SOLO I MOVIMENTI SPONTANEI ED EQUIDISTANTI DAI VECCHI SCHEMI PARTITICI POSSONO RIVOLUZIONARE LA VITA SOCIALE E POLITICA DEL PAESE

“Solo con la partecipazione collettiva e solidale alla vita politica un popolo può tornare padrone di sé” (Piero Calamandrei)

Nell’ ultimo ventennio, con il bipolarismo in Italia e’ venuta meno sia la democrazia partecipativa, sia quella rappresentativa, e guarda caso il bipolarismo nasce da un errore fatto da uno dei piu’ grandi movimenti spontanei ed quodistanti della storia della nostra Repubblica, ” il partito radicale”, che con il referendum elettorale del 93, diete inizio ad un processo involutivo della nostra democrazia, dal mattarellum al porcellum; e chissa’ a quale altra diavoleria i partiti maggioritari, tireranno fuori dal cappello magico, nei mesi avvenire. Nel sistema bipolare tutto deve essere assimilato, inserito e assorbito dai partiti maggioritari, una qualsiasi altra idea, iniziativa o rappresentanza polare civica, viene bollata come antipolitica e il Movimento 5 stelle, il partito del non voto e gruppi non rappresentativi in parlamento, ne sono la prova del nove. Con il bipolarismo si sperara di ottenere almeno due obiettivi, stabilita’ legislativa ed etica politica, oggi invece costatiamo che la corruzione polico-amministrativa e’ ai massimi storici, i governi durano grazie a decretazioni, voti di fiducie e voti di scambio, abbiamo il primo debito pubblico in Europa, i cittadini italiani sono i piu’ tartassati dell’ Eurozone, il lavoro e’ diventato un privilegio di pochi e non piu’ un diritto inviolabile ed essenziale, lo Stato e’ assente verso i cittadini e presente nei poteri forti, siamo diventati il capro espiatorio e monitorari a vista dai due dei nostri principali creditori europei: Francia e Germania. Per il bene della nostra democrazia, questo processo involutivo deve volgere al termine, anche con un ritorno al proporziale secco e coalizioni di governo post-elettoralie e allo statalismo (lo Stato siamo noi) , in democrazia tutti devono partecipare alla vita sociale e politica del Paese . I will say no more. ( si fa per dire)

Carmine Gonnella (Progetto PIE) Londra

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