Il Professor Giorgio Israel, –ordinario di Matematica alla Sapienza di Roma –chiamato a luglio 2008 dal ministro Gelmini a presiedere il “Gruppo di lavoro per la formazione del personale docente”, in una lettera esprime tutta la sua profonda amarezza e delusione di chi ha messo tempo e fatica in un progetto che forse, non partirà mai. Molti lo considerano la mente del Tfa, il Tirocinio formativo attivo che, sostanzialmente dovrebbe abilitare una numerosa nuova generazione di insegnanti per le scuole superiori. Il Ministero, quando lo convocò, con tutto il gruppo docente per la preparazione dei corsi, mise una certa fretta – circa tre mesi – per la definizione dei punti fondamentali per la formazione degli insegnanti, sollecitando inoltre le università, costrette a tempo record, a presentare le proposte formative. Nonostante tutta questa premura, ad oggi non si sa ancora nulla.
Il professore ha dichiarato: «A questo punto, credo sia difficile che i tirocini possano partire quest’anno. Forse se ne riparlerà il prossimo. Ma il timore è che si stia lavorando per affossarli definitivamente». «L’impressione è proprio questa… Altrimenti, non si spiegherebbe lo strano silenzio del Ministero. Intanto il tempo passa e ormai temo davvero sia troppo tardi per partire con i Tfa quest’anno. Anche andando velocissimi, per portare a termine tutti gli adempimenti necessari si arriverebbe comunque a gennaio» .
Le parole di lsrael sono un fulmine a ciel sereno – che tanto sereno non lo è mai stato – per tanti neo laureati (60mila soltanto negli ultimi quattro anni), che sognano la carriera di insegnante ma, senza i tirocini abilitanti, non possono ambire a coprire nessun tipo di cattedra.
Le previsioni erano di attivare circa l3 mila posti per Tfa, ma dagli atenei è arrivata la disponibilità di 26.364 posti: 7.239 per le scuole medie e 19.125 per le superiori. … “Questi dati sono stati comunicati il 7 ottobre – ricostruisce il professor Israel –ma da allora dal ministero tutto tace.” …. Forse il ministero sicuramente si aspettava che le università non rispondessero a questa richiesta o lo facessero senza tanto entusiasmo. Invece gli atenei hanno dimostrato, con grande senso civico e in favore di una scuola che deve rimanere pubblica, di prendere molto sul serio la proposta del Ministero; ma come sostiene il professor Israel: “ se il Ministero continua a non assumersi le proprie responsabilità, in buona sostanza a non far nulla, la prospettiva di un affossamento dei tirocini è molto reale e per la scuola italiana sarebbe una vera catastrofe”.
“Se i Tfa non dovessero partire,la nostra scuola sarà condannata a diventare sempre più vecchia», con il rischio di una «grave frattura tra generazioni diverse di insegnanti”.
“Sarebbe un vero disastro ed una catastrofe culturale, perché la conoscenza dev’essere trasmessa da generazione in generazione e la trasmissione dell' esperienza è fondamentale per l’istruzione di un popolo”.