Il terrorista aveva partecipato ieri al “Forum Social Mundial” di Porto Alegre per presentare il suo ultimo libro. Sempre al Forum è intervenuto l’ex Ministro della Giustizia del Brasile, attualmente Governatore dello Stato del Rio Grande del Sud.
“Siamo sorpresi e costernati, sia per le continue e inopportune ‘apparizioni’ di Cesare Battisti in Brasile (adesso anche in eventi pubblici di carattere istituzionale); come anche per le ripetute (anche queste) dichiarazioni sul caso dell’allora Ministro della Giustizia Tarso Genro, oggi Governatore dello Stato brasiliano del Rio Grande del Sud”.
“Fu il governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi a chiedere l’estradizione di Cesare Battisti; negli ultimi anni e’ stato il Parlamento italiano all’unanimità’ ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a chiedere a gran voce anche se rispettosamente l’estradizione di Battisti al Brasile; e oggi, infine, non abbiamo a che fare con nessun governo ‘fascista, corrotto o mafioso’, come dichiarato dal Governatore Tarso Genro con un riferimento fuori luogo al precedente governo italiano”.
“Anzi, è bene ricordare che fu proprio l'ex Ministro della Giustizia del Brasile Tarso Genro – che aveva illecitamente assegnato al Battisti lo 'status di rifugiato politico' – ad essere smentito rispettivamente dal Tribunale Supremo Federale (TSE), dalla AGE (Avvocatura Generale dello Stato) e, soprattutto, dall'ex Presidente Lula che il 31 dicembre 2010 cancellò lo status di rifugiato politico al terrorista italiano.
“Italia e Brasile stanno lavorando da tempo con serietà e determinazione ad una soluzione diplomatica del caso, a partire dalla istituzione di una commissione di conciliazione ‘ad hoc’; sarebbe bene che il terrorista Battisti e i suoi ‘fans’ brasiliani tacessero per rispetto alle vittime e al corso della giustizia”.
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