LAVORO: CISL LAZIO; BENE CIOCCHETTI., RIPORTARE ATTENZIONE SU PROBLEMA PRECARIATO

La sfida lanciata dal vice Presidente della Giunta Regionale, On.le Ciocchetti è accolta con favore dalla Cisl del Lazio , se non altro perché coraggiosa in quanto riporta l’attenzione su un tema da tempo abbandonato dalla politica Regionale. – lo scrive in una nota Tommaso Ausili ( segretario Cisl Lazio) –

Per la Cisl del Lazio affrontare il problema del precariato di tutta la pubblica amministrazione regionale , occorre che le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione dimostrino coraggio nell’avanzare proposte credibili ed esigibili nel tempo.

La Cisl è convinta che prima di affrontare proposte operative compatibili con i vincoli di finanza pubblica è necessario:

Fare una seria e credibile ricognizione sul numero dei lavoratori “precari” in servizio presso tutte le amministrazioni regionali ( Consiglio regionale, Giunta Regionale, società partecipate, Consorzi, Enti, Agenzie , ASL, Aziende Ospedaliere e Policlinici Universitari. Ad oggi nonostante le buone intenzioni sia della passata che dell’attuale amministrazione non esiste attendibilità sul numero dei lavoratori precari che a vario titolo prestano servizio all’interno dell’amministrazione. La Corte dei Cinti stessa ha dichiarato di non essere in grado di quantificare il numero complessivo ( referti del mese di Luglio ed Agosto) su Regioni e gestione del servizio sanitario regionale anni 2008-2009;

Ridefinire l’effettivo fabbisogno del numero di personale necessario per lo svolgimento di funzioni proprie delle singole amministrazioni a partire dalle reinternalizzazione dei servizi che negli ultimi anni sono cresciuti a dismisura a causa del turn-over anche se a volte utilizzato a pretesto;

Riduzione delle spese per consulenze ed incarichi esterni ai diversi livelli di governo della P.A regionale ( alcuni esempi: spese per consulenze e studi del Consiglio regionale nel 2010 per oltre 15 milioni di euro, della Provincia di Roma di 8 milioni, delle ASL ed Aziende Ospedaliere per oltre 120 milioni di euro). Le consulenze quasi sempre sono affidate a personale esterno e/o a privati;

Le risorse così recuperate potranno essere utilizzate per la predisposizione di un piano di assunzioni ( triennale) compatibile con i vincoli legislativi imposti per tutte le PA regionali a partire dalla società regionali, enti, consorzi, agenzie ed anche per le ASL e le aziende ospedaliere. L’ultima norma approvata in materia di sblocco del turn over del personale del Servizio sanitario nazionale per le regioni in PdR va proprio in questa condizione.

Solo per le ASL ed A.O nel 2010 oltre ai 120 milioni di consulenze ( sanitarie e non sanitarie) nel 2010 sono stati spesi circa 50 milioni di euro per la produttività aggiuntiva.

La Cisl di fronte a scelte coraggiose che la politica vorrà avanzare per la soluzione del problema del precariato che colpisce i giovani della nostra regione , certamente non si tirerà indietro, consapevole che le condizioni necessarie per un piano di fattibilità troveranno oltre che delle difficoltà anche delle resistenze a tutti i livelli .

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