L’ortofrutta calabrese guarda al futuro per essere più competitiva. “Organizzazione” e “integrazione” le nuove parole d’ordine

Il Progetto Integrato di Filiera “Calabria Qualità” ha incontrato istituzioni, Gdo ed esperti di marketing, in un incontro formativo organizzato da Agriconsult Mediterraneo in collaborazione con Edizioni L'Informatore Agrario. E la Regione Calabria annuncia interventi per snellire la burocrazia e supportare le Pmi nell’accesso al credito

L'ortofrutta calabrese eccelle per quantità e qualità di prodotto ma non si presenta ancora in maniera adeguatamente strutturata sui mercati nazionali ed internazionali, perdendo in competitività rispetto ad altre aree meglio organizzate. Un dato su tutti: solo il 19% dei produttori conferisce alle organizzazioni produttive, rispetto ad una media italiana del 60%.

Partendo da questo dato di contesto, Agriconsult Mediterraneo – in collaborazione con Edizioni L'Informatore Agrario – ha messo al centro di una due giorni informativa l'esperienza di filiera “Calabria Qualità” (iniziativa finanziata dal FEASR nell’ambito della misura 111 del PSR Calabria 2007/2013 e patrocinata dalla Regione Calabria, dal Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e dell’Unione Europea), chiamando intorno ad uno stesso tavolo rappresentanti istituzionali, esperti di marketing, esponenti della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), tecnici, produttori e trasformatori.

“Aggregare, fare massa critica, aumentare il potere contrattuale, specializzarsi, ampliare il calendario produttivo sono alcuni dei messaggi emersi nel corso dei lavori – dichiara Giuseppe Perri, progettista e responsabile del Pif “Calabria Qualità” -. I progetti integrati di filiera sono uno degli strumenti che possono contribuire a raggiungere questi obiettivi perché fanno realmente sistema, rispondendo al primo bisogno del produttore, vendere il prodotto. Per soddisfare le esigenze del mercato, ed in particolare quelle della grande distribuzione, occorre invece ancora lavorare sulle quantità ma anche su una qualità standardizzata, e ciò lo si può ottenere soltanto aggregando i diversi anelli della filiera, chiamati ad operare un processo di crescita, innovazione e organizzazione per essere più competitivi”.

Una scelta, questa, che sarà premiata anche dalla prossima programmazione comunitaria, come conferma Serena Tarangioli della task force Progettazione integrata della Rete Rurale Nazionale 2007-2013: “Integrazione e innovazione sono le nuove parole d'ordine. Le risorse saranno sicuramente inferiori e aumenterà la concorrenza, quindi solo chi porterà realmente valore aggiunto sarà premiato”. Un percorso che sarà seguito con grande attenzione dalla Regione Calabria, che si sta mostrando virtuosa in merito all'attuazione del Psr: “Dopo essere partiti un po' in sordina, siamo riusciti ad ottenere saldi interessanti per la spesa, facendo partire tutte le misure – conferma Maurizio Nicolai, Autorità di Gestione della Regione -. Ciò si traduce in risorse effettivamente spendibili sul territorio, che alimentano un circuito virtuoso ma duramente colpito dalla crisi. Siamo inoltre già pronti, a partire dai prossimi Bandi, con il nuovo sistema informatizzato, che consentirà di svolgere l'intera procedura online. Ciò significherà snellire la burocrazia innovando e ottimizzando tempi e costi per le imprese”. Anche in relazione all'accesso al credito – altro duro ostacolo per le aziende agricole – la Regione Calabria è pronta a scendere in campo utilizzando lo strumento del Fondo di Garanzia, come ha annunciato Alessandro Zanfino, dirigente del Dipartimento Agricoltura.


Dr. Vito Verrastro
Giornalista free lance
Mobile: + 39 348 8793347

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