LOMBARDI NEL MONDO – Emendamento in Consiglio regionale per ripristinare le azioni a favore dei lombardi indigenti all’estero

Il 21 dicembre in Consiglio Regionale è stato avanzato da consiglieri del
PD, primo firmatario Carlo Borghetti, un emendamento volto a ripristinare le
azioni a favore dei corregionali lombardi stabilitisi all'estero.
L'emendamento è stato giudicato inammissibile per ragioni tecniche.
Emendamento per ripristinare le azioni a favore dei lombardi indigenti
all'estero

Il Consigliere Regionale Carlo Borghetti

Il 21 dicembre presso il Consiglio Regionale della Lombardia si è tenuta la
sessione consiliare riguardante la discussione del
Bilancio 2012, con la votazione degli emendamenti presentati.
A riguardo dell'emendamento al capitolo Upb 2.1.2.94, “Politiche di
inclusione e integrazione sociale”, volto a ripristinare le azioni che la
Regione, anche tramite il sostegno dato dall'Associazionismo del settore, ha
rivolto ai corregionali lombardi stabilitisi all'estero, si è discussa la
richiesta di stanziamento di euro 500.000 a favore degli aiuti pubblici per
gli emigrati lombardi nel mondo. L'emendamento è stato presentato dai
consiglieri Carlo Borghetti, Luca Gaffuri, Enrico Brambilla, Fabio Pizzul,
Alessandro Alfieri, Angelo Costanzo, Sara Valmaggi, Mario Barboni, Gian
Antonio Girelli.
Sul finanziamento del capitolo di spesa in questione vengono richiamate le
disposizioni contenute nell'art. 6, comma 5, dello Statuto
regionale e più precisamente “La Regione sostiene e valorizza le comunità
dei lombardi nel mondo”, e la Legge regionale n.1 del 1985 che concerne le
“Norme a favore degli emigrati e delle loro famiglie”, che ha destinato
risorse economiche a tutela degli emigrati lombardi nel mondo negli anni
scorsi.
Il rifinanziamento, nei termini indicati, consentirebbe il mantenimento di
un aiuto pubblico regionale a favore dei corregionali lombardi
all'estero in grave stato di indigenza, e di tenere legati alla Regione
Lombardia tutti coloro che sono andati all'estero recentemente: giovani,
professionisti, imprenditori che costituiscono la nuova mobilità lombarda e
rappresentano per il sistema lombardo risorse da non disperdere. Il
rifinanziamento favorirebbe inoltre la promozione di strumenti e iniziative
finalizzate ad avvicinare la Regione alle comunità lombarde nel mondo e ai
Paesi che le ospitano, fattore che si ritiene strategico in considerazione
dell'Esposizione universale di Milano 2015.
La Giunta Regionale ha dichiarato l'emendamento inammissibile per ragioni
tecniche in quanto trattasi di spese non obbligatorie
richieste su un capitolo non conforme.
L'indisponibilità politica a discutere il finanziamento conferma la scelta
fatta nella proposta di Bilancio di previsione 2012 di non prevedere somme a
disposizione per il sostegno dei lombardi nel mondo.

In merito al dibattito consiliare e a conclusione della sessione, sono state
colte alcune considerazioni del consigliere Carlo
Borghetti, primo firmatario dell'emendamento e del capogruppo del Pd in
Consiglio, Luca Gaffuri.
Borghetti ha dichiarato: “L'emendamento aveva finalità sociali, faceva
riferimento alla legge regionale vigente sugli italiani
emigrati nel mondo. Il contributo in passato era già stato finanziato dalla
Regione Lombardia e oggi noi chiedavamo, con questo emendamento, di
ripristinarlo anche in un'ottica Expo 2015, per creare l'occasione per
rilanciare in maniera forte i contatti fra i lombardi, gli italiani nel
mondo e la loro nazione di origine. Purtroppo per motivazioni di tipo
tecnico non è stato possibile neanche arrivare al voto dell'emendamento. Noi
abbiamo intenzione però di ripresentare la proposta di finanziamento in sede
di assestamento di bilancio nel corso del 2012: insisteremo cercando di
convincere la Giunta regionale della bontà di questa iniziativa, ragionando
sulla definizione di un budget compatibile con la ristrettezza di fondi che
caratterizza questi tempi”.
Alla domanda “Quali potrebbero essere le motivazioni che hanno
portato a dichiarare inammissibile questo emendamento?” Borghetti ha
replicato: “Oggettivamente ci sono problemi di Bilancio. I tagli hanno
riguardato tutti i capitoli. Non credo vi siano alla base di questa
decisione motivi ideologici, ma ci vorrebbe più lungimiranza anche da parte
della maggioranza. In questo caso il taglio è stato totale: si poteva fare
lo sforzo di erogare, se pur parzialmente, il contributo. Le ristrettezze di
bilancio sono comprensibili ma non dovrebbero essere causa di arresto di
progetti sociali così importanti. Noi chiediamo alla Regione Lombardia di
fare la sua parte”.

Gaffuri ha asserito: “La proposta formulata da parte del gruppo del Pd aveva
come obiettivo di continuare un percorso che era stato
avviato negli anni scorsi a tutela degli indigenti lombardi nel mondo. Noi
riteniamo sia un atto di miopia il fatto che la Giunta sia arrivata a non
accettare questo emendamento. Bisogna ricordare che l'esperienza
dell'emigrazione può capitare a chiunque, o per chi è alla ricerca di un
lavoro, o dall'altra parte invece per scelte connotate della disperazione.
Noi chiediamo effettivamente che la Giunta di Regione Lombardia riveda
questa sua presa di posizione e ritorneremo presto “alla carica” chiedendo
che questo atto di bocciatura si trasformi nel corso dell'anno in un atto di
assenso”.

Domanda: “A suo avviso, quali sono le motivazioni che hanno portato alla
bocciatura dell'emendamento?” Gaffuri ha risposto: “La
Giunta giustifica con il fatto che, in questo momento, riconosca solamente
le spese obbligatorie. Ovvio che il confine di queste sia molto
labile”.

Domanda: “Ci sono possibilità, secondo Lei, che questa decisione sia
rivista?” Risposta: “L'assessore Giulio Boscagli aveva dato
rassicurazioni rispetto a questo contributo e noi lo incalzeremo. Spero si
arrivi presto ad una risposta positiva.”

Christian Flammia

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