Icone russe

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta da Rossella Vodret, e Il Cigno GG Edizioni, casa editrice diretta da Lorenzo Zichichi e Norberto G. Kuri, presentano la mostra Icone Russe (XV-XX secolo)

La mostra che verrà inaugurata da S. E. Rev.ma il Cardinale Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa e Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è curata da Nikolaj Zadorozhnyj, Direttore del Museo delle Icone Russe di Mosca, da Irina Šalina vice Direttore scientifico del Museo delle Icone Russe e Giorgio Leone, Storico dell’arte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma. L’esposizione, rientra nel contesto delle manifestazioni dell’anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia e della Cultura e della Lingua Italiana in Russia.
All’interno delle Sale di Castel Sant’Angelo sede del Museo Nazionale diretto da Maria Grazia Bernardini dal 27 settembre al 12 febbraio, saranno visibili quaranta icone provenienti dal Museo delle Icone Russe di Mosca.

Museo inaugurato quest’anno e che già rappresenta in Russia un’eccezionale realtà storico-artistica che si affianca alle più antiche, note e prestigiose istituzioni del Paese dedicate alle icone, rappresentandone con la sua notevolissima quantità di opere, che coprono tutta l’evoluzione della particolare produzione pittorica nelle diverse “Scuole” che la caratterizzano, il tessuto connettivo di comprensione e di inserimento nella realtà storica della Russia medioevale e moderna.

A Roma, per la prima volta in esposizione, una preziosa rassegna che testimonia la pregiata e raffinata produzione di icone russe che va dalla fine del XV secolo all’inizio del XX secolo.

Di particolare interesse, come segnalano i curatori, alcune delle più antiche della collezione del Museo. La prima è sicuramente l’icona della Madre di Dio Odigitria della fine del XV secolo di produzione della “Scuola” di Novgorod. Suo particolare segno distintivo è il disegno delle pieghe del manto della Vergine che lasciano scoperto sul petto un triangolo dell’azzurro della veste, insieme agli ampi risvolti colorati del rovescio. Tutte le icone raffiguranti la Madre di Dio Odigitria (Georgiana) sono di grandi dimensioni: si tratta di grandi icone riservate alle chiese e destinate a figurare nel primo ordine dell’iconostasi, a sinistra delle Porte Regali.

Segue l’eccezionale gruppo di sei tavole che corrispondo a un intero Secondo Ordine dell’Iconostasi – o Deesis – assegnabile ad anni compresi tra la fine del secolo XV e l’inizio del secolo XVI, prodotto a Rostov. É caratterizzato da morbide sagome delle figure, dai colori sottili e trasparenti costruiti nella tipica tradizione pittorica locale, in cui i marroni e i gialli si fondono ai rossi, sottolineati da sfumature di blu lapislazzulo. La morbida resa dei visi, inoltre, testimonia l'antichità dell'esecuzione e il suo inserimento in una delle maggiori tendenze stilistiche dell'iconografia della scuola di Rostov tra XV e XVI secolo.

Interessante, inoltre, la Madre di Dio Umiljenije – o Madonna della Tenerezza – nella variante detta di Koursun la cui espressione artistica, databile ai primi decenni del secolo XVI, raffigura i soli volti in un materno abbraccio, tenero e affettuoso. Molte le tavole del Cinquecento e del Seicento – tra cui un espressivo Mandilyon (Cristo Salvatore acheropita) – e gradevoli quelle assegnabili al Settecento e all’Ottocento, in cui emergono particolari di ambientazione che rendono giustizia a una produzione troppo spesso relegata al solo ambito della devozione e dell’artigianato.

A testimonianza dello scambio culturale tra Italia e Russia, di cui questa mostra rappresenta un evento importante, l’esposizione tende a ricucire il significato delle presenze delle icone russe nel territorio romano e laziale, curato in particolare da Giorgio Leone, accorciando le distanze e cercando a legare tali presenze con il territorio. Un tentativo che rende l’esposizione unica nel suo genere.

INAUGURAZIONE Lunedì 26 Settembre ore 19,00
ANTEPRIMA STAMPA ore 18,00

Redattore: RENZO DE SIMONE

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Informazioni Evento:
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Data Inizio:27 settembre 2011
Data Fine: 12 febbraio 2012
Costo del biglietto: 8,50 euro
Luogo: Roma, Museo nazionale di Castel Sant'Angelo
Orario: tutti i giorni Dalle 9 alle 19; chiuso Lunedì

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Dove:
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Roma, Museo nazionale di Castel Sant'Angelo
Città: Roma
Indirizzo: Lungotevere Castello 50
Provincia: (RM)
Regione: Lazio

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