“Non è scontato che tutti i politici siano dei parassiti e chi, in un articolo o in un discorso, vuole usare questa espressione del «folclore giornalistico» lo può fare solo se argomenta con dati di fatto la scelta del termine. Altrimenti finisce che gli onorevoli parassiti, oltre ai noti lauti compensi, incamerino pure il risarcimento dei danni morali per essere stati vittime del diffamante paragone. Lo sottolinea la Cassazione- sentenza 48553”
Contro una sentenza dell’ Alta Corte non esiste nessun appello o ctritica, ed e’ giusto che sia cosi, ma nel caso specifico mi chiedo perche’ dovrebbe essere il cittadino a provarne i dati e non il parlamentare a produrre dei risultati personali di aver nell’ esercizio del suo mandato, prodotto dei risultati positivi nel rimuovere gli ostacoli d’ ordine economico e sociale e nel caso specifico la disoccupazione? Secondo comma art. Cost. 3:” È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (scusatemi se e’ poco)
Carmine Gonnella Londra
RIF: https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=4525