DIFENDIAMOCI DA SOLI

Abbiamo a lungo sperato ed atteso, inutilmente, che il potere politico cessasse di ingannare i cittadini magnificando presunti “vantaggi” che si otterrebbero dall’annientamento della professione di Avvocato.

Abbiamo operato, in tutte le direzioni possibili, per sensibilizzare il legislatore sui danni che simili modifiche legislative avrebbero arrecato, proprio al cittadino, in termini di minore accesso alla Giustizia.

Abbiamo confidato, invano, che i pur numerosi Colleghi Avvocati, che siedono negli scranni delle Camere, si ribellassero alle logiche di partito e in un sussulto di orgoglio rifiutassero un simile insulto alla Giustizia.

ORA DOBBIAMO DIRE BASTA !

Non possiamo più tollerare lo strumento dissuasivo (ideato da Confindustria) che, obbligando a pagare somme sempre crescenti per iscrivere a ruolo le cause, impedisce al cittadino di accedere alla Giustizia, in violazione dell’art. 24 della Costituzione.

Dobbiamo smentire le continue mistificazioni mediatiche che colgono l’occasione della crisi per dipingere i professionisti come caste chiuse, spostando così l’attenzione dai costi della politica e dagli stipendi dei manager di Stato, più alti di quelli di qualsiasi parlamentare europeo. Questi sì che con le loro auto blu e le scorte (si dice che ce l’abbia persino Bruno Vespa) stanno letteralmente divorando il paese senza arretrare di un passo.

Non possiamo consentire che il Parlamento converta in legge la parte del decreto 16 dicembre u.s. relativa ai seguenti argomenti, devastanti per i cittadini e per l'Avvocatura:

liquidazione degli onorari in misura non superiore al valore della domanda per le cause di valore fino a 1.000 euro;
controlli sui giudici affinché impongano la mediazione ed obbligo di condanna con ordinanza non impugnabile della parte che non abbia partecipato alla mediazione;
rinuncia automatica all'impugnazione per le cause pendenti da oltre tre anni se la parte non propone, entro il termine perentorio di sei mesi dall’entrata in vigore della legge e senza alcun previo avviso della cancelleria, istanza sottoscritta personalmente dal cliente con cui dichiara la persistenza dell'interesse alla trattazione.

Ecco perché, consci della nostra forza composta da centinaia di migliaia di Avvocati e Praticanti con le loro famiglie, abbiamo deciso di organizzare un “movimento politico” per entrare, a pieno diritto, nelle stanze del potere ed evitare al nostro Paese di scendere ulteriori gradini nella scala internazionale delle libertà civili.

ADERITE QUINDI ALL’APPELLO TRAMITE IL SEGUENTE LINK E FATE ADERIRE ANCHE I VOSTRI FAMILIARI, I VOSTRI CONOSCENTI, I VOSTRI CLIENTI. GIRATE QUESTO MESSAGGIO AI CORRISPONDENTI ED AI COLLEGHI DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE.

Dimostriamo la nostra forza e con le adesioni ottenute potremo fare immediata pressione sui parlamentari, che fra pochi mesi si dovranno ripresentare davanti agli elettori.

Sono in gioco la sopravvivenza dell'Avvocatura e il diritto di difesa riconosciuto dall'art. 24 della Costituzione a tutti i cittadini. Poter agire per la tutela dei propri diritti è una questione di libertà e tale opportunità deve essere garantita in egual modo ad ognuno ai sensi dell'art. 3 della Costituzione.

Mauro Vaglio


Vai su www.maurovaglio.it

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