il ministro Frattini intervistato dal Tg1 in tuta da sci durante la crisi di Gaza del dicembre 2008
L’incorreggibile ministro Frattini non ne azzecca una, è sempre al posto sbagliato, nel momento sbagliato e con le persone sbagliate. Dovrebbe occuparsi di politica estera, ma colleziona solo memorabili figuraccce e, quando prova a rimediare, riesce incredibilmente a peggiorare le cose. Il caso Lavitola è emeblematico. Un’intercettazione svela come l’ex direttore dell’Avanti facesse forti pressioni per partecipare, non si sa a che titolo, a un vertice tra lo stesso Frattini e il vice premier albanese Ilir Meta. Il ministro nega, si difende, smentisce stizzito, salvo essere a sua volta subito smentito dalla televisione albanese: Lavitola a quel vertice c’era, ben immortalato dalle fotografie di rito. Evidentemente era presente a insaputa di Frattini, un po’ come è successo a Scajola con la casa al Colosseo. In questo governo sono cose che succedono…
Il problema è che Frattini, che per i diplomatici americani nei cablo diffusi da WikiLeaks era solo il fattorino di Berlusconi ed ora scopriamo esserlo anche di Lavitola, è tristemente recidivo quando si tratta di imbarazzanti cadute di stile. Ricordate l’estate del 2008? I carrarmati russi invadevano l’Ossezia e lui se ne stava tranquillo alle Maldive, ben deciso a non tornare nemmeno di fronte al precipitare della crisi. Pentito? Macchè! Sei mesi più tardi rieccolo in vacanza, stavolta sulla neve, proprio mentre Israele attaccava Gaza scatenando l’operazione ‘Piombo fuso’. Un’altra grave crisi internazionale e l’imperrito Frattini che fa? Si fa intervistare dal Tg1 in tuta da sci, abbronzato e inadeguato. Io al suo posto mi sarei dimesso già allora, figurarsi adesso. Lui invece sta sempre lì. Ministro per caso. Povera Italia…