Quest’anno oltre a ricorrere i 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia , ricadono i 150 anni della Guerra Civile Americana (o guerra degli Stati ) che vide contrapposti l’Unione agli Stati Confederati d’America. Proprio a meno di un mese dalla proclamazione del Regno d’Italia , dall’altra parte dell’oceano l’ 11 Febbraio 1861 a Mongomery in Alabama , i rappresentanti dei sette stati ( Alamabama, Florida, Gerogia, Luisiana, Missisisipi, Carolina del Sud e Texas) che , seguendo i principi costituzionali avevano sancito , tramite il voto dei rispettivi parlamenti l’uscita dall’Unione ,si incontrarono per dare vita agli Stati Confederati d’America. Di quell’atto cosi, importante per la storia non solo americana ma, potremmo dire globale, l’opinione pubblica europea non comprese l’imporantaza, come altrettanto non comprese il portato, sul piano della storia militare della successiva guerra che avrebbe dilaniato il nord america fino alla pace di Appomattox Courthouse del 9 Aprile 1865.
Un guerra moderna , e che avrebbe rigenerato la nazione americana, infatti dopo quel conflitto nulla sarebbe stato più uguale ed una nuova nazione sarebbe nata. Il vecchio mondo , fatto dei valori della tradizione, dell’ onore e della potenza agricola e del protezionismo economico cedeva il posto alla nuova America, dove il senso di sacrificio si incarnava nei valori dell’economia del libero mercato e dell’industria. Dalle ceneri della guerra civile nasceva una nuova Nazione , tollerante, laica e pronta ad accogliere quanti dall’Europa volevano creare oltre oceano il loro nuovo sogno.
A 150 anni dall’inizio della guerra civile americana e nel contesto dell’anno giubilare italiano,
vogliamo però rendere omaggio ai tanti reduci del risorgimento italiano che, dopo aver contribuito al processo di unificazione della nostra penisola accorsero a combattere nelle fila dell’esercito unionista, e al contempo rendere onore ai tanti soldati dell’esercito del Regno delle Due Sicilie che dopo aver combattuto con lealtà per il proprio Sovrano e per il proprio Stato si distinsero, con le stesse doti nelle fila dell’esercito confederato.
Questo atto di ricordo vuole essere anche un momento di vera pacificazione nazionale ricordando, nell’anno dell’unità nazionale, sia l’importanza dell’amicizia che lega l’Italia agli Stati Uniti d’America sia gli italiani che durante le guerre per l’unità nazionale hanno combattuto con onore e lealtà sui diversi fronti ed al servizio dei diversi stati che componevano la penisola, e che da avversari sui campi di battaglia si sono riconosciuti tutti fratelli e figli di una stessa Patria dopo l’avvenuta unità.
Dott Marco Baratto
Associazione Lodigiana per lo Studio del Risorgimento