Quando scrivemmo a novembre, circa il “colpo di stato” attuato dal Presidente Napolitano, con il suo inconsueto attivismo contro la politica, e non al di sopra di essa, che pose alla presidenza del Consiglio dei ministri del nostro Paese il Professore Mario Monti, non potevamo certo osare un elogio o una critica al neo Presidente del Consiglio stesso. Oggi al contrario possiamo scrivere qualche riga al riguardo sull’esperienza di queste settimane.
Non è che si possa andar allegri, confidando nelle capacità presunte di questo esecutivo, dopo i primi provvedimenti assunti. Devo dire che sono rimasto molto negativamente colpito dai primi passi di questo governo, che si muovono a cavallo di una linea sottilissima che divide l’idealità politica della destra e della sinistra nel tentativo di non nuocere troppo a nessuno, colpendo gli unici che non possono sottrarsi alle angherie di uno Stato sempre più invasivo delle nostre libertà e capacità. Provvedimenti che non hanno portato allo sperato sollievo delle borse finanziarie, ma che sicuramente graveranno sulle borse delle famiglie, senza peraltro aver dato un segnale al capitolo sviluppo, almeno per ora. La “fase due”, come è stata chiamata, cioè la serie dei provvedimenti che formalizzeranno le azioni di governo utili allo sviluppo del Paese, resta una chimera a venire, mentre certi invece, sono i provvedimenti palesemente molto poco equi adottati da subito per far cassa immediata !
Che vi fosse tutta questa necessità di riformare ancora il sistema pensionistico italiano in questi termini, dopo che stesso aveva già subito parecchie “riforme” negli ultimi mesi, deve esserci ancora ben spiegato, così come sarebbe bene capire perché non si potesse mettere le mani nelle tasche dei furbi, dei disonesti e di coloro che uno sforzo ancora lo possono fare senza perdere nulla di indispensabile. Altro mistero, l’accanimento a spremere il patrimonio immobiliare italiano, in larga parte in mano alle famiglie quale unico investimento per il futuro dei propri figli.
Addirittura ridicolo l’ennesimo balzello sui carburanti, vera catastrofe assieme all’aumento dell’aliquota Iva per la nostra economia morente. I segnali dal mercato interno infatti sono stati immediati, annunciata recessione per l’anno a venire, il 2012, e immediato sensibile calo dei consumi delle famiglie nel periodo natalizio.
Per far cassa aumentando il prezzo alla pompa della benzina e del gasolio, non era necessario prendere a calci la democrazia e pagare come “ministri” degli insigni professori della Bocconi, bastava un asino qualsiasi, …questa la mia opinione !
Ripeto, mi aspettavo qualcosa di più e soprattutto di diverso. Povera Italia nostra !
Alberto Conterio – 29.12.2011
Alleanza Monarchica – Stella e Corona
http://opinionimonarchiche.blogspot.com/2011/12/adesso-e-certo-siamo-allo-sbando.html