Nuovo show di Tremonti al termine del vertice Ecofin in Lussemburgo. L'Italia? “I nostri conti pubblici tengono anche a crescita zero”, ha dichiarato il ministro dell'economia. La solita propaganda del Giulio nazionale non cambia. Anche dalla ribalta europea il messaggio è sempre lo stesso: va tutto bene!
Parole in libertà, di un uomo ormai di fatto sfiduciato anche dai suoi 'amici' di governo. Vallo a raccontare ai mercati internazionali che va tutto bene! Quelli che scommettono sul default del nostro Paese. Vallo a raccontare alla borsa, costantemente sulle montagne russe, o allo spread tra Btp e Bund tedeschi, da settimane stabilmente posizionato intorno ai 400 punti base.
Eppure il super ministro 'faccia di bronzo' insiste: “Con il pareggio di bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti anche in assenza di crescita, è meglio avere la crescita certo, ma il pareggio è una sicurezza”, ha detto in conferenza stampa. Vuoi mettere che soddisfazione…
Quindi care famiglie che non arrivate alla fine del mese, di che vi lagnate? Voi che avete perso il lavoro, di cosa vi lamentate? Cassaintegrati, che pretendete?
“L'Italia – insiste cocciuto Tremonti – è uno, forse l'unico Paese al mondo che ha l'avanzo primario”. Non solo, “siamo in controtendenza e questo contribuisce alla discesa del debito pubblico, siamo sulla strada giusta, altri meno”.
Insomma, viviamo nel Paese della cuccagna e non ce n'eravamo accorti. Grazie signor ministro!
Troppo facile per Massimo Donadi richiamare l'inquilino di via XX Settembre ad un maggiore equilibrio: “Tremonti mostri di avere un po’ di senso del pudore e non insulti l’intelligenza degli italiani menando vanto delle misure prese per contrastare la crisi. Il governo non solo ha fatto cose sbagliate, ma le ha fatte anche nei tempi sbagliati e la nostra credibilità internazionale, a causa di questo governo inqualificabile, è prossima allo zero. Il ministro dell’Economia – ha affermato il presidente del gruppo Idv alla Camera -, al posto di parlare a vanvera, pensi al Dl Sviluppo, che l’Italia aspetta da troppo tempo”.
