Pianeta America: L’inquietante valzer dei computer del Massachusetts

Il Boston Globe fa affiorare gli scheletri di Romney

HOUSTON, Texas – Sembra proprio che nessuno fra gli sfidanti repubblicani di Obama alle presidenziali del 2012 sia esente da scandali più o meno gravi e tali da danneggiare la loro corsa per la Casa Bianca. In questi giorni, dopo le imbarazzanti amnesie di Perry, dopo le vicissitudini a sfondo sessuale di Cain e’ toccata al candidato rimasto ancora indenne e spinto in cima all’indice di gradimento dei conservatori americani Mitt Romney. Secondo l’autorevole quotidiano Boston Globe impiegati dell’ex governatore del Massachusetts che affermano di non aver fatto alcunché di sbagliato, prima di lasciare il proprio ufficio, cancellarono dati appartenenti all’archivio dello stato.

Il Globe ha accertato che, undici elementi di spicco tra i collaboratori del governatore acquistarono gli hard drives dei computer forniti dallo stato a 65 dollari l’uno ed, in questo modo, venne cancellata dal server la posta elettronica dell’amministrazione Romney. A causa di ciò, gli uffici statali che sono stati tempestati da richieste d’informazione su dati d’archivio del periodo dell’amministrazione Romney hanno dovuto dichiarare che i dati elettronici in oggetto non sono più disponibili. Secondo Mark Reilly, il principale consulente legale del nuovo governatore Deval Patrick, per ciò che riguarda i computer stessi, i collaboratori del governatore uscente li fecero sostituire prima del passaggio di consegne del gennaio 2007 e dell’insediamento del suo successore.

Il principale consulente legale di Romney ha detto che nell’ufficio del governatore questa vendita d’attrezzature ad impiegati era una “pratica consueta” e che “quegli acquisti erano in conformità con la legge e con vecchie consuetudini del ramo esecutivo.”

Sono molti invece a domandarsi come sia possibile che impiegati statali possano essere stati autorizzati all’acquisto di computer in dotazione al proprio stato e perché non abbiano passato ai nuovi arrivati tutti i dati elettronici riguardanti il Massachusetts.

In un articolo il giornalista del Globe Glen Johnson avanza la teoria che queste rivelazione sui computer evidenziano chiaramente le mire pregresse e di lunga durata che il candidato di punta repubblicano nutriva nei confronti della sua lunga compagnia presidenziale. Secondo Johnson, Romney in effetti avrebbe pianificato la sua corsa per la Casa Bianca sino dal lontano 2002. Sembra, afferma il giornalista, che “il suo sforzo continuo e multiforme abbia dato buoni frutti visto che, se s’escludono le apparenze, la sua nomination da parte del partito repubblicano e’ ora a sua portata di mano.

In ogni caso, la cosa che di questo strano “valzer dei computer” stupisce di più e’ il fatto che furono ceduti gli hard drive sui quali erano presenti informazioni e dati pubblici, comunicazioni importanti dello stato e materiale al quale, in seguito ed in alcuni casi, avrebbe potuto avere accesso la gente del Massachusetts. E’ noto, che i dati riguardanti lo stato devono essere preservati in un apposito archivio, ed e’ per questo motivo, che questa cessione a privati dei dischi rigidi e la conseguente perdita dei dati in essi contenuti o, peggio, il loro passaggio nelle mani di privati adesso non trova alcuna spiegazione logica e tanto meno alcuna giustificazione da parte dell’amministrazione dell’avversario di punta del Presidente Obama.

Cala dunque una pesante nuvola di dubbio anche su Romney. Se da una parte si può anche considerare come non del tutto illegale la vendita del materiale d’ufficio, non si può accettare invece che a causa di ciò siano stati distrutti e smarriti dati che avrebbero dovuto essere conservati e preservati in archivio. La risposta della squadra dei collaboratori dell’ex governatore alla stampa che voleva venire a sapere di più su questo sconcertante episodio e’ stata quella fondata sulla “consuetudine” di tali transazioni di materiale informatico. Più tardi pero’, a riprova dell'imbarazzo e dei potenziali pericoli rappresentati da questa scoperta, s'è scatenata la reazione contro i media ed i giornalisti colpevoli d’avere fatto risalire a galla questo aspetto inquietante dell’amministrazione del candidato conservatore alla Casa Bianca. A seguito delle dichiarazioni del nuovo governatore del Massachusetts Deval Patrick di non aver trovato i dati che la gente gli richiede, i membri per la campagna presidenziale di Mitt Romney hanno accusato il suo successori di “trucchi sporchi” e di giocare di concerto ed a favore di Barack Obama.

“Conspiracy theory” a parte questo nuovo incidente al capolista repubblicano dimostra ancora una volta e senza ombra di dubbio che quando ci si prepara a campagne elettorali nelle quali l’operato dei candidati viene passato al setaccio e rivoltato come un calzino la politica migliore e’ sempre quella non di nascondere gli scheletri negli armadi ma di non averli affatto. Con i politici e’ evidente, a dimostrazione della validità del saggio proverbio italiano, che il demonio non si dimentica di fare le pentole mentre si dimentica spesso di fare i coperchi.

RO PUCCI

11 / 18 / 2011

I-AM, HOUSTON, TEXAS

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