INPGI – Il direttore generale risponde sui fondi private equity

Il rischio connesso agli
investimenti è sotto controllo.
Informazioni costanti anche ai
Ministeri vigilanti e al Parlamento.
Fra i consulenti dell’Istituto
il prof. Luigi Spaventa.
In coda le due note di Nicola
Borzi, l’articolo di Vittorio
Malagutti, la prima replica
della Fondazione sulle operazioni
e la controreplica di Nicola Borzi.

Nel 2009 l’Inpgi ha conseguito il riconoscimento internazionale (Ipe Awards) di miglior investitore istituzionale tra i fondi pensione italiani. Franco Abruzzo. “Le minacce di azioni giudiziarie contro il redattore del Sole 24 Ore sono sbagliate: gli iscritti all’Istituto hanno il diritto di conoscere come i propri quattrini vengono investiti, mentre i cronisti hanno l’obbligo di attenersi alla Carta dei doveri dell’informazione economica e soprattutto al rispetto del principio della verità sostanziale dei fatti. Non credo che Borzi e Vittorio Malagutti sul ‘Fatto quotidiano’ abbiano violato alcunché, occupandosi degli investimenti. L’Istituto ha già scritto che ‘le notizie riportate dal Fattoquotidiano saranno oggetto di immediate verifiche a tutela degli interessi di Inpgi e degli iscritti’. L’auspicio è che queste verifiche siano rese pubbliche al più presto”.

Roma, 15 febbraio 2012. In relazione alle valutazioni veicolate via internet dal giornalista Nicola Borzi, si precisa quanto segue:

– I rendimenti e la struttura di tutti gli investimenti in essere vengono costantemente resi noti agli organi preposti (Cda, Collegio dei Sindaci, Commissione Bilancio, Commissione Bicamerale di Controllo sugli Enti Previdenziali, Ministero dell’Economia, Ministero del Lavoro, Società di revisione di bilancio) nella massima trasparenza in coerenza con il Regolamento di finanza approvato dai Ministeri Vigilanti.

– La rilevazione del rischio, in rapporto alla dovuta prudenza di un investitore istituzionale quale Inpgi, viene realizzata e monitorata costantemente da una società esterna secondo tutti gli standard nazionali e internazionali e resa nota agli organi competenti.

– la classe private equity appare nel portafoglio Inpgi, come in tutti i portafogli dei migliori fondi pensione del mondo, secondo i pesi stabiliti dall’asset allocation strategica predisposta dagli uffici interni, in coerenza con le risultanze attuariali che fanno da linea guida nel percorso degli investimenti istituzionali, con il supporto dei consulenti esterni, vagliata e approvata periodicamente dal Cda.

– Il parere del professor Pace, che figura tra i consulenti dell’Istituto, reso noto dal giornalista Nicola Borzi, fa parte della articolata discussione avvenuta in seno al Comitato Investimenti (organo del tutto consultivo) di cui fa parte, oltre alla Direzione Generale, la Presidenza, l’attuario incaricato, il dirigente del settore amministrazione e finanza e il professor Luigi Spaventa. Lo stesso professor Pace è stato coinvolto nel processo tecnico di selezione della classe private equity. I pareri riportati nel documento in oggetto riguardavano una fase di costruzione dell’asset strategica nella quale si è condivisa l’ipotesi di procedere successivamente all’implementazione della classe stessa.

– Nel 2009 l’Inpgi ha conseguito il riconoscimento internazionale (Ipe Awards) di miglior investitore istituzionale tra i fondi pensione italiani.

– Il giornalista Borzi non è titolato ad ottenere i dati richiesti né a diffondere documenti interni e l’interessato dovrà assumersi ogni responsabilità civile e penale delle considerazioni rese pubbliche sui processi di investimento dell’Inpgi.

Tommaso Costantini/direttore generale dell'Inpgi

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

INPGI – Elezioni di fuoco.

Nicola Borzi chiede lumi

sui 90 milioni di euro investiti

in sei fondi di private equità.

Il consulente Daniele Pace

sconsigliò gli investimenti.

In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8386

Milano, 15 febbraio 2012. Pubblichiamo la lettera che l’8 e il 14 febbraio Nicola Borzi, redattore di Plus del Sole 24 Ore, ha indirizzato al presidente dell’Inpgi Andrea Camporese.

A. La lettera di Borzi a Camporese.

Egregio presidente Camporese, vorrei porle, davanti ai colleghi, qualche domanda.

Visto l'articolo della scorsa settimana di Vittorio Malagutti sul “Fatto Quotidiano” (in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8338), vista la delibera (Atto n. 102 dal Consiglio di Amministrazione) con cui l'INPGI ha investito 90 milioni di euro in sei fondi private equity, questi

quota fondo di fondi

22 milioni di euro NCP Sicar

22 milioni di euro Hamilton Lane

16 milioni di euro Sopaf Global PE

quota fondo single manager

10 milioni di euro Arcadia Small Cap

10 milioni di euro Quadrivio II

10 milioni di euro Sinergia II

potrebbe per cortesia dettagliare tutte le voci di costo e di rendimento?

Desidero sapere, nel dettaglio, se e qual è stato il livello commissionale pagato, a quale titolo sono state remunerate le società di consulenza e con quali somme, se sono state pagate commissioni di intermediazione, di gestione, o ogni altro costo, in valore assoluto e in percentuale sul capitale investito, con dettaglio per ciascuno dei sei fondi di private equity.

Vorrei sapere quali sono le società, i manager e i gestori dei fondi e quali sono gli obiettivi di gestione. Di cosa si occupano questi fondi? Quali sono i benchmark e i risultati conseguiti sinora da questi investimenti, in termini di valore delle quote presente e atteso? Ci sono state cedole? Sono state reinvestite o incassate?

Grato per una cortese risposta, a nome di tutti i colleghi che versano contributi all'Inpgi, la saluto

Nicola Borzi

Plus24 – Il Sole 24 Ore – Milano

candidato n. 8 lista “Senza Bavaglio” per gli attivi della Lombardia

all'elezione per il rinnovo degli organi dell'INPGI

Milano, 13 febbraio 2012

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

B. 14/2/2012. Lettera di Nicola Borzi al corpo elettorale Inpgi

Care colleghe, cari colleghi, in una nota datata 21 settembre 2009 e destinata al Comitato investimenti del 29 settembre 2009 dell'INPGI – che vi allego – il consulente Daniele Pace, trattando il tema degli investimenti in private equity, scriveva tra l'altro:

“Ricordo a me stesso come il private equity preveda un impegno a lungo termine su un segmento di mercato necessariamente abbastanza opaco: la capacità di avere accesso ai dati e il grip sul team di gestione diventano allora fattori primari nella determinazione della scelta.

Direi di più:

io non investirei in private equity (corsivo mio, Ndr)

ove non fosse possibile sedere negli advisory board o in organismi simili, se non nel caso di fondi con team di gestione reputati eccellenti e che agiscono su mercati ritenuti indispensabili e ove non sia possibile entrare con fondi più piccoli sui quali si ha, di norma, maggior grip”.

Allora mi chiedo e chiedo al presidente Camporese, al Comitato investimenti dell'INPGI e al Consiglio di Amministrazione dell'Istituto: cos'è che ha spinto il Comitato Investimenti dell'INPGI a decidere di investire 90 milioni di euro in sei fondi private equity, questi

quota fondo di fondi

22 milioni di euro NCP Sicar

22 milioni di euro Hamilton Lane

16 milioni di euro Sopaf Global PE

quota fondo single manager

10 milioni di euro Arcadia Small Cap

10 milioni di euro Quadrivio II

10 milioni di euro Sinergia II

nonostante il parere “critico” del consulente Pace?

Cari colleghi, domandatevi la ragione per la quale si investono 90 milioni (pochi o tanti che siano per l'INPGI) delle nostre pensioni in “un segmento di mercato necessariamente abbastanza opaco”. Domandatevi dove sono le risposte alle domande su costi e rendimenti di questi investimenti che ho posto nei giorni scorsi al presidente Camporese. Ricordatevi di queste cose quando andrete a votare per il rinnovo degli organismi dell'INPGI!

(qui tutte le informazioni)

Nicola Borzi – Plus24 – Il Sole 24 Ore

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Previdenza privata,

affaristi a caccia

del tesoro da 40 mld

II caso della Ncp, che gestisce soldi di medici e giornalisti. Capitali di Enpam e Inpgi affidati a una società del Lussemburgo dai padroni misteriosi

di Vittorio Malagutti per Il Fatto Quotidiano – 9/2/2012

La risposta dell’Istituto in coda: “Nel 2010 (ultimo bilancio consuntivo disponibile) l’Inpgi è risultato l’Ente con il maggior rendimento finanziario del sistema (mark to market) raggiungendo il 9,2% a testimonianza della qualità del processo e degli investimenti”.

In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8338

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

La controreplica di Nicola Borzi: “Quanto al fatto che io riceva e diffonda “documenti interni”, egregio direttore generale, sono un giornalista e questo è semplicemente il mio lavoro e la mia missione: diffondere e trasmettere informazioni sensibili, riservate e verificate, come quelle contenute nella relazione Pace e nell'Atto 102 del Consiglio di Amministrazione dell'INPGI. Mi meraviglia che la Cassa previdenziale dei giornalisti non conosca in cosa consista il lavoro quotidiano di chi vi contribuisce. Mi rivolgerò alla Covip”

Care colleghe, cari colleghi, vi trasmetto una copia del comunicato della Direzione generale dell'INPGI con la quale, tra l'altro, si afferma che “Il giornalista Borzi non è titolato ad ottenere i dati richiesti né a diffondere documenti interni e l’interessato dovrà assumersi ogni responsabilità civile e penale delle considerazioni rese pubbliche sui processi di investimento dell’Inpgi”.

Mi duole rispondere, sul punto, al direttore generale dell'Istituto di previdenza dei giornalisti italiani per ricordargli che, in quanto iscritto all'INPGI, oltre che candidato alle elezioni per il rinnovo degli organi di governance, ritengo di avere OGNI TITOLO a chiedere al mio Istituto previdenziale la MASSIMA TRASPARENZA nell'interesse mio e degli altri iscritti, in base alla legge sull'accesso agli atti amministrativi, alla natura pubblica dell'Istituto e – come minimo – al buon senso comune.

Mi riservo dunque, nel merito, di avanzare un esposto alla Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione – COVIP – sulla trasparenza e l'accesso a tutte le informazioni dell'INPGI, non appena i ministeri competenti avranno indicato le modalità per accedere alla procedura relativa emanando i regolamenti attuativi sulla vigilanza della Commissione sulle Casse previdenziali.

Quanto al fatto che io riceva e diffonda “documenti interni”, egregio direttore generale, sono un giornalista e questo è semplicemente il mio lavoro e la mia missione: diffondere e trasmettere informazioni sensibili, riservate e verificate, come quelle contenute nella relazione Pace e nell'Atto 102 del Consiglio di Amministrazione dell'INPGI. Mi meraviglia che la Cassa previdenziale dei giornalisti non conosca in cosa consista il lavoro quotidiano di chi vi contribuisce.

Le vostre minacce di azioni legali nei miei confronti imputandomi “ogni responsabilità civile e penale” sono la miglior attestazione della qualità del mio lavoro di indagine. Poiché da oltre 15 anni lavoro in un giornale economico, finanziario e politico, non mi fanno né caldo né freddo.

Rilevo invece che nel comunicato che allego non c'è traccia di risposta alle domande da me avanzate il 13 febbraio al presidente Camporese:

“Desidero sapere, nel dettaglio,

se e qual è stato il livello commissionale pagato, a quale titolo sono state remunerate le società di consulenza e con quali somme, se sono state pagate commissioni di intermediazione, di gestione, o ogni altro costo, in valore assoluto e in percentuale sul capitale investito, con dettaglio per ciascuno dei sei fondi di private equity.

Vorrei sapere quali sono le società, i manager e i gestori dei fondi e quali sono gli obiettivi di gestione. Di cosa si occupano questi fondi? Quali sono i benchmark e i risultati conseguiti sinora da questi investimenti, in termini di valore delle quote presente e atteso? Ci sono state cedole? Sono state reinvestite o incassate?”

Ricordo che avevo chiesto

“per cortesia, di dettagliare tutte le voci di costo e di rendimento dei 90 milioni di euro investiti in sei fondi private equity”, questi

quota fondo di fondi

22 milioni di euro NCP Sicar

22 milioni di euro Hamilton Lane

16 milioni di euro Sopaf Global PE

quota fondo single manager

10 milioni di euro Arcadia Small Cap

10 milioni di euro Quadrivio II

10 milioni di euro Sinergia II

Care colleghe, cari colleghi,

chissà se questo “trattamento” sarà riservato anche al collega Vittorio Malagutti del “Fatto Quotidiano” che la scorsa settimana ha puntato i fari con un suo articolo sulle stesse vicende da me esaminate.

Ricordatevi di queste cose quando andrete a votare per il rinnovo degli organismi dell'INPGI!

(qui tutte le informazioni)

Nicola Borzi – Plus24 – Il Sole 24 Ore

Milano, 15 febbraio 2012

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy