La mia povera mamma usava spesso dirmi “ ad acini ad acini saccocchia la macina”. E’ un vecchio detto valselesiano che tratotto narra, con una toppa qua’ ed una la’ si ripara il vecchio vestito, ed il “Professor Cortese”, ha fatto una manovra da perfetto sarto apprendista, accontentando un po’ tutte le forze politiche all’ attuale ancora in parlamento.Adesso bisogna vedere chi stacchera’ prima la spina, ottima e da perfetto istituzionalista la scelta di non porre la fiducia al max-decreto da convertire in legge prima di Natale, sull’ abolizione degli enti inutile bisognava iniziare dalle regioni e non dalle province, pessima invece la piccola modifica al; Iperf ( Imposta sui redditi) di elevare la massima aliquota al 46%, fara’ poca cassa, visto che in Italia sono pochissime le persone con un reddito superiore a 75 mila euro.
Occorreva incece abbassare le minime e aumentare le altre per scagolioni, ossia piu’ equita’ contribuitiva,[art. 53] da zero a 15 mila al 21% da 15 mila+1 a 22 mila al 25%, da 22 mila a 28 mila al 28%, da 28+1 mila a 40 mila al 38%, da 40+1 mila a 55 mila al 41%, da 55 mila +1 a 75 mila al 43% e da 75 in su al 46%. Invece di una patrimoniale che non piace a nessuno ( o quasi) una supertassa del 50% ai redditi superiori dei 200 mila euro almeno sino al 2014.
Prima o poi la riforma del fisco andra’ fatta e le aliquote appena menzionate vogliono essere solo un indicazione teorica, diciamo “giornalisticamente provocatrice” e non un calcolo specifico…
Carmine Gonnella Londra
