IL VOTO DALL’ ESTERO E’ SEGRETO E PERSONALE MA NON LIBERO ED EGUALE

Per garantire il voto a tutte le tornate elettorali anche dall’ estero, non occorre nemmeno cambiare la costituzione, basterebbe estendere il voto postale anche in Italia.

In base all’ artticolo 48 e la legge sul voto in generale, il voto per corrispondenza dall’ estero non solo e’ segreto ma anche personale. Vorrei ricordare che il voto attivo/passivo, al di la ad essere un diritto e’ sopratutto un dovere civico. E’ un diritto garantirlo segreto, libero, personale ed eguale per tutti. Parlando da un punto di vista del tutto personale, il plico contenente la sceda e le liste, mi arrivano all’ indirizzo da me fornito, ergo personale, posso votare nella privacy della mia camera, ergo segreto.Vi e’ una legge che vieta il doppio voto e uso improprio dello stesso, basta applicarla. Fin qui’ non vedo la necessita’ da parte dello Stato istituire dei seggi all’ estero, anzi il voto postale andrebbe esteso anche in Italia a chi ne avesse necessita’, avendo la residenza altrove.

IL VOTO ALL’ ESTERO E’ LIBERO ED EGUALE?

Quando si parla di voto libero ed eguale, stiamo parlando sopratutto di diritti e non di doveri. Ossia il diritto di poter scegliere il candidato piu’ idoneo alla gestione della propria rappresentanza e linea politica, e qui entra in ballo la liberta’ di scelta e l’ egualita’ del voto. Secondo la legge del 2001 ( cosidetta Tremaglia) il cittadino italiano all’ estero, non ha liberta’ di scelta, puo’ votare per corrispondenza un candidato dall’ estero, oppure rientrare in Madre Patria e votare i candidati residenti a proprie spese. Il voto per corrispondenza fu introdotto per evitare che un cittadino residente all’ estero non fosse limitato al diritto di voto, per via della sua lontananza dal Paese. Per garantire il voto a tutte le tornate elettorali anche dall’ estero, non occorre nemmeno cambiare la costituzione, basterebbe estendere il voto postale anche in Italia, come avviene gia’ in Inglilterra ( mi sono appena registrato via internet come “potal voter”)

IL VOTO ATTIVO/PASSIVO E’ INNANZI TUTTO UN DIRITTO, POI DOVERE CIVICO.

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