La nuova detrazione di base sull’Imposta municipale IMU (ex ICI) sarà estesa anche ai cittadini italiani residenti all’estero proprietari di immobili non locati in Italia? C’è l’impegno del Governo ma non sappiamo se sarà sufficiente o sarà invece, come spesso succede, disatteso. L’Ordine del giorno sul’ICI presentato dall’On. Gino Bucchino e firmato da numerosi altri parlamentari è stato infatti approvato dalla Camera dei deputati venerdì scorso subito dopo il voto di fiducia alla manovra Monti. Per chi non ha dimestichezza con le procedure parlamentari, un Ordine del giorno impegna il Governo ad attivarsi affinché un certo obiettivo sia realizzato.
L’Ordine del giorno di Bucchino evidenziava a Governo e Camera dei deputati che il decreto Monti ha introdotto all’articolo 13 una anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria, con decorrenza 1°gennaio 2012, che ha per presupposto il possesso di immobili in Italia; dalla nuova imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale si detraggono almeno 200 euro, ferma restando la facoltà dei comuni di stabilire con deliberazione che tale importo possa essere elevato.
Bucchino, visto che il legislatore si era dimenticato (ma non è una novità) di disciplinare i diritti e i doveri degli italiani residenti all’estero in materia di IMU, ricordava ai parlamentari e al Governo – nel suo Ordine del giorno – che la legge 24 marzo 1993 n. 75, recante disposizioni in materia di imposta sui redditi, all’articolo 1, comma 4-ter, stabilisce che per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considera direttamente adibita ad abitazione l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata. Bucchino aveva reso noto in un recente comunicato che, come a lui confermato dal Ministero delle Finanze, la nuova legge sull’ICI avrebbe indirettamente soppresso la norma del 1993 che aveva equiparato la casa degli italiani all’estero all’abitazione principale degli italiani in Italia ai fini della detrazione di base e introdotto inoltre, sempre all’articolo 13, nuovi requisiti ai fini del diritto alla detrazione di base tra i quali la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’immobile posseduto in Italia. Tali requisiti ovviamente escluderebbero i residenti all’estero dal diritto alla detrazione di base di 200 euro.
L’On. Bucchino quindi, con il suo Ordine del giorno approvato dal Governo e dalla Camera dei deputati, ha impegnato il Governo ad assicurare che sia garantita, così come è avvenuto fino ad oggi, anche ai cittadini italiani residenti all’estero proprietari di unità immobiliari in Italia la detrazione di base di 200 euro sull’abitazione posseduta in Italia a patto che essa non sia locata.
Ora spetterà al Governo Monti dimostrare la sua serietà e la sua discontinuità rispetto al precedente esecutivo approvando in tempi brevi una norma che conceda la detrazione di base sull’IMU ai cittadini italiani residenti all’estero.