” Il Pierluigi ( Adamo) Bersani, mangera’ la mela?”.
“Per ottenere l'approvazione delle riforme, spiega l’ ex premier dimissionario, “ci siamo fatti da parte. “E questo -sottolinea ancora l'ex premier- non soltanto per poter approvare con tempestività le leggi di emergenza chieste dall'Europa e necessarie per rilanciare la nostra economia, ma soprattutto per poter approvare in Parlamento che sono l'architettura costituzionale del paese, senza le quali non lo si può modernizzare: il numero dei deputati, la Corte costituzionale, il potere del Consiglio dei ministri, ma anche la riforma del lavoro, della giustizia e del fisco. Tutte riforme che una sola parte politica non puo' fare con i suoi soli voti”. Lo dice a 'La telefonata' su Canale 5” (Fonte Roma16 feb. Adnkronos)
L’ ultima che ha detto:” Tutte riforme che una sola parte politica non puo' fare con i suoi soli voti”. Tralasciando le riforme della Giustizia, del Lavoro del fisco e della Corte Costituzionale, che tra l’ altro (molto probabilmente) non andranno mai in porto, vorrei ancora una volta concentrarmi sul voto di maggioranza e i poreri speciali al premier , tanto cari in passato come al presente all’ “uomo di Arcore”. Tutti sappiamo che senza il premio di maggioranza, pur mantenendo il bipolarismo e le preferenze, si ritornerebbe al vecchio sistema delle alleanze a quattro partiti se non a cinque. Nessuna degli attuali poli risciurebbe at ottenere una maggioranza del 50%. +1 per formare un governo. Quindi ad un nulla di fatto!
Premio di maggioranza e poteri speciali al premier, saranno le priorita’ che l’ “uomo di Arcore, mettera’sul tavolo delle “trattative”. A mio avvivo con la questione di fiducia posta oramai du tutto e poteri speciali , cambierebbe la nostra Repubblica da democratica ad assolutista, mettendo il ruolo del Capo dello Stato in sordina. Molti esponenti del PD incluso Bersani, negli ultimi tre anni di questa legislatura si sono sempre espessi contro il premio di maggioranza e a favore di un ritormo alle preferenze. Sui potere speciali al premier ( potere di sciogliere le camere, nomina e revoca del ministri), vorrei ricordare ancora un volta che nel giugno del 2006 ci fu un referendum approvativo che il popolo respinse. Queste riforme sono possibile solo con la complicita’ di Bersani e il suo partito, ma la domanda che tutti gli altri partiti minori ( ed il sottoscritto) si stanno ponendo e’ la seguente:” Il Pierluigi ( Adamo) Bersani, mangera’ la mela?”.
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra