Manovra, Di Pietro: Bersani condivida battaglia comune in Parlamento Roma, 12 DIC – “Bersani anche stamattina si e' lamentato perche' ho definito 'frutto dell'inciucio' il fatto che il governo Monti non abbia intenzione di far svolgere l'asta sulle frequenze televisive, accettando cosi' il veto di Berlusconi. Se non gli piace il termine 'inciucio' lo chiami anche 'Giuseppa', ma di fatto se non e' un accordo e' un ricatto”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro che aggiunge: “Piuttosto che soffermarsi sui termini e offendersi, Bersani dica se condivide l'arrendevolezza di Monti o se contesta l'episodio ed e' disposto a una battaglia comune in Parlamento”.
MANOVRA: DI PIETRO, LO SCIOPERO E' SACROSANTO – ROMA, 12 DIC – ''In tutta Italia oggi si stanno svolgendo manifestazioni unitarie dei lavoratori e noi saremo con loro. I tre principali sindacati hanno proclamato insieme lo sciopero generale. Ma anche dove una proclamazione unitaria non c'e' stata, come nelle manifestazioni dei metalmeccanici contro le imposizioni della Fiat, i lavoratori di tutte le confederazioni hanno aderito spontaneamente e trasformato anche quelle in mobilitazioni unitarie. E' una buona notizia''. Lo afferma il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro. ''Noi dell'Italia dei Valori – spiega – abbiamo partecipato, con la massima convinzione, alle varie mobilitazioni per lo sciopero, e siamo stati accolti ovunque con grande calore ed entusiasmo. Non per la nostra bella faccia, ma perche' la contromanovra che abbiamo presentato ha saputo intercettare la domanda di giustizia e di equita', che e' la vera anima di questo sciopero, e i lavoratori, i pensionati, i cittadini italiani l'hanno capito. Ieri notte, nell'incontro con i sindacati, il governo Monti ha perso un'occasione importante per ritrovare quella sintonia con i cittadini che sta perdendo, non per il rigore della manovra ma per la sua iniquita'. Proprio ieri, mentre diceva di no ai rappresentanti dei lavoratori e alle loro sacrosante richieste, il governo si arrendeva al diktat di Berlusconi che ha messo il veto per evitare l'asta sulle frequenze televisive. Cosi' pagheranno i pensionati, ma non l'ex presidente del consiglio, e nemmeno gli evasori fiscali che, a forza di non essere mai puniti, hanno quadruplicato in trent'anni i loro furti. Monti ha ancora il tempo e la possibilita' per ascoltare quello che gli italiani chiedono e modificare la manovra, accogliendo i nostri emendamenti. Possiamo solo sperare che capisca la situazione e faccia quello che gli italiani onesti si aspettano dal suo governo'', conclude Di Pietro.
MANOVRA: BELISARIO (IDV), IN PIAZZA CON SINDACATI – Roma, 12 dic – “Il mancato accordo con i sindacati dimostra che Monti non intende accogliere le istanze di chi chiede equità e la manovra resta socialment e insostenibile. Per questo parteciperò alla manifestazione indetta dai sindacati, sarà un determinante appello alla giustizia sociale”. Lo dichiara il Capogruppo IdV al Senato, Felice Belisario, che sarà in piazza Montecitorio per partecipare al presidio di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “L'Italia dei Valori – aggiunge – chiede con forza che ci sia vera discontinuità. Invece restano intatti sprechi, privilegi, evasione e speculazione e vengono penalizzate solo le fasce più deboli: giovani, famiglie e pensionati. Il Governo non può ignorare il fronte sociale che si è schierato compatto contro la manovra: difenderemo in Parlamento i diritti dei cittadini onesti, stanchi di sacrifici per pagare la crisi al posto di chi l'ha causata, e auspichiamo che l'Esecutivo sia disposto ad accogliere le nostre richieste per correggere un decreto iniquo e recessivo. Il Ministro Fornero – conclude Belisario – venga in Senato per spiegarci questa mancata intesa con i sindacati, è un imperdonabile passo falso del Governo”.
Appalti, Belisario: Piu' trasparenza per evitare corruzione Roma, 12 DIC (il Velino/AGV) – “Il sistema italiano degli appalti pubblici e' caratterizzato da un'elevata frammentazione legislativa e regolamentare che porta ritardi nella fase esecutiva dell'opera pubblica. Questo fa si' che il sistema sia sempre piu' esposto a rischi di collusione, corruzione e rinegoziazioni successive con gli aggiudicatari dei contratti”. Lo ha detto Felice Belisario, presidente del gruppo Italia dei valori al Senato ed esponente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ha partecipato al convegno organizzato dal Formez, su “Appalti chiari tra trasparenza e semplificazione”. “Le norme sugli appalti – prosegue Belisario – continuamente modificate dai vari governi, prospettano uno scenario sempre piu' complesso e insostenibile sul piano della trasparenza e dell'efficienza nell'azione amministrativa. Il Paese non puo' permettersi di sostenere ancora i costi di opere incompiute, bloccate, cattedrali nel deserto. Tutto questo a causa di un sistema corruttivo tentacolare che la politica ha il dovere di bloccare. Per questo serve una norma anticorruzione forte, non certo come quella blanda, all'acqua di rose, all'esame della Camera dei Deputati. Il Parlamento ha sempre avuto le mani legate perche' costretto dall'esecutivo di turno, ad approvare norme contenute in decreti legge e quindi non ha mai potuto fare il suo lavoro a tutto tondo. Serve un provvedimento che metta i parlamentari in condizione di lavorare per rafforzare le garanzie a favore dell'appaltante in fase di presentazione dell'offerta, innalzando al contempo l'importo delle polizze fideiussorie a favore della PA. Per limitare il rischio di inadempienze da parte dei contraenti, la teoria economica suggerisce il ricorso al modello statunitense (performance bond), al fine di avere una garanzia per la certa esecuzione dell'opera”. Mi auguro – conclude Belisario – che questo governo sia nella condizione di essere davvero 'tecnico', in grado quindi di depositare ddl coraggiosi, che vadano nella direzione della chiarezza e della semplificazione degli appalti, introducendo norme severissime contro corruzione ed infiltrazioni della malavita organizzata”.
BUSTE PROIETTILI: BELISARIO, VILI MINACCE (ANSA) – ROMA, 12 DIC – “Solidarietà al ministro della Giustizia, Paola Severino, e al sindaco di Roma, Gianni Alemanno per le vili minacce ricevute. Si tratta di gravi gesti intimidatori che, insieme all'attentato al direttore generale di Equitalia dei giorni scorsi, dimostrano quanto sia necessario aumentare la coesione nel Paese contro atti delinquenziali. Governo e forze politiche devono impegnarsi tutte per impedire che la tensione salga di livello ed anche per questo l'IdV insiste sull'esigenza che ogni provvedimento che verrà approvato nei prossimi giorni sia improntato alla massima equità e giustizia sociale”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.
MANOVRA. DONADI: COSI' COM'E' VOTIAMO NO ANCHE CON LA FIDUCIA Roma, 12 dic. – “Questa e' una finanziaria che colpisce a colpi di clava il lavoro dipendente, il welfare e le pensioni. Mentre usa la mano di velluto con le grandi ricchezze e gli evasori”. Cosi' Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera ad Affaritaliani.it. “Non c'e' la volonta' politica di combatterla- aggiunge- noi lo abbiamo detto dal primo momento che la manovra cosi' com'e' e' invotabile. Con la fiducia men che meno perche' elimina la possibilita' di emendarla in Aula”. Donadi spiega che l'Idv si sta battendo “per una maggiore equita', perche' adesso non ce ne neppure un briciolo. In secondo luogo ci si deve rendere conto che un ulteriore aggiustamento dei conti pubblici non e' piu' rinviabile. Bisogna pero' vedere se ci sono delle condizioni minime per votare la manovra”. E sulla polemica con Bersani: “Credo che Pd e Idv dovrebbero entrambi imparare a rispettarsi di piu'. Da parte nostra dobbiamo smettere di usare espressioni fuori luogo, dall'altro lato il Pd deve finirla di parlare di rottura ogni volta che abbiamo posizioni diverse dalle loro”.
MANOVRA: IDV “E' INIQUA E INGIUSTA, A PAGARE E' SEMPRE LA POVERA GENTE” ROMA (ITALPRESS) – “Che bisogno c'era di cambiare il governo per realizzare la stessa manovra che avrebbe potuto approvare un esecutivo Berlusconi qualsiasi? Monti e' riuscito a realizzare l'unita' sindacale. La sua manovra e' un provvedimento iniquo, ingiusto, che non colpisce gli evasori, i grandi patrimoni, ma solo le fasce sociali piu' deboli. A pagare e' sempre la povera gente e non coloro che, in misura della loro maggiora capacita' contributiva, potrebbero dare molto di piu'.”. E' quanto ha affermato il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando che ha partecipato al presidio dei sindacati in piazza Montecitorio.
BUSTE PROIETTILI: IDV, SOLIDARIETA' PER ATTI INTIMIDATORI (ANSA) – ROMA, 12 DIC – ''L'Italia dei Valori esprime piena solidarieta' al ministro della Giustizia, Paola Severino, e al sindaco Alemanno per il vile atto intimidatorio. Episodi simili vanno condannati senza se e senza ma, perche' servono solo a determinare un clima di preoccupazione e paura. Ci auguriamo che gli organi competenti possano al piu' presto individuare i responsabili''. Lo afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
PIAZZA FONTANA: IDV, FARE LUCE SU PAGINA BUIA (ANSA) – ROMA, 12 DIC -''A 42 anni di distanza dalla strage di piazza Fontana, l'Italia dei Valori ricorda con profonda commozione le vittime di una delle pagine piu' buie della nostra Repubblica. Da troppo tempo i famigliari di chi ha perso la vita in quel terribile giorno aspettano di conoscere la verita'. Ci batteremo sempre affinche' sia garantito il diritto ad avere giustizia. Per questo, chiediamo che si faccia luce al piu' presto su questa e su tutte le altre stragi che hanno martoriato la storia del nostro Paese''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''L'assenza di verita' – conclude – lascia impuniti i responsabili e costituisce un pericolo permanente per la stessa tenuta della democrazia''. (ANSA).
MANOVRA: LANNUTTI (IDV), SALVA LE BANCHE E OBBLIGA PENSIONATI A C/C = – Roma, 12 dic – ''Piu' che un decreto 'salva-Italia', e' una manovra smaccatamente 'salva banche', con la garanzia statale sui bond bancari, l'obbligo di aprire un conto corrente imposto a 6-7 milioni di cittadini e di pensionati scambiati per evasori, oltre alla rivalutazione di favore degli estimi catastali (20%) a banche ed assicurazioni, rispetto al 60% delle abitazioni delle famiglie e dei comuni mortali''. Cosi' Elio Lannutti, presidente di Adusbef e senatore dell'Idv. ''Nessuno, neppure lo Stato puo' imporre ai cittadini l'obbligo di aprire un conto corrente bancario, che costa in Italia 295,66 euro,contro una media di 114 euro dell'Europa a 27,o di utilizzare una carta di credito'', continua Lannutti. ''Le banche italiane – ha detto il presidente dell'Abi Mussari- sono disponibili a ragionare su un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle carte di credito alla luce delle misure del Governo, ma non sono disponibili a dare gratuitamente servizi che costano alle imprese bancarie, evidenziando che quelli collegati alle carte di credito, sono servizi che hanno dei costi, dei rischi, che vanno remunerati come qualsiasi altro servizio offerto dalle imprese, confermando i sospetti sulla trappola insita nell'art.12 del decreto, che sara' impugnato dall'Adusbef alla Consulta qualora non venga eliminato il comma che impone di riscuotere pensioni superiori a 500 euro (portati a 980 euro dopo le nostre vibrate proteste) tramite i canali bancari e/o postali''. Se la tracciabilita' e' sacrosanta per combattere l'evasione, non si capisce la compatibilita' di un comma che obbliga la riscossione delle pensioni tramite conto corrente bancario o postale.
MANOVRA: PEDICA (IDV), POLITICA NON VUOLE TAGLIARSI BENEFIT? ADOTTI UN DISOCCUPATO – Roma, 12 dic – “Una classe politica che fa muro per non tagliarsi i benefit e' la peggiore forma di menefreghismo rivolta a chi ha perso il lavoro o lo sta per perdere. Sono 1.300.000 le persone che campano di politica, dai nominati nei Cda ai consiglieri, e lo Stato spende per queste persone, incluso il sottoscritt o, 18 miliardi di euro l'anno. Un dato per tutti, eliminando solo le province si risparmierebbero circa 9 miliardi di euro. Domani presenterò una mozione per impegnare tutta la classe politica ad adottare un disoccupato, e dai numeri se ne adotterebbero 1.300.000 di disoccupati devolvendo loro una somma di solidarietà di 1.000 euro al mese. Voglio vedere chi dirà di no”. E' quanto si legge in una nota di Stefano Pedica , senatore dell'Idv.
MANOVRA:BORGHESI, CESA SFIORA RIDICOLO,DA IDV 25 EMENDAMENTI – ROMA, 12 DIC – “Le affermazioni dell'onorevole Cesa, alla disperata ricerca di un capro espiatorio, sfiorano il ridicolo. Non sono certo i 25 emendamenti di Idv a ritardare i lavori della commissione, anzi. I lavori in commissione sono fermi a causa delle mancate risposte del governo”. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla Camera. “Se si sta andando a rilento – aggiunge Borghesi – è solo perché si attende che l'esecutivo dica cosa intenta fare per rendere più equa la manovra, come chiede anche il partito dello stesso Cesa”. “Il segretario dell'Udc, dunque – conclude Borghesi – prima di gettare false sentenze, si informi bene sull'andamento dei lavori parlamentari”.
GIUSTIZIA: PALOMBA (IDV), SOLIDARIETA' AL MINISTRO SEVERINO – Roma,12 dic – “Solidarietà al ministro della Giustizia Paola Severino oggetto di un'intimidazione. Questi sono fatti esecrabili, quanto mai inutili e che respingo con determinazione”. E' quanto affermato dal deputato Idv Federico Palomba, capogruppo in commissione Giustizia. “Stamattina l'ho incontrata a Cagliari durante la sua prima visita ufficiale a un carcere italiano – ha spiegato Palomba – Non si lasci intimorire e vada avanti sulla strada che ha ben intrapreso. E a tutti l'invito a lasciarla lavorare in pace”.
MANOVRA: DELEGAZIONE IDV A PRESIDIO SINDACATI MONTECITORIO – ROMA, 12 DIC – L'Italia dei Valori oggi pomeriggio sara' in piazza Montecitorio, con una propria delegazione, per partecipare al presidio dei sindacati contro la manovra del governo Monti. ''Lo sciopero unitario, che si sta svolgendo in tutte le piazze italiane, ha avuto un successo clamoroso''. E' quanto dichiara il responsabile welfare e lavoro dell'IdV, Maurizio Zipponi, che aggiunge: ''Esiste un'alternativa per far quadrare i conti e per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Noi di IdV vogliamo salvale l'Italia e non i banchieri. Vogliamo salvare il Paese che lavora, che fa impresa, che investe e che studia. Per questo ribadiamo che l'asse fondamentale della nostra contromanovra e' quello che ruota sulla legge del buon esempio, con i tagli ai costi della politica, e con gli interventi sui capitali scudati e su quelli depositati in Svizzera''. ''Questa manovra portera' l'Italia in una fase recessiva con conseguenze sociali incalcolabili'', conclude Zipponi.
TRIESTE: IDV, GOVERNO RIPRISTINI NORMA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO =
(ASCA) – Roma, 12 dic – ''Addolora la notizia dell'ennesima tragedia sul posto di lavoro, con la morte a Trieste dell'operaio diciannovenne e del ferimento di altri dodici suoi colleghi. E' indispensabile che venga ripristinata tutta la normativa sulla sicurezza sul lavoro, approvata dal governo Prodi e liquidata, nel 2008, come primo atto legislativo dall'esecutivo Lega-Berlusconi''. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.