Napoli: no alle scuole occupate

Diciamo basta con il buonismo di quanti continuano a sottovalutare uno sparuto gruppo che da anni fa leva, in alcuni plessi scolastici, sull’arroganza e sulla paura, occupando e, sovente, vandalizzando, appena si approssima il periodo natalizio, gli edifici pubblici destinati alle attività scolastiche, costringendo anche gli studenti che vorrebbero fare lezione a disertare le aule. Il tutto grazie pure al disinteresse di molti genitori. Si possono individuare precise responsabilità su quanto sta accadendo in questi giorni in alcune, fortunatamente poche, scuole napoletane. Per questo chiediamo da tempo una maggiore attenzione al problema da parte degli organi istituzionali, a partire dalla direzione scolastica regionale, e risolutezza nello stroncarlo. Occorre maggiore determinazione da parte dei dirigenti scolastici ricordando, sia che occupare una scuola significa interrompere un servizio pubblico essenziale, palesandosi dunque anche l’ipotesi di un reato penale, sia che il non raggiungimento dei 200 giorni minimi di lezioni effettive, previsti dalle norme vigenti, potrebbe compromettere l’intera attività dell’anno scolastico. Quindi non bisogna esitare un solo attimo nel chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per l’immediato sgombero degli edifici occupati, denunciando i responsabili che vanno immediatamente identificati.

Gennaro Capodanno

Gennaro.capodanno@gmail.com

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