AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AL MINISTRO DELL’INTERNO
AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Interrogazione a risposta scritta
da parte dell’ onorevole Francesco Laratta
PREMESSO CHE
· Il Comune di Reggio Calabria è stato oggetto di una verifica ispettiva disposta dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ( nota Ragioniere Generale dello stato n. 0067455 S.I. 2296/V del 9 giugno 2011);
· che tale ispezione è stata eseguita dal 14 giugno all’8 luglio 2011 ed ha prodotto una corposa relazione depositata il 27 settembre 2011 protocollo 0100844;
· che al capitolo I, paragrafo 1.12, alla voce “omesso versamento di ritenute erariali” si denuncia il fatto che sono stati omessi i versamenti erariali riferiti alle trattenute IRPEF su lavoro dipendente e su quello autonomo;
· che tale grave omissione, condotta dal 2007 e reiterata almeno sino al 2010, ha impedito l’introito certificato di oltre 20 mln di euro ( precisamente € 20.881.582,95);
· che tali gravi comportamenti, con riflessi di natura penale, non hanno trovato, a tutt’oggi, una completa definizione da parte dell’amministrazione comunale né nella precisa determinazione, né nell’individuazione dei responsabili per ogni necessaria ed ordinaria costituzione in mora ;
· che non risulta prevista, nel bilancio di previsione 2011, alcuna somma utile al versamento, anche pro-quota, di tali imposte trattenute e non versate;
· che tale circostanza rende il bilancio di previsione 2011 – all’attualità già consumato – inattendibile nelle poste di uscita – così come evidenziato anche per altri motivi, dalla Corte dei conti – Calabria – Sez. di controllo- nella deliberazione n. 607/2011;
· che nella stessa deliberazione 607/2011 la Corte dei conti, non ritenendo sufficienti le giustificazioni e gli atti prodotti dal Sindaco, dall’assessore al bilancio e dal dirigente settore finanziario, ha sancito la presenza di “nove gravi irregolarità contabili” tali da rendere del tutto inattendibile il bilancio di previsione 2011 con una conseguente incapacità dell’ente a garantire l’equilibrio dei conti comunali;
· che è accertata, in sede di ispezione ministeriale e confermata dalla Corte dei conti nella citata deliberazione 607, la violazione del patto di stabilità per gli anni 2007 -2009 – 2010 e 2011, senza che siano state applicate le sanzioni conseguenti che in in’ottica di veridicità, attendibilità e prudenza avrebbero dovuto trovare allocazione tra le poste del bilancio di previsione 2011. Tra questi, quelli più importanti ai fini del recupero erariale, la riduzione del trasferimento sulla dotazione ordinaria e la restituzione del 30 % dell’indennità di Sindaco ed Assessori e dei gettoni di presenza dei Consiglieri;
· che sono stati falsamente certificati versamenti nei modelli di dichiarazione (mod. 770 – CUD lavoratori dipendenti – Certificazioni di lavoro autonomo), violando le norme di natura penale previste per tali tipo di comportamento;
RILEVATO
· che, a tutt’oggi, non sono stati prodotti atti utili al superamento dei gravissimi rilievi formulati dagli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato, che, di fatto, è divenuta, per l’amministrazione reggina, poco più di carta straccia;
· che il tentativo, annunciato anche agli organi di informazione, di rateizzare in 72 mesi le somme dichiarate e non versate, non è andato a buon fine per l’impossibilità a prestare una garanzia fideiussoria;
· che per alcuni anni di tale mancato versamento potrebbero intervenire i tempi di prescrizione;
· che l’ente comunale di Reggio Calabria subisce una serie di commissariamenti ad acta, da tutte le giurisdizioni, l’ultimo in ordine di tempo da parte del Consiglio di Stato, con la nomina dell’Assessore della Regione Calabria on.le Giacomo Mancini Jr;
PER SAPERE:
quali iniziative, di natura ordinaria e straordinaria, il Governo ed i Ministri in indirizzo abbiano assunto o intendano assumere nell’ambito di ulteriori verifiche, controlli e provvedimenti anche di carattere sanzionatorio, per quanto di loro competenza, sulla base delle risultanze dell’ispezione ministeriale e della deliberazione della Corte dei conti per:
· determinare con precisione la somma omessa al versamento;
· se sono stati prodotti dagli Uffici dell’Agenzia delle Entrate tutti gli atti interruttivi e propedeutici al recupero delle somme non versate;
· se sono stati adottati le necessarie attività di contestazione formale e conseguente applicazione delle sanzioni relativamente alla violazione del patto di stabilità;
· individuare le responsabilità amministrative di tale omissione nonché il deficit di vigilanza degli organi di controllo;
· realizzare le condizioni utili all’applicazione delle sanzioni ed il contestuale recupero delle somme alle casse dello Stato.