Ho semplicemte rifrasato il titolo che ho ripreso da un articolo di Arnaldo De Porti:” AGRICOLTURA. OGGI NE SA PIU’ IL CONTADINO CHE I LUMINARI DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI…” , per buttarla in politica ( come si suol dire) . L’ amico Arnaldo ha detto una sacrosanta verita’, avendo il sottoscritto vissuto i primi 20 anni della sua vita nella terra, perche’ figlio di contadini responsabili, dopo tutto, questi da pochi siti terrieri hanno portato avanti una famiglia di sei unita’. L’avrebbe fatto anche la politica di ieri e di oggi non saremmo qui’ a parlare del debito pubblico e vengo al dunque. Sono piu’ di 40 anni che le regioni non portano frutti ma solo debiti e invece di abolirle in toto, il legislatore irresponsabilmente , ha`scelto una via di mezzo, abolire le province e sostituirle con dei super enti ( io la chiamo) federazione dei comuni. Invece di usare la legge del taglione del buon contadino, mio padre ( pace all’ anima sua) quando un albero non portava frutti per due anni lo tagliava e ne faveva legna per l’ inverno. Morale della favola, quando un ente pubblico ( di tutti) non porta risultati positivi, andrebbe abolito e passare le sue competenze al governo centrale. E viniamo all’ altra contadina responsabile ( pace sempre all’ anima sua). Avevamo un piccolo pollaio una decina di galline, quando c’ era la chiocciolata alle tante pulcine nascevano sempre due tre gallettini. Alla prima festa ricorrente, appena i gallettini arrivavano alla ( diciamo ) puberta’, la mia povera mamma li metteva al forno, lasciandone solo uno e diveva a noi ( per rassicurarci che non era un crimine) ci diceva :’ Dove ci stanno troppi galli, non fara’ mai giorno”. Anche qui c’e’ una morale! Il territorio nazionale dovrebbe essere amministrato da un solo galletto, altrimenti non si avranno mai risultati positivi
Carmine Gonnella Londra
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