Facebook l’ammazza-coppie? Sembrerebbe proprio di sì. Divorce on-line, un tabloid dedicato alla crisi di coppia e matrimoniali, pubblica i risultati di una recente indagine volta a scoprire le principali cause di separazione e divorzi. L’indagine è stata fatta su un campione, scelto a caso, di 5mila cittadini residenti ad Albione. Da questo grosso campione è uscito fuori che nel 33% dei casi i matrimoni finiscono per colpa di Facebook. Il famoso social Network di Sir Mark Zuckerberg è riuscito a far scoppiare numerose coppie. Colpa dei messaggi piccanti e amorosi che gli amanti piccioncini s’inviano reciprocamente durante l’arco della giornata, a questo aggiungiamo l’insufficienza di privacy dettata dalla condivisione di messaggi che, teoricamente dovrebbero rimanere fatti privati, ma che sul noto social di colore blu non sono più di tanto. Ora è entrato in scena un nuovo social network, ligio rispetto al diretto concorrente di Palo Alto, a essere più attento al rispetto della riservatezza altrui: Ourspot. Per gli amanti che vogliono continuare a trasgredire senza essere scoperti dal mondo intero, per le coppie d’innamorati e per i gruppi di amici ristretti c’è una nuova e ulteriore possibilità di scambiare messaggi, foto e link con più tranquillità, consci del fatto che quel messaggio di testa che s’invia, è all’indirizzo di una cerchia più ristretta. Ironie della sorte a parte l’ingresso sul mercato di tutti questi siti d’incontri, social network e chat varie dovrebbe far scattare un grosso campanello d’allarme: le attitudini a socializzare di un uomo o di una donna rischiano di ridursi notevolmente. Lo stare troppo davanti a un computer, su internet e in questi luoghi virtuali d’incontro potrebbe creare una vera e propria dipendenza, rendendoci automaticamente più incapaci di socializzare con il prossimo quando ad esempio si va a una festa a casa di qualche amico o amica di turno oppure quando vi sono le uscite serali di gruppo allargate. In un mondo molto tecnologico, fatto di cellulari, Smart Phone, Hi-Phone, I-Pad con tutti i loro servizi e servizietti, rischiamo di ridurci a piccole macchinette, computer dipendenti. E poi ci lamentiamo che non c’è più dialogo e i rapporti di coppia finiscono per niente? Schiavi del lavoro e senza più capacità di comunicare, il resto è solo noia e fallimento.
Marco Chinicò