CRISI: DI PIETRO “FAREMO NOSTRO DOVERE MA NO A STANGATA INIQUA”
ROMA (ITALPRESS) – “Siamo pronti a fare il nostro dovere per ridare fiducia ai mercati e agli investitori, ma non ad accettare un'ennesima stangata iniqua e anche inutile. Domani, in Parlamento, illustrero' le proposte dell'Italia dei Valori per ottenere dei risparmi anche maggiori di quelli previsti dal governo, senza pero' impoverire ulteriormente le famiglie e i lavoratori”. E'quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Ancora una volta l'esecutivo Berlusconi si prepara a fare cassa nel modo piu' facile – attacca l'ex magistrato – mettendo le mani nelle tasche delle fasce piu' deboli e svaligiando chi e' gia' stato svaligiato. L'incapacita' di progettare innovazione e di avviare, non inutili grandi opere, ma tante opere necessarie, dalle autostrade del mare alla banda larga, ci condanna ad ubbidire all'Europa che ci chiede solo tagli”. “Ma non e' affatto vero che, per risparmiare sulla previdenza – sottolinea Di Pietro – e' obbligatorio lasciare senza pensioni d'anzianita' quei cittadini che hanno lavorato duramente per trentasette o quarant'anni. Si possono raggiungere risultati anche migliori con una drastica razionalizzazione del sistema. Non e' nemmeno vero, inoltre, che l'unico modo per salvare l'Italia e' quello di fare a pezzi il sistema sanitario; si possono raggiungere, infatti, gli stessi risultati con il coraggio dell'intervento sulle spese inutili, a partire da quelle sulle missioni militari e mettendo mano agli sprechi”. “Quanto all'ossessione del ministro Sacconi, che vuole eliminare i diritti dei lavoratori, ormai non si tratta piu' di mera ideologia, ma di patologia paranoica. Ma cosa gli avranno mai fatto i lavoratori?”, chiosa Di Pietro.
CRISI: DI PIETRO, RESPONSABILI SU MANOVRA MA NO A STANGATA, PREMIER SI DIMETTA =
BERLUSCONI HA PERSO CREDIBILITA', E' PROBLEMA NEL PROBLEMA Roma, 10 ago. (Adnkronos) – Via libera a una seconda manovra, ma a patto che non rappresenti una nuova stangata per le famiglie. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, assicura all'Adnkronos che il suo partito “intende assumersi le proprie responsabilita' a contribuire a una manovra che ci faccia riconquistare la fiducia dei mercati e dell'Europa”. Ma sulle dimissioni del premier non e' disposto ad arretrare di un solo passo. Si tratta, secondo il leader dell'Idv, “del solo gesto politico in grado di dare credibilita' all'Italia sui mercati”, in tempi paragonabili “a un battito d'ali di farfalla”Si dimetta – torna a chiedere – e' l'unico gesto di responsabilita' politica che possa compiere. Nel nostro Paese c'e' una crisi nella crisi: la mancanza di credibilita' di un presidente del Consiglio che vive in un Paese che non c'e', il Paese dei bunga bunga e della crescita immaginaria dei capelli. E' intervenuto alle Camere per dirci che la crisi non c'era, poi, richiamato dall'Europa – incalza – venerdi' si e' contraddetto. Ma se non si dimette, noi non possiamo certo fare la presa della bastiglia”, riflette. Per dare il proprio contributo, l'Idv “ritiene prioritario una modifica della manovra che gia' conosciamo e, naturalmente, che la seconda non sia iniqua sul piano sociale e non costituisca una nuova stangata”. Ma le indiscrezioni che circolano in queste ore sulle misure che il governo si appresta ad assumere non convincono affatto Di Pietro Noi abbiamo presentato un ddl – ricorda Di Pietro – che costituisce una contro-manovra di circa 70 miliardi di euro per il 2013″. La 'ricetta' messa a punto “regge soprattutto sul taglio degli sprechi”, ad esempio “eliminando le comunita' montane e i consorzi di bonifica oltre, naturalmente, alle province” finite nelle ultime settimane sotto i riflettori.Il passaggio sulle pensioni “riguarda l'unificazione dei sistemi pensionistici” che andrebbero a convergere “tutti sotto l'Inps, eliminando i tanti carrozzoni esistenti”. Risparmi, inoltre, si otterrebbero “dal rientro immediato delle nostre truppe in Afghanistan e Libia”, nonche' da una sforbiciata alle spese della Difesa: “abbiamo acquistato 138 cacciabombardieri per 15 miliardi di euro, cosa diavolo dobbiamo farcene?”, chiede. “La nostra proposta – assicura – ricalca proprio quella avanzata dalle parti sociali, vorra' pur dire qualcosa. Comunque ribadiamo il nostro impegno per la seconda manovra – conferma – ma che non ci siano, come al solito, due pesi e due misure”.Quanto all'ipotesi di un intervento sulle rendite finanziarie “e' una vita che se ne parla ma non e' stato fatto nulla. Noi abbiamo proposto un intervento 20-20-20, e non mi riferisco alla suddivisione del mangime che ho dato stamani alla terra”, ironizza. “Chiediamo il 20% di tassazione sulle rendite, in linea col resto d'Europa mentre oggi l'Italia e' ferma al 12,5% – spiega – il 20% in piu' alle pensioni minime, e, infine, la riduzione della tassazione al 20, oggi ferma al 23%, sugli stipendi sociali e le pensioni minime. Ecco, questa sarebbe una linea. Ma un'altra stangata no, noi non ci stiamo”.
CRISI, DOMANI SIT-IN IDV DAVANTI MONTECITORIO
(9Colonne) Roma, 10 ago – “Basta privilegi alla casta”, “Tagliate le Province”, “Giù le mani dai più poveri”, “Lotta alla corruzione e all'evasione fiscale”, “Non possono pagare sempre i più poveri”. “Con questi cartelli – annuncia il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica -, sarò presente domani con una delegazione dell'Idv e con cittadini e lavoratori, davanti a Montecitorio in attesa di sapere dal presidente di Pietro, che ci raggiungerà alla fine dell'informativa del ministro Tremonti, se davvero il governo ha intenzione di salvare il Paese dalla crisi con interventi seri, che agiscano prima su chi più ha, a partire dalla casta. Saremo lì a presidiare dalle ore 10”. “Anche se questa indegna maggioranza – conclude Pedica – ha bocciato in Parlamento tutte le nostre proposte per la riduzione dei costi della politica, la battaglia dell'Idv non si fermerà di certo domani. La lotta per tagliare i privilegi di una casta chiusa nella sua roccaforte andrà avanti fin quando non vedremo risultati concreti”
L. ELETTORALE: DI PIETRO, E' STATA UN FALLIMENTO ORA REGOLE NUOVE =
(AGI) – Roma, 10 ago. – “La legge elettorale si e' rivelata un fallimento, sul piano politico e morale. Su quello politico perche' non e' riuscita a portare in Parlamento persone che rappresentano una fetta reale di elettorato. Sul piano morale perche' e' scattata una compravendita di postazioni e posizioni per decidere a monte chi va in Parlamento e chi meno. E' necessario eliminare e cambiare questa legge elettorale. Ed e' necessario eliminarla prima delle prossime elezioni, altrimenti avremo sempre un Parlamento in cui gli interessi individuali superano l'interesse collettivo. Basti pensare che l'attuale Parlamento ha un tasso enorme di persone inquisite, pari al 12%”. Cosi' il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'intervista pubblicata su Bergamo News.Per Di Pietro “Le dinamiche che vediamo si fondano su quella legge. Persone che non rispondono al popolo, ma solo al loro padrone. Con l'anomalia nell'anomalia: ci sono persone che cambiano pure padrone in corso di legislatura. Con la nascita di Futuro e Liberta' in Parlamento non c'era piu' la maggioranza, ma il capo se l'e' ricomprata, con manovre scilipotiane di varia natura”. “Di Scilipoti ce ne sono in tutti i partiti. Basti pensare ai Calearo, ai Ronchi. Qui e' necessario fare una nuova legge, stabilire delle barriere di accesso, con clausole di ineleggibilita' e incompatibilita' ben chiare”. (AGI) Ted 101235 AGO 11
L.ELETTORALE: DI PIETRO, MAI PIU' CONDANNATI IN PARLAMENTO
TRE REGOLE SEMPLICI PER UN GOVERNO DIVERSO (ANSA) – ROMA, 10 AGO – 'Fin dal 1994 io ho proposto una legge di tre semplici articoli che il Parlamento non ha mai voluto neppure mettere all'ordine del giorno. Uno: chi ha subito condanne non puo' essere candidato. Due: chi e' imputato non puo' svolgere, o continuare a svolgere, incarichi di governo, locale e nazionale. Tre: gli imprenditori che commettono reati contro la Pubblica amministrazione, dando mazzette o altro, falsificando bilanci e non pagando le tasse, non possono concorre per gli appalti pubblici. In un colpo solo avremmo un Parlamento diverso, un governo diverso e una classe imprenditoriale diversa. Hai detto niente!'. E' quanto scrive sulla sua pagina Facebook il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. (ANSA)
IDV. DI PIETRO DOMANI SARA' IN PUGLIA
(DIRE) Roma, 10 ago. – “Domani pomeriggio il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sara' in Puglia. Alle 17 partecipera' a un incontro in piazza con i cittadini ad Orsara di Puglia, in provincia di Foggia. Alle 20.30, invece, il leader Idv si spostera' a Troia (Fg), per prendere parte alla cerimonia di assegnazione del premio 'Rosone d'Argento', in Piazza Episcopio”. Lo rende noto l'ufficio stampa dell'Italia dei valori.
CRISI: BELISARIO (IDV), BRUNETTA COME MAGO MERLINO =
(ASCA) – Roma, 10 ago – 'Brunetta di colpo si e' trasformato nel mago Merlino? Vorrei che spiegasse agli italiani come il governo fara' in tre mesi quello che non ha fatto in tre anni'. Lo afferma il capogruppo Idv in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: 'siamo abituati alle provocazioni del ministro, ma questo non e' proprio il momento di ingannare i cittadini con false promesse o con finte responsabilita''.
'Se fino ad oggi il governo non ha fatto nulla per affrontare la crisi – prosegue Belisario – e' perche' ha negato che la crisi esistesse ed e' stato incapace di capirla. Una teoria di comodo che ha permesso alla maggioranza di tenere sotto scacco il Parlamento per risolvere i problemi del premier. Da qui il commissariamento della Bce e di Germania e Francia. Come se non bastasse il governo e' attraversato da divisioni interne che ne minano ulteriormente la credibilita' e l affidabilita'. Non e' un caso che premier decida all improvviso di presidiare l incontro di oggi con le parti sociali: mai lasciare troppa corda a Tremonti. E, da quanto si apprende, c'e' maretta anche nel Pdl che si sente esautorato dalla Lega ricattatoria , piu' coinvolta in questa fase clou per il Paese del maggiore partito di governo'.
'Questo – conclude Belisario – e' lo scenario che presentano agli occhi del cittadini e del mondo. Basta con politici che si trascinano attaccati alla canna del gas. E ora di voltare pagina, di dare la parola agli elettori, di ripartire dando voce a forze ed energie vitali
BAGNASCO: BELISARIO (IDV), MORALITA' POLITICA PRINCIPIO TRASVERSALE =
(ASCA) – Roma, 10 ago – 'Etica, moralita' e buon esempio sono valori che devono guidare l'azione di ogni uomo politico, cattolico e non'. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, secondo cui 'i politici sono chiamati a rappresentare i cittadini e, per questo motivo, devono avere come stella polare il bene comune e provvedere a leggi che tutelino tutti, a partire soprattutto dai piu' deboli. Ma allo stesso tempo la classe politica deve essere al di sopra di ogni sospetto'. 'Per questo motivo l'Italia dei Valori ripete come un mantra che in Parlamento non possono sedere politici indagati o inquisiti, che ci deve essere trasparenza negli incarichi pubblici e che chi ha il privilegio di governare il Paese deve essere il primo a fare dei sacrifici in tempi di crisi e non trincerarsi dietro gli squallidi benefici di una casta. Questi sono principi – conclude Belisario – che condividiamo e che dovrebbero contagiare in modo trasversale tutta la politica, senza distinzioni'.
PARMA, IDV: SINDACO CI RIPENSI E LASCI PARCO FALCONE-BORSELLINO
(9Colonne) Parma, 10 ago – “Con la decisione di intitolare il parco della città alla coppia Vianello-Mondaini, sfrattando di fatto Falcone e Borsellino, il sindaco di Parma ha insultato l'indimenticabile duo televisivo, i cittadini di Parma e tutti i fedeli servitori dello Stato”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando commentando la decisione di Pietro Vignali, del Pdl. E aggiunge: ” La scelta del primo cittadino è un'ulteriore provocazione verso gli abitanti di Parma che da mesi protestano denunciando lo scandalo corruzione e la questione morale dell'amministrazione comunale”. “Vogliamo sperare che il sindaco di Parma riconosca l'errore della sua scelta e provveda diversamente a ricordare la coppia Vianello Mondaini che non meritava di essere tirata in ballo in questa incresciosa vicenda” conclude Orlando
PROCESSO LUNGO. LI GOTTI: NITTO PALMA NON SA O FINGE NON SAPERE
(DIRE) Roma, 10 ago. – “Spiace che il ministro della Giustizia abbia affermato come sarebbe falso che il 'processo lungo', ossia le liste sterminate di testimoni, sarebbe incontrollabile dal giudice”. Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia del Senato, Luigi Li Gotti.
“Dice il ministro che 'alla fine il giudice potra' escludere lo stesso i testi'. Chiaramente Nitto Palma non conosce il disegno di legge ed ignora che l'unico criterio per escludere i testi e' 'la manifesta non pertinenza'. Questo significa, ad esempio, che le 32.000 parti offese nel processo Parmalat sarebbero potute tutte essere testi nel processo perche', all'evidenza, con posizione pertinente. Speriamo che il ministro sia piu' attento e parli dopo la lettura del disegno di legge. Se cosi' non fosse- conclude Li Gotti- c'e' da essere preoccupati”.
Mafia, Li Gotti: Approfondita indagine su testimoni come Lea Garofalo
Roma, 10 AGO (il Velino/AGV) – “Lea Garofalo e' stata uccisa e sciolta nell'acido. Era stata abbandonata dallo Stato e ha vissuto nel terrore, chiedendo aiuto e urlando che l'avrebbero uccisa. Cosi' e' avvenuto”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Antimafia, senatore Luigi Li Gotti, secondo cui “ora cominciano gli scarichi barile tra ministero degli Interni e magistratura. Chi ha sbagliato, deve pagare. In commissione Antimafia rinnovero' la richiesta di ascoltare il sottosegretario Mantovano e chiedero' la piu' approfondita indagine. Non avrebbe senso studiare la mafia – conclude Li Gotti – mentre i testimoni di giustizia vengono uccisi dalla mafia stessa”. – www.ilvelino.it – (com/gat) 101229 AGO 11 NNNN
CRISI: DI STANISLAO (IDV), LA RUSSA TAGLI SPESE MILITARI =
Roma, 10 ago. (Adnkronos) – “La Russa farebbe meglio a sedersi e a fare due conti nelle sue tasche e in quelle del suo ministero.Faccia la sua parte come ministro di questo paese, invece di lanciarsi in critiche e inutili affermazioni”. Lo ha affermato il capogruppo Idv in commissione Difesa Augusto Di Stanislao.”In un momento -ha aggiunto- in cui la crisi sta annientando l'economia del paese e la credibilita' del governo Berlusconi e' nulla, l'unica soluzione che sono riusciti a trovare e' stata quella di toccare gli unici settori che dovrebbero essere invece tutelati soprattutto in questo momento. Eppure in tutto questo discutere di tagli e tasse da aumentare ai cittadini c'e' ancora il programma di acquisto dei 131 cacciabombardieri F-35 che La Russa non ha nessuna intenzione di bloccare e tanto meno di diminuire”.Parliamo di miliardi ai quali Tremonti non toglie un solo centesimo. Ho inviato ufficialmente una richiesta di convocazione delle commissioni Difesa di Camera e Senato e La Russa venga a discutere con noi dei tagli da fare alle spese militari, che sono tutt'altro che poca cosa come ha definito i tagli ai costi della politica, per contribuire fattivamente alla ripresa. L'industria bellica -ha concluso Di Stanislao- non e' intoccabile e ora piu' che mai il suo rapporto con la Difesa deve essere rivisto tanto quanto gli interessi che ci sono dietro”.
ROMA VIOLENTA: PEDICA (IDV), DOV'E' LA DESTRA INTRANSIGENTE? =
(AGI) – Roma, 10 ago. – “A nome dell'Italia dei Valori esprimo il nostro cordoglio alla famiglia del benzinaio ucciso. Ma e' triste vedere che, di fronte ad un lutto, l'ennesimo a Roma e nei suoi dintorni, anziche' fare un passo indietro, chi governa, in questo caso il centrodestra con la giunta Alemanno nella capitale e quella Polverini in Regione, alzi il tiro e attacchi gli avversari con becere questioni di confine. E' come voler mettere la polvere sotto il tappeto”. Lo afferma l'esponente dell'Idv Stefano Pedica. “Il centrodestra a Roma e nei suoi dintorni – prosegue – ha fallito in quello che era il suo cavallo di battaglia: la sicurezza. Non si contano piu', purtroppo, i fatti gravi e i fattarelli che accadono in citta' e in periferia, rendendo i laziali sempre piu' spaventati. Basta leggere le cronache di ogni giorno. E' questa e' la sicurezza promessa dalla destra intransigente? Mi sembra sterile demagogia buttarla in polemica politica. Sanno Alemanno e Polverini – conclude Pedica – che la sicurezza fa parte di una strategia di rete di prevenzione che dovrebbe coinvolgere Comune e Regione? O preferiscono fare come Ponzio Pilato e lavarsene le mani per una mera questione di metri?”.
Mafia, Sonia Alfano: Solidale con investigatori dopo attacchi Sgarbi
Palermo, 10 AGO (il Velino/AGV/Sicilia) – “Intendo esprimere tutta la mia solidarieta' agli investigatori di questura e carabinieri, ed in particolare al maresciallo di Salemi Giovanni Teri, per gli attacchi inconsulti di Vittorio Sgarbi. L'inchiesta “Salus Iniqua” ha evidentemente tolto il sonno al sindaco di Salemi, i cui rapporti con Pino Giammarinaro sono ormai noti a tutti”.Lo ha detto l'europarlamentare di Idv Sonia Alfano, in contrasto con Sgarbi fin da quando egli nego' l'esistenza della mafia in Sicilia. “Il negazionista della mafia Vittorio Sgarbi continua ad aggredire violentemente chiunque si ponga in netto contrasto alle attivita' criminose: dagli investigatori ai giornalisti d'inchiesta, tutti coloro che si oppongono al sistema e pretendono l'affermazione della legalita' rimangono vittime dei suoi sproloqui. Non ha alcun riguardo ne' prova pudore rispetto a cio' che questi uomini coraggiosi rappresentano per il popolo siciliano, da sempre vessato e condannato a subire ingiustizie da Cosa Nostra e dalle sue ramificazioni negli apparati istituzionali, a partire dalle infiltrazioni nelle amministrazioni comunali – ha proseguito Sonia Alfano -. Io invece voglio tributare il mio rispetto e la mia riconoscenza a chi ha scoperchiato l'affaire Giammarinaro e ogni giorno si impegna in una guerra difficilissima contro la mafia – ha sottolineato -, mentre a Sgarbi, purtroppo, mi trovo costretta a rivolgere ancora la mia totale disistima come politico e come uomo, ma anche la mia umana pietas per quello che madre natura gli ha evidentemente negato
LAVORO, IDV: CRISI NON E' COLPA ART 18 STATUTO, CHI LO DICE RACCONTA BARZELLETTE
“E' noto a tutto il mondo che la Fiat in Italia è in crisi da tre anni, che i cantieri navali italiani sono in crisi, che le infrastrutture di cui ha bisogno l'Italia, dalla banda larga, alla mobilità delle persone e delle merci, sono ferme e che le banche hanno chiuso il credito alle piccole e medie imprese a causa dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori”. E' quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “E cioè e noto a tutti che in Italia non si può licenziare un lavoratore senza un giustificato motivo e che, quindi, lo si può licenziare con un motivo giustificato.
“Questa sarebbe la cronaca di un giornale satirico se non fossimo, purtroppo – conclude Zipponi – in una situazione talmente grave e seria che non ci permette di ridere e che fa venire voglia di piangere. Occorre evitare, in un momento in cui le famiglie italiane non arrivano alla fine del mese, le barzellette e le provocazioni che alcuni poco autorevoli commentatori vanno dicendo sull'articolo 18”.