Io vorrei scusarmi con Bruno Vespa. Quando ho sentito che il suo ultimo libro parla dell'amore, non ho potuto fare a meno di ridere. E so che non sta bene ridere di uno scrittore serio. Mi son chiesto: come fa? Come fa Bruno Vespa a parlare dell'amore? So che ho sbagliato, ovviamente, e me ne scuso ancora, ma mi è venuto in mente un cieco dalla nascita che voglia parlare della luce. Come fa a parlare d'amore un signore che se ne veniva in televisione con nelle mani un mestolo e uno scarpone, per spiegare ai telespettatori in che modo una madre sventurata avesse potuto fracassare la testolina del suo bimbo? Come fa a parlare dell'amore un signore che delle disgrazie altrui, soprattutto se le vittime sono piccoli innocenti, fa nutrimento per le sue trasmissioni? Come fa a parlare dell'amore un signore che sembrava piangere per la sua “amata” città natale distrutta dal terremoto, e poi l'ha dimenticata solo per non dare un dispiacere al Cavaliere? Come fa a parlare d'amore? Ed ho sentito che nel libro si parla anche dell'amore tra due feroci assassini. Dubito che spietati uccisori d'innocenti conoscano l'amore. Mi scuso anche con Vespa, per il mio fermo proposito di considerare mio nemico chiunque avesse la malaugurata idea di regalarmi quel libro. Peste lo colga!
Attilio Doni