La Presidenza del Consiglio fa sapere che la competenza sugli stipendi dei parlamentari appartiene alle Camere e non esistono poteri sostitutivi da parte del governo anche in caso di “inerzia” del Parlamento. Lo sottolinea una nota di Palazzo Chigi, in relazione al titolo di un quotidiano secondo il quale, in caso di inerzia del Parlamento in merito ai trattamenti economici dei Senatori e dei Deputati, interverrebbe il Governo. Considerando la crisi in cui viviamo in questi tempi difficili e il record stipendi parlamentari, più di 16 mila euro al mese, ritengo opportuno e necessaria almeno, un'opinione da parte del Governo Tecnico, credo che il nostro Presidente del Consiglio Mario Monti, potrebbe dare una sua opinione al riguardo. Perché, non si può parlare di equità e di politica sociale, quando si vede un grande spreco nella nostra classe politica, è giusto che tutti debbano fare dei sacrifici, ma è ingiusto, quando il Parlamento chiede sacrifici ai nostri cittadini, e al momento che toccano l'indennità e gli stipendi della nostra classe politica, si debba aspettare un lungo tempo ed addirittura vi sia difficile approvare la legge.
Voglio ricordare che, il nostro Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, si ha già tolto l'indennità e lo stesso ha fatto il nostro Presidente del Senato Schifani, al quale, ringrazio perché hanno fatto il primo passo, ora mi auguro che tutta la classe politica facciano il loro sacrificio come tutti i nostri cittadini.
Si pensi che, un senatore riceve circa 11.555 euro di indennità Parlamentare, 3.500 di diaria, 1.650 euro per i trasporti e 4.180 euro per le spese di rappresentanza. Deputati e Senatori viaggiano gratuitamente su treni, aerei, navi ed autostrade, cosa che non avviene negli altri Paesi europei dove esistono rimborsi o carte con un limite di spesa.
Il sacrificio lo dobbiamo fare tutti, il Parlamento ha già chiesto dei sacrifici ai nostri cittadini, ora tocca alla nostra classe politica fare dei sacrifici e dare l'esempio di unità ed amore per il nostro Paese.
Alberto Calle