E’ chiaro che a questo punto della storia della politica della nostra Repubblica i nostri politici non sanno piu’ che pesci pigliare, quindi una domanda e d’ obligo:” Se non come, quando allora? Una sola domanda che tutti i cittadini da destra e manca dovrebbero rivolgere ai loro politici di turno
Occorre una legge elettorale che dia non solo rappresentativita’ parlamentare ma anche stabilita’ e responsabilita’ legislativa. Se non come allora? Occorre un sistema fiscale ove tutti i cittadini pagano il dovuto equamente e gradualmente in base al loro guadagno e non piu’ che un cittadino che guadagna 15 mila +i euro al mese paghi lo stesso tributo, di chi ne guadagna 28 – i mila. Se non come, quando allora? Occorre ristrutturale gli enti pubblici locali abolendo quelli piu’ spreconi e inutili, come le regioni ( venti staterelli in netto contrasto con lo Stato centrale) accorpando le province al di sotto di un milione di abitanti ( dico un milione per ridurre anche i consiglieri e assessori) accorpare i conuni al di sotto di 5 mila abitanti e istituire delle aree distrettuali di 15 mila ed eleggere il sindaco direttamente.( modifica del Titolo V). Con un senato territoriale. Se non come quando allora? Occorre cambiare il regolamento interno al parlamento, responsabilizzando il legislatore, nodificando l’ articolo 67 della Costituzione, indrucendo le dimissioni del parlamentare in caso di cambio di casacca,( il famoso “scilipotismo”) senza togliere niente al voto secondo coscienza ( vincoli di mandato). Se non come quando allora? Queste ed altre sono le priorita’ e le domande a cui e’ ora di avere delle risposte chiare dei nostri politici a settembre, quando ritorneranno dal loro “dovuto” riposo. Se non come, quando quando inizieranno a sedersi intorno ad un tavolo e distuterne seriamente?