Lei Onorevole ha facolta’ di non rispondere! In un articolo di ieri ha affermato:” La 459/2001 va modificata perché “lacunosa”; tra le modifiche previste dal ddl del Pd, Fedi ha citato l’inversione del diritto d’opzione (se vuoi votare lo devi dire), la creazione dell’elenco elettorale, l’aggiornamento dei recapiti postali, la stampa di tutto il materiale in Italia, l’inserimento di fotocopia di documento e firma dell’elettore nel plico, uno scrutinio diviso per ripartizione. ( fonte ItaliaChiamaItalia) Le faccio presente che la 459/2001, fu approvata costituzionale:” Art. 1. I cittadini italiani residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali di cui all'articolo 5, comma 1, votano nella circoscrizione Estero, di cui all'articolo 48 della Costituzione, per l'elezione delle Camere e per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, nei limiti e nelle forme previsti dalla presente legge. ( vedi links sotto)) Affermazione gia’ fatta in un suo articolo pubblicato alcuni mesi fa su questo giornale:” … dovrebbero cambiare, con qualch probabilità in più di realizzazione in questa legislatura, le regole fissate dalla legge ordinaria n. 459 del 2001…” Poi mi tolga una curiosita’, non le sembra che la nuova proposta del suo partito, rassomigli ad una petizione ( provvedimento legislativo redatto in 4 articoli, assegnato un paio di mesi fa alla Prima Commissione Affari Costituzionali? ( vedere articoli 3/4 e links sotto) Inoltre nel link 1 lei parlando della legge costituzionale di Calderoli, ossia soppressione delle circoscrizioni estere, osserva:” Il Governo propone l'abolizione della Circoscrizione estero ma non ci dice
come, con quali strumenti normativi, intenda dare risposta a questa esigenza
politica forte” Be, Onorevole la risposta sta (1) Abrogare con legge costituzionale il Tremaglium” Poi con una legge ordinaria si puo’ modificare la modalita’ di voto, introducendo il voto postale sia in Itaia, sia al’ Estero.
3. Occorre altresi’ un nuovo registro elettorale gestito esclusivamente dal Conune di ultima residenza del cittadino italiano all’ estero. Registro elettorale rinnovabile ogni 5 anni, tramite un formulario da spedire al cittadino, in cui gli si chiede, indirizzo in vita, modalita’ di voto. ( oggi questo avviene ogni 10 anni solo per l’ indirizzo o meglio ad ogni rinnovo di passaporto.). Nell’ arco dei 5 anni e’ dovere del cittadino notificare al Comune ogni cambio di inirizzo o modalita’ di voto.
4. Ad ogni tornata elettorale il Comune spedisce il plico a coloro che abbia scelto il voto postale, con posta raccomandata. Il cittadino ripedisce il voto espresso inserendo nella relativa busta anche il numero del passaporto/carta d’ identita’ su di un apposito ritaglio.
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