DUPLICE ATTENTATO A DAMASCO: 40 MORTI E CENTO FERITI, RABBIA FRA GLI ATTIVISTI ANTI REGIME, LEGA ARABA ARRIVARA IN SIRIA

Damasco nel caos. La capitale siriana, vittima negli ultimi tempi, di rivoluzioni interne, manifestazioni di piazza e forti proteste contro il regime di Bashar Al Assad, è stata ferita nell’animo da due forti esplosioni. La prima ha colpito il quartier generale, luogo, dove si trova la sede principale della Sicurezza dello Stato mentre la seconda ha distrutto un ufficio amministrativo della polizia locale. L’annuncio è stato dato pochi minuti dopo dalla TV di stato siriana e dentro Damasco nessuno ha dubbi: il responsabile numero uno e unico di quest’attacco barbaro sono il gruppo terroristico di Al-Quaeda. Per il momento si calcolano 40 morti e un centinaio di feriti, ma non si esclude che le vittime siano molte di più. Crude e brutte le immagini che i telegiornali della TV siriana mandano in onda: corpi di persone senza vita, coperti da lenzuola bianche, la sede del Palazzo di Sicurezza completamente ridotto in macerie, ma soprattutto tanta violenza e sangue sparsi per le strade della capitale siriana. Il portavoce del Libero Esercito Siriano, Riad Asaad, condanna entrambi gli attentati, dichiarando che il gruppo militare, primo forte oppositore al governo attuale, è completamente estraneo ai barbari episodi di violenza e morte che si sono abbattuti nella zona di Kafar Susa, cuore del centro di Damasco. Sgomento, rabbia e sdegno all’interno degli attivisti che da molto tempo protestano contro il governo di Al Assad: il tutto è successo nel momento in cui la Lega Araba è giunta a Damasco per mediare fra attivisti anti-regime e governo siriano.
Marco Chinicò

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