Liberalizzazioni, nella riunione degli Ordini professionali presso il ministero della giustizia l’avvocatura ha ribadito con fermezza che la riforma va fatta con legge e che il confronto sui singoli temi andrà  fatto nel merito

Nella riunione indetta dal ministro guardasigilli con gli Ordini professionali ieri, il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa ha ribadito la posizione unitaria di tutta l’avvocatura, sintetizzata nel Manifesto approvato sabato scorso a Roma.
Per la riforma dell’avvocatura, infatti, occorre una legge dello Stato e un confronto effettivo nel merito dei singoli temi, poiché l’assetto della professione forense chiama in causa i diritti fondamentali dei cittadini costituzionalmente garantiti. Non è un caso che la professione forense sia l’unica menzionata in Costituzione. Il presidente ha ricordato che alla Camera giace da mesi una proposta di legge che affronta già le questioni che stanno al cuore al Governo. E dunque basterebbe approvarla con i ritocchi che si ritenessero necessari alle luce dei nuovi interventi.
Non è stato certo taciuto il forte disagio dell’Avvocatura per il metodo finora seguito dal Governo, di introdurre in rapida successione norme che nella loro formulazione rendono incerto un quadro che nelle intenzioni dell’esecutivo avrebbe dovuto essere invece semplificato.
Il ministro guardasigilli ha annunciato l’avvio di tavoli di consultazione con cadenza anche settimanale, ma il confronto che dovrà aprirsi con il Governo deve consentire di affrontare in modo unitario e organico tutte le materie che riguardano la riforma della giustizia e della professione forense, nel rispetto dei principi cardine posti a tutela del diritto di difesa dei cittadini.
Abbiamo espresso la disponibilità dell’Avvocatura a individuare in tempi rapidi le soluzioni più efficaci per migliorare l’efficienza della giustizia e per varare la riforma della professione forense, ma solo se queste siano tali da rafforzare e non indebolire l’accesso alla giustizia e la tutela dei diritti dei cittadini. E abbiamo ribadito che continueremo ad opporci al varo di provvedimenti che rischiano di compromettere questo risultato.

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