FOCUS IDV 27 FEBBRAIO 2012

MILLS: DI PIETRO, MAI PIU' DIFENSORI CHE SIANO LEGISLATORI – ROMA, 27 FEB – ''Tutte le volte che qualcuno la fa franca non perche' dimostra nel processo la sua innocenza, ma perche', grazie ai soldi o al potere, riesce ad allungare il brodo fino ad arrivare alla prescrizione, e' una sconfitta per lo Stato di diritto. Se poi la prescrizione arriva grazie a una legge che l'accusato, approfittando indebitamente della propria posizione, si e' fatto apposta per raggiungere quel risultato, si tratta di un'offesa anche alla decenza e alla democrazia''. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commenta cosi' la sentenza di prescrizione per il caso Mills. ''Questo – aggiunge – e' quello che ha fatto Silvio Berlusconi in tutti questi anni: una serie di leggi per non essere condannato''. ''Cosi' adesso – prosegue Di Pietro – c'e' un signore che e' sicuramente stato corrotto da Berlusconi perche' questo afferma una sentenza passata in giudicato. Il corruttore, pero', si e' scritto una legge che riduceva i tempi della prescrizione, poi si e' attaccato al legittimo impedimento e, infine, ogni volta che c'era udienza, trovava qualche problema e qualche scusa. Cosi' e' riuscito a far scadere il tempo disponibile ed e' stato prescritto''. ''Ma per favore, non ci venisse a raccontare che e' innocente! Se se lo fosse – afferma – rinuncerebbe alla prescrizione per farsi processare. Volete scommettere che non lo fara'? E se non lo fara' significa una cosa sola, che e' un colpevole impunito. A questo punto una cosa sola tutti noi dobbiamo chiedere e ottenere a tutti i costi: che non si verifichi piu' lo sconcio di un collegio di difesa del presidente del consiglio che siede in Parlamento e che la mattina scrive le leggi e il pomeriggio le impugna per salvare il proprio assistito''. ''Questo e' l'opposto esatto della Giustizia e questo in Italia non deve succedere mai piu''', conclude Di Pietro.

LAVORO: DI PIETRO, GOVERNO DIMOSTRI DI ESSERE DEGNO DELL'EUROPA = – Roma, 27 feb. – “Ogni volta che il governo Monti deve dare una mazzata pesantissima ai lavoratori o ai pensionati si giustifica sempre con lo stesso argomento: l'Europa. 'Dobbiamo raggiungere i livelli europei, bisogna salvare l'Europa, ce lo chiede l'Europa'”. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Pero' l'Europa bisogna ricordarsela sempre, non solo quando fa comodo. Non si puo' strillare 'Europa, Europa' quando si parla del debito pubblico e fare finta di niente quando viene fuori che i salari dei nostri lavoratori sono tra i piu' bassi del continente. I tedeschi guadagnano quasi il doppio degli italiani ma anche nei Paesi che si trovano in difficolta' quanto e piu' di noi, come la Spagna e addirittura la Grecia, alla fine del mese i lavoratori ricevono una busta paga migliore. Ed e' inconcepibile pensare che vi siano manager come Sergio Marchionne che arrivano a guadagnare 400 volte di piu' di un operaio della Fiat”, osserva. “Se l'Europa e' il modello e l'esempio, deve esserlo anche quando si parla di occupazione femminile, che in Italia e' la piu' bassa, e di quella giovanile, che e' ormai un'emergenza assoluta, con un tasso del 27,8% contro il 21,1% della media europea”, sottolinea il leader dell'Idv. “La situazione del lavoro non e' meno grave di quella del debito pubblico. Basta uscire dalle proprie belle case o dalle aule universitarie per accorgersi a che punto e' arrivata la disperazione. Solo in questo weekend si sono tolti la vita un elettricista appena licenziato a Sanremo e un imprenditore rovinato a Firenze. Questa stessa mattina a Udine due operai senza stipendio da mesi si sono arrampicati su una gru e minacciano di buttarsi di sotto”. “E' ora che il governo inizi a preoccuparsi di essere degno dell'Europa anche quando si tratta di stipendi, di occupazione e di aiuti alle imprese. Bisogna che intervenga perche' le banche riaprano il credito alle piccole e medie imprese, riduca la tassazione per le aziende che investono in Italia e che danno lavoro a tempo indeterminato, che avvii una lotta radicale alla precarieta'. L'Europa e' questa, non solo quella del rigore, delle banche e degli interessi finanziari”, conclude.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, RATIFICHIAMO CONVENZIONE DI STRASBURGO – CAMPOBASSO, 27 FEB – ''Deploriamo il fatto che della riforma della giustizia si continua a parlare senza pero' prendere mai decisioni. Provvedimenti e proposte sono in parlamento da anni, quelle dell'Italia dei Valori sono addirittura una trentina''. Lo afferma a Campobasso il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. ''Facciamo una, di proposta, per indicare subito cosa bisognerebbe fare – aggiunge – di un rigo solo: la convenzione di Strasburgo del 1999 per la lotta alla corruzione e' ratificata, come in tutti gli altri paese europei. Vogliamo essere europei? Allora siamolo anche in materia di giustizia''.

RIMBORSI ELETTORALI: DI PIETRO, DA GOVERNO PROSTITUZIONE POLITICA = Campobasso, 27 feb. – “Il governo si e' reso protagonista di un atto di prostituzione politica, una marchetta, nel caso dei rimborsi elettorali per le regionali molisane”. L'accusa all'esecutivo Monti arriva da Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori. “Nel Milleproroghe – ha osservato l'ex pm nel corso di una conferenza stampa a Campobasso – ovvero in un provvedimento che doveva essere tutt'altro. Il governo ha dato rimborsi anche a forze politiche, come Grande Sud, che non lo avevano chiesto, semplicemente dilatando i termini di presentazione delle domande. Io questa la chiamo marchetta politica”.

MOLISE: DI PIETRO, BALDUZZI REVOCHI IORIO DA COMMISSARIO SANITA' = Campobasso, 27 feb. – Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, chiede al ministro della Sanita', Renato Balduzzi, di sollevare il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, dall'incarico di Commissario straordinario per la Sanita' della Regione. Di Pietro ha presentato sulla vicenda un'ulteriore interrogazione a risposta immediata dopo la condanna di Iorio a diciotto mesi di reclusione per abuso d'ufficio. “Il presidente del Molise – ha detto Di Pietro – e' stato condannato perche' avrebbe affidato illegittimamente due consulenze in materia di sanita' a una societa' dove lavorava uno dei due figli. In qualita' di Commissario per la sanita', invece, lo stesso Iorio dovrebbe adottare provvedimenti contrari a quelli da lui emessi in precedenza. Al ministro noi chiediamo se ravvisa ancora l'opportunita' politica di affidare il riordino dei conti a chi li ha sfasciati. Se Balduzzi persevera' nella sua ostinazione – conclude Di Pietro – saremo costretti a presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti, affinche' lo Stato non diventi complice di questa situazione”.

SANITA':MOLISE; ULTIMATUM DI PIETRO A MINISTRO BALDUZZI LEADER IDV: OTTO GIORNI DI TEMPO, POI MOZIONE DI SFIDUCIA – CAMPOBASSO, 27 FEB – ''Diamo otto giorni al ministro Balduzzi, ma a lui abbiamo gia' dato cento giorni perche' cento giorni fa lo abbiamo avvertito dicendogli: non puoi far fare il commissario in materia sanitaria a chi nel Molise ha provocato il dissesto sanitario, cioe' il presidente della Regione, Iorio''. E' questo l'ultimatum che Antonio Di Pietro lancia dal Molise al ministro della Salute Renato Balduzzi. Il leader Idv solleva di nuovo, nel corso di una conferenza stampa a Campobasso, la questione relativa all'incarico di commissario per la sanita' regionale e annuncia che il suo partito ha presentato una interrogazione all'esponente del governo che sara' calendarizzata per mercoledi' della prossima settimana. ''Non puoi dare alla stessa persona che ha provocato il danno – afferma Di Pietro – la cura del male. E questo specialmente ora, dopo la condanna di Iorio in primo grado proprio per abuso d'ufficio, e cioe' parliamo di una condanna che, seppure di primo grado, ci dice che questa persona nell'esercizio delle sue funzioni potrebbe usarle per interessi personali e privati. Parliamo inoltre di una materia come quella della sanita' in cui c'e' da verificare, da parte del commissario, non solo come far quadrare i conti, ma soprattutto scoprire chi i conti li ha fatti saltare e con quali azioni probabilmente illegittime''. Quindi l'ex ministro conclude: ''Noi non possiamo continuare a dare a questa persona il compito di scoprire eventuali malefatte commesse da se stesso. Chiediamo al ministro per la seconda volta di assumersi le sue responsabilita' altrimenti presenteremo nei suoi confronti una mozione di sfiducia perche' e' complice, politico sicuramente, ma potrebbe esserlo anche sul piano giuridico''.

ELEZIONI: MOLISE; DI PIETRO, 'VANNO ANNULLATE' 'TAR STA VERIFICANDO IRREGOLARITA' E ANOMALIE' – CAMPOBASSO, 27 FEB – ''Auspichiamo l'annullamento delle elezioni regionali del Molise''. Cosi' Antonio Di Pietro, oggi a Campobasso, torna a parlare del ricorso elettorale del centrosinistra per contestare il verdetto elettorale delle regionali dello scorso ottobre che ha assegnato la vittoria al fotofinish al candidato del centrodestra, Michele Iorio. ''Iorio – aggiunge Di Pietro – e' stato eletto dai cittadini e vorremmo rispettare questa decisione se fosse stata conseguenza di una procedura corretta, ma in questo momento c'e' una verifica giudiziaria da parte del Tar perche' sono state riscontrate delle irregolarita' e delle anomalie. E' chiaro che se si gioca una partita di calcio si deve rispettare il risultato salvo pero' che qualcuno non segni il goal in fuorigioco o scenda in campo con quindici giocatori''. Il leader Idv quindi prosegue: ''Noi chiediamo alla magistratura, come abbiamo gia' fatto con formale istanza, non solo di ricontare quanti cittadini hanno votato a favore di Iorio o di Frattura come candidato presidente, ma innanzitutto, in via preliminare e di urgenza, di verificare se la competizione elettorale e' avvenuta rispettando le regole previste dalla legge elettorale e quindi se le liste sono state presentate in modo corretto o scorretto come noi riteniamo. Ci auguriamo – conclude Di Pietro – che gia' dal prossimo intervento che deve essere fatto dal magistrato ci possa essere giustizia annullando le elezioni''.

LAVORO: BELISARIO (IDV), ART.18? SBAGLIARE UMANO, PERSEVERARE… = Roma, 27 feb. – “Sbagliare e' umano, perseverare diabolico. Puntare sulla precarieta' dell'impiego e sul basso costo del lavoro ci ha portati ad avere le retribuzioni tra le piu' basse d'Europa”. Lo dichiara Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, che aggiunge: “Se adesso invece di occuparsi di questo il ministro Fornero pensa di accrescere la capacita' produttiva, senza aumentare i salari netti e senza investire sugli ammortizzatori sociali, siamo davvero alla frutta”. “Non c'e' bisogno di essere esperti economisti – prosegue – per capire che per invertire la rotta occorre parlare meno di art. 18 e piu' di innovazione e di come creare nuovo impiego. Aumentare la flessibilita' e ridurre i diritti non puo' che portare il Paese agli attuali primati negativi in termini di lavoro. Detto questo, la prima anomalia che salta agli occhi e' questa: perche' l'Europa ci chiede flessibilita', di aumentare l'eta' pensionabile e non di parificare gli stipendi? Strano – conclude – che nessun esperto tecnico del governo se lo sia ancora chiesto”.

Tav: Belisario (Idv), assenza dialogo e' sconfitta per tutti = – Roma, 27 feb – ''Quando l'assenza di dialogo lascia spazio alla violenza e' sempre una sconfitta per tutti''. Lo afferma il presidente dei senatori IdV, Felice Belisario. ''Il giovane Luca Abba', cui va la nostra solidarieta', e' in condizioni gravi – aggiunge -. Occorre fermarsi un attimo e riflettere: le infrastrutture sono fondamentali per il Paese, ma e' anche importante che siano frutto di una decisione partecipata, perche' la comunita' locale deve essere coinvolta''. ''Capisco che in uno Stato democratico le decisioni prese non possono essere messe sempre in discussione, ma quando ci sono interessi in gioco come la salute e lo sviluppo di un territorio, condivisione e pieno coinvolgimento dei cittadini sono obiettivi primari. La situazione e' gia' degenerata – conclude Belisario – impegniamoci tutti per sciogliere le tensioni''.

LIBERALIZZAZIONI: BELISARIO “ESAME È IN ALTO MARE, BASTA CORSA A VUOTO” ROMA – “L'esame del decreto sulle finte liberalizzazioni e' ancora in alto mare: si procede a singhiozzo, la Commissione non riesce ad ultimare i suoi lavori ed e' fatta oggetto di pressioni di ogni tipo. È evidente che, in queste condizioni, e' inutile e mortificante dover presentare proposte correttive del provvedimento per il loro esame in Aula. Il Presidente del Senato deve per questo posticipare la scadenza degli emendamenti. In tal senso ho inviato una lettera a Schifani, chiedendo anche di convocare una nuova conferenza dei Capigruppo per una calendarizzazione piu' appropriata del decreto. Questa corsa a vuoto non fara' che rendere ancora piu' insufficienti e sbilanciate le cosiddette liberalizzazioni, a vantaggio dei poteri forti e a danno dei cittadini”. Lo afferma in una nota il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario.

MAFIA: IDV, BENE FIRMA PROTOCOLLO DI LEGALITA' – ROMA, 27 FEB – ''L'accordo firmato fra Confindustria e il Governo e' un'iniziativa significativa che annuncia e conferma una scelta di campo delle realta' imprenditoriali. E' particolarmente significativo questo avvenimento soprattutto alla luce delle coraggiose posizioni assunte da Confindustria Sicilia contro la criminalita' organizzata e specie in considerazione dei troppi imprenditori vittime di organizzazioni criminali mafiose e talora, purtroppo, complici delle stesse''. Lo afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando la firma del ''Progetto Caltanissetta e Caserta sicure e moderne', che sta per essere siglato a Caltanissetta, dal ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, e dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, accordo promosso dall'ufficio del commissario straordinario del governo antiracket e usura e da Confindustria.

CRISI: BORGHESI (IDV), STRACQUADANIO INOPPORTUNO E OFFENSIVO = – Roma, 27 feb. – “Quelle dell'onorevole Stracquadanio sono parole inopportune, fuori luogo ed offensive, tanto per chi non riesce ad arrivare a fine mese, quanto per chi patisce l'obesita', che, sottolineo al collega, e' una patologia generata da forte disagio e sicuramente non un sintomo di benessere”. Cosi', in una nota, Antonio Borghesi, vicepresidente dll'Italia dei Valori alla Camera, commenta le dichiarazioni rilasciate dal deputato del Pdl alla trasmissione KlausCondicio. “Le sue – aggiunge Borghesi – appaiono parole deliranti e distanti anni luce dai reali problemi della gente comune. Dovrebbe semplicemente vergognarsi di quello che ha detto e chiedere scusa”.

ICI: CHIESA; LI GOTTI, BENE CHE MONTI ABBIA CHIARITO (ANSA) – ROMA, 27 FEB – ''Abbiamo apprezzato che il presidente Monti sia venuto in commissione Industria del Senato per illustrare un solo emendamento e abbiamo preso atto delle sue precisazioni sull'Ici alla Chiesa. Siamo soddisfatti perche' vanno nella direzione da noi auspicata, ora pero' si deve procedere con coerenza e chiarezza, spazzando il campo da qualsiasi ambiguita'. Bisogna evitare che rientri dalla finestra quello che si sta facendo uscire dalla porta''. Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti dell'Italia dei Valori.

LAVORO, CARLINO (IDV): BENE CAMUSSO, GOVERNO TUTELI CITTADINI ONESTI Roma, 27 feb – “Bella forza sostenere che i salari sono troppo bassi e non voler intervenire sul costo del lavoro. Il Governo non può certo andare avanti per la sua strada, rischia solo di alimentare la già alta tensione sociale: la riforma del mercato del lavoro deve avvenire con il consenso delle parti sociali”. Lo dichiara il Capogruppo IdV in Commissione Lavoro al Senato Giuliana Carlino secondo la quale “il nodo centrale non è ridurre la rigidità in uscita, ma favorire l'ingresso nel mondo del lavoro. Il segretario della Cgil Susanna Camusso ha fissato in tal senso tre priorità pienamente condivisibili: ridurre la precarietà, allargare le tutele e mantenere i diritti”. “Ad Emma Marcegaglia non può certo sembrare irragionevole che la riforma risolva i principali problemi del mercato, è su questo che deve basarsi il confronto invece di fermarsi solo e sempre sull'articolo 18. Desidero esprimere solidarietà alle migliaia e migliaia di lavoratori che stanno protestando in tutta Italia perché rischiano il posto, è a loro che bisogna dare risposte. Servono risorse certe per rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali. Il Governo – conclude Carlino – deve fare gli interessi dei cittadini onesti senza farsi intimorire dai poteri forti”.

AGROALIMENTARE: LE 5 PROPOSTE DELL'IDV, MESSINA “COSÌ RIPARTE IL SETTORE” – Cinque proposte di legge per rilanciare l'agricoltura in Italia e dare un quadro normativo piu' razionale ed equo al settore agro-alimentare, anche e soprattutto, in virtu' delle vigenti disposizioni comunitarie. Il pacchetto e' firmato dall'Italia dei Valori e affronta alcune tra le questioni piu' calde che stanno a cuore tanto ai produttori quanto ai consumatori. Nelle proposte di legge del partito di Antonio Di Pietro c'e' spazio per la “sospensione dei debiti che le imprese agricole in difficolta' hanno nei confronti della pubblica amministrazione e delle banche”; l'etichettatura; l'imposizione fiscale sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli; e la “riduzione delle accise sui carburanti per autotrazione in agricoltura e itticoltura”. L'Italia dei Valori sottolinea che l'agricoltura italiana sta vivendo uno dei periodi piu' difficili degli ultimi trent'anni, e pone l'accento su costi produttivi, contributivi e burocratici che hanno raggiunto livelli insostenibili. Anita Di Giuseppe, capogruppo Idv in Commissione Agricoltura alla Camera, ha spiegato che “il partito ha intenzione di seguire passo dopo passo l'iter normativo proposto, consegnando le proposte personalmente al premier Mario Monti e al ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania”. Secondo Di Giuseppe “e' necessaria una maggiore trasparenza, a tutela e beneficio dei consumatori”. Un obiettivo che il partito punta a raggiungere con la proposta di legge in materia di etichettatura, chiedendo che “il luogo di provenienza di un prodotto venga indicato con chiarezza non solo in etichetta, ma anche nella pubblicita'”. Piu' articolata la questione fiscale che si sviluppa su due diversi terreni: Imu e accise sui carburanti. Sul fronte dell'imposta municipale unica, la proposta di legge dell'Italia dei Valori intende escludere dall'imposizione i fabbricati rurali ad uso abitativo. Diversa l'azione messa in campo per le accise. “Con il gasolio utilizzato in agricoltura e nel comparto pesca, arrivato a prezzi insostenibili – spiegano dall'IdV – proponiamo l'esenzione del 95% delle accise gravanti su questi carburanti”. Particolare attenzione e' stata rivolta alle aziende agricole in difficolta' con la proposta sulla sospensione dei debiti nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, dell'Inps, dell'Ismea e delle banche, che richiede una moratoria di un anno e di una successiva rateizzazione dei debiti riconosciuti. Tra i firmatari della quinta proposta di legge, relativa alla semplificazione della normativa in materia agricola e agroalimentare, c'e' Ignazio Messina, responsabile del Dipartimento Agricoltura del partito. Nel testo si legge che “il recupero della competitivita' non puo' prescindere dall'eliminazione delle inefficienze del sistema” e che questo deve avvenire anche “attraverso la semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione”. La pdl tratta diversi temi: dalla sicurezza sul lavoro al certificato di prevenzione incendi, dalla trattazione dei rifiuti ai procedimenti amministrativi. Poi le norme piu' specifiche relative al settore vitivinicolo, lattiero-caseario e della pesca. “Il nostro approccio alle problematiche del settore e' frutto di un confronto costante con gli agricoltori – spiega Messina -. Abbiamo istituto, infatti, una Consulta, che ospita al suo interno non soltanto esponenti del partito, ma anche ricercatori, esperti di settore e ovviamente produttori. Li abbiamo ascoltati, ne abbiamo compreso le problematiche e le esigenze e cerchiamo di trasformare questo confronto in proposte di legge”. Un lavoro che non si conclude nella sede nazionale del partito, ma che coinvolge anche le strutture locali del partito. “Nell'ultimo anno – conclude Messina – hanno chiuso 20 mila aziende agricole. E sembra che questo non interessi. Quando chiude una grande aziende tutti si preoccupano del futuro dei lavoratori e lo stesso deve essere anche per queste aziende, che stanno vivendo un momento di grande difficolta'. Non dobbiamo sottovalutare questo fenomeno. La crisi in Grecia non e' tanto diversa dalla nostra, solo che da noi la problematica e' mascherata. Il potere di acquisto si e' abbassato, in agricoltura come in altri settori, e bisogna intervenire. Il nostro pacchetto Agricoltura serve proprio per rilanciare il settore”.

FINMECCANICA: EVANGELISTI E RIZZO (IDV), NO A VENDITA BREDA = ''SI RIPARTA DA UN PIANO NAZIONALE DEL TRASPORTO'' Firenze, 27 feb. – ''No alla vendita di Ansaldo Breda, ma un rinnovato e urgente impegno del Governo Monti per scongiurare, nell'immediato, la cessione di questo asset strategico e impostare, in prospettiva, il rilancio del settore ferroviario italiano attraverso il varo di un vero e proprio Piano Nazionale del Trasporto''. Lo chiedono, in una nota congiunta, il segretario Idv Toscana, Fabio Evangelisti, e il responsabile regionale del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana, Roberto Rizzo, che questa mattina hanno incontrato le Rsu e le Rappresentanze Sindacali dell'azienda presso il Cral Breda, a Pistoia. ''In un momento di estrema incertezza e apprensione circa le future prospettive industriali e occupazionali, l'appuntamento ha fornito una preziosa occasione di confronto con i lavoratori dell'azienda ed ha consentito di fare il punto sull'attuale situazione della vertenza Ansaldo Breda'', sottolinea una nota dell'Idv Toscana ''Le gravi dichiarazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi (in quota Lega) – si legge nella nota dell'Idv – prospettano un futuro inaccettabile per Ansaldo Breda. L'ipotesi di vendere il ramo trasporti del Gruppo Finmeccanica, infatti, risponde evidentemente al solo scopo di tappare qualche falla nelle casse di Finmeccanica. E' una prospettiva miope e antieconomica, che forse risponde a precisi interessi dell'alta finanza e della speculazione, ma rischia seriamente di privare l'Italia di un settore industriale tra i piu' all'avanguardia e con maggiori margini di crescita''. ''Si parla di vendere – continua la nota di Evangelisti e Rizzo – quando invece e' urgente ripartire da un progetto di rilancio per tutto il settore del trasporto su rotaia. In un momento di crisi che sta coinvolgendo il nostro Paese, infatti, quello ferroviario e' il settore che mostra i piu' ampi margini di sviluppo e su cui occorre investire con forza, come altri Paesi europei stanno facendo da tempo, puntando sulla ricerca, sull'innovazione e sulle consolidate professionalita' del sito industriale pistoiese. Non e' soltanto una questione economica, pur imprescindibile, ma anche una scelta etica per il futuro del Paese: non e' accettabile, infatti, che si parli con tanta facilita' di dismettere gli asset civili del Gruppo per continuare a puntare sugli armamenti e sistemi di difesa''. ''La Ansaldo Breda – spiegano Evangelisti e Rizzo – non rappresenta, infatti, soltanto uno dei settori piu' floridi e di prospettiva per Finmeccanica e per l'industria nazionale, ma anche un bacino occupazionale da difendere a ogni costo, se davvero si vuole impostare la crescita del Paese all'insegna dell'equita' sociale, e un volano indispensabile per fornire alla piccola e media impresa italiana la possibilita' di stare agganciata a prodotti tecnologicamente avanzati''. ''Noi di Italia dei Valori – chiude la nota – ci faremo interpreti e portavoce in tutte le sedi istituzionali di ogni iniziativa promossa dai sindacati e dai lavoratori e sara' nostra premura stabilire quanto prima un contatto diretto con il Governo affinche' faccia valere la propria golden share su Finmeccanica, scongiuri definitivamente l'ipotesi di vendita di Ansaldo Breda e difenda la strategicita' dell'azienda e dei suoi 4000 lavoratori''.

URANIO: DI STANISLAO (IDV), E' TEMPO DI CHIAREZZA – Roma, 27 feb – “L'uranio impoverito provoca inquietudine e malumori a livello politico, istituzionale e chiusura e indisponibilità nel comparto difesa. Il Parlamento deve sapere, deve conoscere, deve decidere.” Sono le parole del capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao alla vigilia della discussione in Commissione Difesa della Risoluzione a sua prima firma riguardante le problematiche connesse all'uranio impoverito. “La situazione continua ad essere assai complessa e molteplici problematiche continuano a rimanere fuori dall'attività di inchiesta. Molte le denunce a carico del Ministero della Difesa e troppe le condanne e risulta che non viene presa in considerazione la possibilit à di avviare un'indagine circa le decine di casi di denunce per risarcimenti erroneamente negati e per le norme che non sono state fatte valere, nonché la pericolosità per l'ambiente, i cittadini e i militari che operano nei Poligoni. La problematica, dunque, non riguarda solo le missioni all'estero, ma anche le attività nei poligoni in Italia e non riguarda solo personale in missione, ma anche personale in destinazione fissa. Ho depositato la Risoluzione e mi sono battuto affinchè fosse discussa a stretto giro per impegnare il Governo su questioni che non possono più essere tralasciate, sono troppi i lati oscuri e le inadempienze da parte del ministero. Le tante vittime dell'uranio e le loro famiglie, i cittadini che vivono in zone a rischio contaminazione, l'ambiente, sono vittime ormai consapevoli di un silenzio assordante che uccide e che calpesta la dignità e i diritti umani.”

RIFIUTI: RINALDI (IDV), SUBITO TAVOLO TRA GOVERNO E REGIONI – Roma, 27 feb – “La procedura europea conferma la persistenza di un grave problema strutturale italiano sul tema dei rifiuti: occorre al più presto istituire un tavolo nazionale e promuovere un'iniziativa del governo insieme alle Regioni per adottare soluzioni come quelle votate al Parlamento europeo nella scorsa sessione plenaria, puntando da subito sulle buone pratiche”. Così il capodelegaz ione Idv al Parlamento europeo Niccoló Rinaldi commenta la decisione della Commissione Ue di inviare all'Italia una prima lettera di costituzione in mora per il mancato rispetto di parte della direttiva del 1999 sulle discariche di rifiuti. “Solo in Italia, dove finiscono in discarica i 5/6 della produzione di rifiuti, esiste questo problema”, ha aggiunto Rinaldi, che sollecita un'inversione di tendenza: “Ora – ha concluso – é necessario fare buon uso delle migliori pratiche europee che puntano su molteplici centri di trattamento per ridurre l'impatto ambientale, i costi di gestione e di trasporto, ma che prevedono soprattutto una consultazione e un'informazione della popolazione ai processi di decisione sul trattamento dei rifiuti”.

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