Il 6 settembre noi dell’Italia dei Valori saremo in piazza con tutti i cittadini e i lavoratori che protestano contro una manovra in cui ormai c’è una sola cosa chiara: che a pagare non saranno né i privilegiati né i corrotti, non saranno casta, i grandi evasori e gli speculatori, ma come al solito i poveri cristi e la gente onesta.
Noi abbiamo aderito allo sciopero proclamato dalle Cgil sin dal primo momento, senza metterci a cercare il pelo nell’uovo, senza nasconderci dietro distinzioni ipocrite, senza dire che la manovra era disastrosa però, chissà perché, non era giusto scioperare per fermarla.
Poi, dopo aver aderito senza dare un colpo al cerchio e uno alla botte, abbiamo iniziato ad adoperarci responsabilmente per evitare lo sciopero, perché sappiamo benissimo che uno sciopero generale è sempre una scelta dolorosa, prima di tutti per i lavoratori a cui costa quattrini sonanti. Ma lo abbiamo fatto sapendo che c’era una solo modo per evitarlo: rimuovere i motivi che lo avevano provocato modificando e migliorando radicalmente la manovra.
La manovra è stata modificata più volte, e chissà quante altre volte lo sarà ancora nei prossimi giorni. Però sempre in peggio, mai in meglio. Ogni nuova versione ha presentato nuove misure odiose: libertà di licenziamento con l’eliminazione dell’art.18, discriminazione razzisti contro portatori di handicap, misure persecutorie ai danni dei lavoratori del pubblico impego, che non si capisce perché la supertassa devono pagarla solo loro, tagli allo spesa che per la gente comune vorranno dire ospedali, scuole e trasporti che funzionano ancora peggio o che non funzionano affatto.
Già oggi non è più solo la Cgil e non siano più solo noi. Di fronte alle iniquità e all’inettitudine di un governo che è insieme vessatorio e cialtrone anche gli altri sindacati, le associazioni di categoria, gli enti locali inclusi quelli di centrodestra, i cittadini hanno cominciato a farsi sentire in tutti i modi e che il 6 settembre protesteranno con la Cgil e con noi.
Questo sciopero è l’inizio di una mobilitazione che proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, anche di fronte ai Palazzi del potere. E’ facile prevederlo, perché sappiamo che il peggio deve ancora arrivare. Tra pochi giorni riaprono le scuole, e i nostri figli ancora non sanno se avranno i professori, i presidi, i banchi. Le fabbriche hanno già riaperto, ma la crisi non è passata come raccontava fino a poche settimane fa Berlusconi, e milioni di persone, soprattutto giovani, resteranno per l’ennesimo anno senza lavoro e ormai quasi senza nemmeno più ammortizzatori sociali.
Raddrizzare le cose non sarà facile. Ma finché non se ne va questo governo irresponsabile non possiamo nemmeno iniziare a farlo e ogni giorno perso renderà le cose ancora più complicate. Per questo l’Italia dei Valori continuerà a partecipare e a organizzare ogni forma di mobilitazione per liberare il Paese da un’occupazione del potere che nella realtà è ormai priva di ogni legittimazione democratica.
Postato da Antonio Di Pietro