Prima di entrare nel merito del titolo, vorrei fare una piccola premessa ai tre “bocco(n)cini (direttricie) del nuovo governo “tecnico”: Rigore, Crescita ed Equita’. Se io fossi un politico (ma non lo sono), chiederei al Primo “Ministrissimo” di cambiare l’ ordine e metterei al primo posto l’ Equita’, seguita dalla Crescita ed infine il Rigore. Rigore e’ sinonimo di rigidezza e disciplina e tutti sappiamo che tutte e’ tre le caratteristiche non fanno parte del lessico dei nostri politici, altrimenti non avremmo avuto la necessita’ di un governo tecnico. Anche qui, avrei dei dubbi, visto che questo governo e’ a tempo determinato, il che si voglia vivra’, sino a quando lo vorra’ la politica. Detto cio’, vengo al titolo, l’ attuale crisi europea noi italiani la stiamo vivendo da oltre 40 anni, peggiorata nell’ ultimo ventennio, con 20 staterelli nello Stato; ossia le Regioni. Io capisco che e’ un problema taboo, per i nostri politici, perche’ sono fonde di voti elettorali, come le province , ma e’ un dato di fatto. I famosi Piggs li abbiamo anche noi, con delle regioni quasi virtuose e altre sprecone e assistite, con dei “ governicchi” spesso di intralcio al governo centrale, con leggi e leggine e parlamentini fai da te, come la Padania
Nessuno o pochi ne parlano, ma intanto chiediamo all’ Europa piu’ centralita’, mentre noi facciamo tutto il contrario di tutto, guardando alle pagliuche negli occhi dei nostri partaners europei, dinendicando alle nostre di trave. La soluzione la conosciamo tutti ( tranne ovviamente i polici e i loro politicanti) ed e’ quella di abolire le regioni, accorpando le province al di sotto di un milione di abitanti ed ulteriori accorpamenti dei comuni al di sotto di 15 mila abitanti, con il ripristino delle competenze per i beni comuni al governo centale ed un federalismo fiscale locale piu’ costruttivo e diretto. Ci auspichiamo che questo governo codidetto “tecnico” possa fare un po’ di chiarezza e avvii un analisi su queste di tematiche.
Carmine Gonnella (PIE) Londra