Uno scivolone, quello di Pazzini dal dischetto, che è l'emblema dell'Inter di quest'anno. È lo stesso Ranieri, nel dopo partita, ad affermare che non sarebbe equilibrato parlare di scudetto, visto la posizione in classifica dei nerazzurri.
Bisogna rifondare un gruppo, che appare un po' troppo logoro, forse più nella testa che nelle gambe.
Il momento nero è sottolineato anche dalla prima espulsione in campionato del capitano Javier Zanetti, all'Inter dal lontano 1995. Come dire, si è proprio toccato il fondo.
Merito all'Udinese, che dopo un primo tempo vissuto all'insegna di un timore reverenziale nei confronti dell'Inter – dovuto più al blasone del club che alla squadra attuale – quando ha deciso di spingere un po' di più sull'acceleratore, lo ha fatto molto bene mettendo in crisi la retroguardia nerazzurra e segnando il goal della vittoria con Isla. I rigori falliti da Di Natale e Pazzini nel finale, sono serviti giusto per dare un po' di colore ad una partita che comunque, per lunghi tratti, ha visto giocare solo gli undici di Ranieri che hanno esercitato il maggior possesso palla. Ma alla fine è l'Udinese a portare a casa i tre punti.
Il Napoli, invece, non delude le attese e batte il Lecce 4-2. Ottima prova in vista dell'incontro decisivo per la qualificazione Champions a 'El Madrigal', autentica arena del Villareal.
Oltre al Matador – autore di una doppietta – ritrova anche Goran Pandev che sembra rigenerato. E con il miglior Lavezzi della stagione, non rimane che essere felici e ottimisti.
Paolo Natale