E' in arrivo la manovra d'autunno che segue quella d'agosto che segue quella
di luglio. Il Consiglio dei ministri ha dato stamattina l'avvio alla
sessione di bilancio con il varo del DEF (Documento di economia e finanza).
Secondo attendibili indiscrezioni già da quest'anno sarà necessaria una
nuova manovra correttiva di 5-10 miliardi di euro per raggiungere l'atteso
3,9% di rapporto deficit-Pil.
Abbiamo appreso che in questi giorni i tecnici del Ministero dell'Economia
sono già al lavoro su nuovi tagli e tasse, infatti la legge di Stabilità
(ex-Finanziaria) dovrà essere varata entro il 15 ottobre.
Tra i provvedimenti allo studio ci sarebbe la rivalutazione delle rendite
catastali al fine del pagamento dell'ICI sulla seconda casa (quella
posseduta in Italia anche dagli italiani all'estero). Questa misura
aumenterebbe il gettito dell'ICI (imposta pagata dagli italiani residenti
all'estero sulla casa di proprietà in Italia) di circa due miliardi di euro.
Non solo ma c'è allo studio l'ipotesi di anticipare dal 2014 al 2012 la
nuova ICI prevista dal federalismo (IMU). L'anticipo permetterebbe di far
salire l'aliquota media dell'ICI dal 6,4 per mille al 7,6 per mille e
farebbe incassare un altro miliardo di euro (in parte sempre a spese degli
italiani all'estero che pagano l'ICI).
Ma l'altro nodo che sta per sciogliersi è quello delle pensioni. Si sta
pensando alla possibilità di abolire il sistema retributivo (che manda il
lavoratore in pensione con la media degli ultimi stipendi – per gli italiani
all'estero con la media degli stipendi percepiti in Italia) per tutti coloro
i quali avevano 18 anni di contributi in Italia entro il 1995 (anche con la
totalizzazione dei contributi esteri) e si erano “salvati” dal calcolo
contributivo molto più penalizzante. Si vorrebbe inoltre accelerare la quota
“100” da raggiungere nel 2018 per l'uscita in pensione di anzianità alzando
età anagrafica e anzianità contributiva. Si pensa infine di anticipare
l'aumento dell'età pensionabile delle donne nel settore privato (quello
dell'Inps per intenderci): tutte norme applicabili anche agli italiani
all'estero.
Insomma uno stillicidio di norme contro lavoratori e pensionati ai quali già
le precedenti manovre avevano ridotto il tenore di vita. Anche gli italiani
all'estero sono chiamati quindi a partecipare ai duri sacrifici richiesti
per salvare l'Italia, e questo Governo inetto, ma di essi ci si dimentica
sistematicamente quando si chiede di tutelare i loro diritti e soddisfare le
loro giuste richieste.
On. Gino Bucchino
Camera dei Deputati
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