Linkiesta ha pubblicato ieri l'intervento di Nouriel Roubini (tramite una sua associata) dal titolo “Né soldi né tempo, Monti non riuscirà a salvare l'Italia”.
Ho sempre apprezzato il modo pungente con cui Roubini attacca i PIIGS, perchè vi ho sempre visto una volontà di stimolo a farli uscire dal circuito vizioso delle politiche restrittive della crescita economica, in cui si sono inabissate nel passato trienno di recessione, soprattutto in Italia, e di cui son visti i danni arrecati.
Ma questa volta “l'italiano” Roubini è deludente per il modo con cui …tratta un tema così complesso, in un momento delicalitissimo e difficilmente sintetizzabile.
Questa analisi sul “malato Italia” è davvero superficiale. Essa ipotizza un fallimento di una grande Nazione (nei fatti ancora una delle piu' grandi potenze mondiali) e la sua uscita dall'Euro su un dato sintetico (quel rapporto Debito / PIL che fino a 3 anni fa nessuno piu' di tanto guardava!) senza considerare il contesto in cui questo si colloca (un Paese con il piu' basso debito privato tra i grandi che opera in un'Unione Europea che oggi piu' che mai dipende dalla sua salute e in un Mediterraneo alla ricerca di un punto di riferimento) e la dinamicità con cui esso puo' evolvere (si pensi solo a quanto è accaduto sul fronte della curva dei rendimenti dei nostri titoli di Stato in soli due mesi).
La verità è che è arrivato il momento di tornare a credere come cittadini nel futuro del BelPaese ed esigere da questo Governo (e dalle banche nei fatti sopravvissute a questo trienno grazie a politiche pubbliche) che tornino a credere in noi cittadini.
Tutto il resto è diventato assai noioso! #RIMONTIAMO ITALIA
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