle famiglie italiane che subirono una moneta di minor valore d’acquisto. L’essere stati sdoganati dagli obblighi impostoci dal Trattato di Pace del 1947 agevolo’ l’Italia per la riconquista dell’indipendenza, liberta’ e la sovranita’ nazionale che ogni popolo ha diretto di avere, Poi, l’Italia ancora una volta coinvolta ad un’altra avventura perche’ aderi’ come membro co-fondatore dell’UE e con la costituzione del Mega-Stato Europeo; l’Italia rinuncio’parte della sovranita’ nazionale? Credo che gli uomini politici promotori dell’iniziativa non ebbero il tempo, per riflettere su cosa trattarono? Le persone responsabili che gestirono il potere della Nazione non consultarono preventimamente il Popolo Italiano, vero sovrano. Moralmente meriterebbero essere condannati tutti gli uomini politici coinvolti nel progetto per la costituzione dell’UE, perche’ non sufficiente l’essere delegati a tale progetto impegnativo per l’Italia e per il Popolo Italiano e non solo, evitarono le verifiche dell’evoluzione dell’Italia nelle 2 precedenti Guerre Mondiali. All’epoca l’Italia, soggetta dal complesso d’inferiorita’ a livello capitalistico europeo della Francia, Germania e Gran Bretagna. L’adesione dell’Italia all’UE, in termini finanziari quanto e’ stato investito e quanti miliardi di euro costa ogni anno? Ci sono stati vantaggi o gli svantaggi dopo avere ceduto parte della nostra sovranita’ nazionale? Carissimi Responsabili della politica italiana, credo davvero sia giunto il momento di proporre agli Italiani, un Refendum, abrogativo per sapere se condividono e soprattutto se sono convinti che l’Italia, la nostra Nazione debba ancora continuare a fare parte dell’UE? O ad assoggettarsi e ricevere ammonimenti e multe da pagare, inclusi gli ordini o commissariamenti da Bruxsseles? Consapevole che gli Italiani avrebbero dovuto essere consultati prima della ratifica, [ed era il momento opportuno nel respingere al mittente il Trattato di Lisbona] ora un problema piu’ complicato qualora gli Italiani dovessero optare per un’operazione di disimpegno dall’UE. Ma se l’alternativa fosse piu’ utile per il Popolo Italiano, ogni problema puo’essere risolto. Comunque sono convinto che finche’ nel UE ci saranno la Francia e la Germania a coprire tutti gli spazi politici strategici nell’ambito dell’UE, all’Italia non sara’ mai concessa un vero ruolo da protagonista, non sono io ad affermarlo, ma sara’ la storia a confermarlo. Boston, 3 marzo 2012 On. Michele Frattallone, presidente per gli Italiani nel Mondo, Inc. e membro eletto e tesoriere e membro del comitato esecutivo e presidente della Commissione Cultura, Istruzione ed Immagine del Comitato degli Italiani all’Estero della Circoscrizione Consolare di Boston.