Qualche mese fa la Televisione della Svizzera di lingua francese ha evidenziato il dramma che stanno vivendo molti cittadini italiani rientrati in Italia dalla Svizzera per fruire, nella maggior parte dei casi, della pensione di anzianità dopo avere trasferito all'INPS i contributi versati al sistema previdenziale svizzero (AVS – assicurazione vecchiaia e superstiti). Le pensioni corrisposte dall'INPS, soprattutto dopo l'introduzione dell'euro, sono talmente esigue rispetto al costo della vita da non consentire il minimo esistenziale riconosciuto dagli indicatori sociali.
La trasmissione messa in onda dalla succitata televisione svizzera ricostruisce quanto è accaduto e rende visibili le difficoltà di questi nostri connazionali che, non dimentichiamolo, hanno contribuito alla crescita dell'Italia non solo con le rimesse dirette durante la loro vita lavorativa ma anche da pensionati, allorché hanno investito i loro risparmi nella costruzione o acquisto di un'abitazione nei luoghi di origine. Detta trasmissione, tuttavia, ha omesso alcune gravi responsabilità da parte svizzera come, per esempio, la mancata indicizzazione dei contributi versati all'Italia (si pensi all'inflazione cumulata durante una trentina di anni o agli interessi maturati sulle somme versate dai nostri connazionali); omissioni frutto anche di un negoziato che soprattutto da parte italiana doveva essere più accorto e meno lacunoso su questo versante.
Ma “del senno di poi sono piene le fosse” e ora occorrono soluzioni. Soluzioni che assieme ai senatori Micheloni e Pegorer – dopo aver ricostruito i passaggi di quanto accaduto – abbiamo chiesto al Governo, nei due rami del Parlamento, affinché sia garantito “un adeguato miglioramento del trattamento pensionistico dei cittadini italiani che hanno svolto la propria attività lavorativa nella Confederazione Svizzera e se non ritenga opportuno, nell'ambito della negoziazione degli accordi Italo – Svizzeri in materia di cooperazione nel campo fiscale, chiedere la rivalutazione monetaria dei contributi dei cittadini italiani versati all'assicurazione vecchiaia e superstiti svizzera e trasferiti all'INPS, risorse che serviranno a migliorare le loro condizioni di vita” (vai al testo dell'interrogazione).
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