LE FORZE SANE DEL PAESE CI SONO, IL GOVERNO TOLGA IL DISTURBO PER LIBERARE NUOVE ENERGIE

L’atteggiamento irresponsabile di Berlusconi in questa crisi ha ottenuto un risultato clamoroso: compattare le parti sociali. Non ricordo un momento come questo in cui Confindustria e Cgil, cooperative e Abi, Cisl, Uil e Ugl, abbiano condiviso un documento articolato per chiedere, insieme, provvedimenti urgenti e decisivi per provare a uscire dal pantano della crisi.

Insomma, questo governo, da sempre contrario alla concertazione, ha costretto col suo atteggiamento le parti sociali all’autoconcertazione, scusate il neologismo, in quella che si può considerare come una delle sue più grandi sconfitte.

Oggi ho partecipato, con la delegazione dell’Italia dei Valori, all’incontro delle parti sociali con le opposizioni e ho registrato la loro preoccupazione. Hanno formato una specie di comitato di salvezza nazionale e fatto richieste precise, in cinque punti. La preoccupazione, però, si è trasformata in speranza quando ho visto quanto è forte e viva la nostra società: ragionavano insieme, con spirito costruttivo, imprenditori, cooperative, sindacati, banche, forze politiche, sempre rispettando le reciproche differenze. Insomma, uno spaccato della nostra società, quella che fa dell’Italia un Grande Paese.

Sono uscito da Palazzo Marini con l’idea che possiamo ancora salvarci e che c’è ormai soltanto un ostacolo alla esplosione di queste forze che non vedono l’ora di lavorare insieme per superare l’emergenza, di ridurre il più possibile le differenze e gli interessi di parte per evitare il baratro. Quell’ostacolo è rappresentato dal governo e, in particolare, da Berlusconi, un leader ormai fuori controllo. Ieri ci ha intrattenuti con le sue chiacchiere da bar in Parlamento, spiegando che va tutto bene. La borsa ha risposto con un crollo di cinque punti percentuali. Cosa deve succedere ancora perché tolga il disturbo? Perché liberi le energie delle forze sane di questo Paese?

Sono scandalizzato da un’altra sua dichiarazione di oggi. Nel momento in cui le borse gli gridavano in faccia la sua inutilità, ha pensato bene di confondere il ruolo di presidente del Consiglio e quello di imprenditore, un conflitto di interessi che dura da 20 anni, chiedendo di investire nelle sue aziende. Ecco, questo è lo statista che ci sta guidando verso il baratro: l’Italia crolla e lui pensa solo ai suoi affari.

In questi giorni l’Italia dei Valori ha presentato una manovra che possa rimettere i conti a posto senza fare macelleria sociale. Con il capogruppo Donadi ho chiesto ufficialmente con una nota inviata ai presidenti delle Camere, e per conoscenza al Capo dello Stato, la convocazione del Parlamento già per la prossima settimana per varare misure che contengano la spesa,tengano sotto controllo i conti e diano fiducia a famiglie e imprese. E’ un testo base aperto al contributo proprio delle forze che abbiamo incontrato oggi, anche perché alcune proposte non sono soltanto condivise, sono identiche.

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