FOCUS IDV 2 AGOSTO


INCHIESTA G8: DI PIETRO “FRA POCO IN PARLAMENTO SOLO DELINQUENTI” ROMA (ITALPRESS) – “Fra un po' qui avremo solo delinquenti e non un po' e un po'”. E' quanto afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel video pubblicato sul suo blog che riprende il suo intervento in Aula, alla Camera, sul caso Verdini. “Vi rendete conto – aggiunge l'ex Pm – che oggi state approvando un principio aberrante, vale a dire che tutti coloro che hanno una conoscenza abituale con un parlamentare non possono essere intercettati. Una cosa e' la prerogativa del parlamentare, altra cosa e' la prerogativa di tutti coloro che hanno a che fare col parlamentare”. “Stiamo parlando di persone che sono in societa' d'affari tra di loro – prosegue Di Pietro – Fusi e Verdini: e' chiaro che si parlano tra di loro, sono soci in affari! E' chiaro che se uno di noi ha uno studio legale, parlera' con dieci legali, con cento clienti e magari sempre con gli stessi clienti. Ma una cosa e' il non dover intercettare la moglie e i figli del parlamentare, altra cosa e' estendere all'inverosimile questo principio, sino ad affermare che le persone che hanno a che fare con i parlamentari non possono essere intercettate e queste intercettazioni non possono essere utilizzate”. “Se il Parlamento adotta questo principio facciamo capire che la migliore e la peggiore criminalita' fanno meglio a fidanzarsi o mettersi in societa' con i parlamentari. E' un principio aberrante e io invito a riflettere su tutto questo – aggiunge -. Noi riteniamo che l'autorizzazione debba essere data non solo perche' lo ha chiesto il collega e il diritto di difesa prescinde anche dalle prerogative dei singoli parlamentari, ma soprattutto perche' questo Parlamento rischia di far diventare principio un'idea aberrante per lo Stato di diritto e per lo Stato democratico: quella per cui il parlamentare puo' avere intorno a se' la migliore criminalita', che cosi' raggiunge l'impunita'”, conclude Di Pietro. (ITALPRESS). sat/com 02-Ago-11 17:57

MISSIONI: DI PIETRO, DAVVERO ASSURDO ITALIA FINANZI GUERRA (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''E' davero assurdo, per una situazione che rasenta il ridicolo, se non fosse drammatico che in Italia si continui a portare avanti la guerra''. Lo dice il presidente dell'Idv Antonio Di Pietro parlando in sala stampa a proposito del voto in Aula alla Camera sul rifinanziamento delle missioni italiane all'estero. ''Lo e' tanto di piu' – aggiunge Di Pietro – che il luogo in cui ci rechi a fare la guerra sia l'Afghanistan piuttosto che la Libia''. (ANSA).

G8. INCHIESTA, DI PIETRO: FRA UN PO' RESTERANNO SOLO DELINQUENTI (DIRE) Roma, 2 ago. – “Fra poco qui avremo solo delinquenti e non un po' e un po'”. Cosi' il leader Idv, Antonio di Pietro, concludendo la sua dichiarazione di voto sulla richiesta di autorizzazione all'acquisizione di intercettazioni telefoniche del deputato Denis Verdini (Pdl), annunciando il si' del suo gruppo parlamentare.

APPALTI: DI PIETRO, SI' USO INTERCETTAZIONI VERDINI, NO A PRINCIPIO ABERRANTE = Roma, 2 ago. – (Adnkronos) – “Verdini faccia sentire la sua voce in sua difesa, perche' qualcuno lo sta usando per riaffermare il principio che in Parlamento c'e' la ricerca dell'impunita' piu' che la ricerca della verita'”. Antonio Di Pietro e' intervenuto in aula alla Camera nella discussione sulla domanda di autorizzazione nei confronti di Denis Verdini rivolgendo un appello allo stesso deputato del Pdl. “Noi diciamo si' all'uso delle intercettazioni non tanto perche' l'ha chiesto il collega, ma perche' questo Parlamento rischia di far diventare principio una idea aberrante per lo stato democratico -ha spiegato il leader di Idv-: siccome uno conosce un parlamentare non puo' essere intercettato. Ma una cosa e' la prerogativa di un parlamentare, un'altra sono le prerogative di chi conosce un parlamentare. Se approviamo questo principio, la peggiore criminalita' si sposera', si fidanzera' o si mettera' in societa' con i parlamentari. E' aberrante”.

*Costi politica/ Di Pietro:Manca segno di discontinuità e rottura “Serve un'operazione chirurgica” Roma, 2 ago. (TMNews) – Punta nuovamente il dito contro gli eccessivi costi della politica il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, intervenuto questa mattina a Montecitorio. “Nei bilanci di Camera e Senato – ha spiegato Di Pietro – manca però quel segno di discontinuità e rottura, quell'operazione chirurgica per far capire al Paese che i parlamentari, prima di tutto, si pongono il problema della crisi e la affrontano” stringendo la cintura. Nonostante questo, Di Pietro ha voluto sottolineare: “L'Idv – ha spiegato – non ha problemi ad ammettere che la gestione del presidente Fini sia stata più oculata delle precedenti”.

L.ELETTORALE: DI PIETRO “BERSANI SI IMPEGNI CON NOI PER CAMBIARLA” ROMA (ITALPRESS) – “La prova del fuoco nel voler fare qualcosa per il Paese sta nella volonta' effettiva di cambiare la legge elettorale e di cancellare il porcellum. Infatti, non possiamo correre il rischio che, alle prossime elezioni, i cittadini siano bleffati da liste preconfezionate a monte, che non rispondono alle regole della rappresentanza e alle istanze del territorio. Purtroppo sappiamo che tanti soloni non vogliono cambiarla, per questo, non ci resta che lanciarci, ventre a terra, in un referendum abrogativo, che abbiamo gia' presentato e promosso nelle settimane scorse, all'insegna della trasparenza e del rilancio del maggioritario. E' un impegno che abbiamo preso insieme ad alcuni componenti di altre forze politiche, a partire da esponenti di spicco del Pd come Arturo Parisi, Pierluigi Castagnetti e Rosy Bindi. Poiche' abbiamo solo poche settimane, facciamo appello al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, affinche' coinvolga e attivi il suo partito in questa battaglia. Non possiamo permetterci di andare alle prossime elezioni senza esserci liberati da questo macigno che impedisce il regolare svolgimento della consultazione elettorale e il libero esercizio della democrazia”. E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. (ITALPRESS).

CRISI: DI PIETRO, ELEZIONI ANTICIPATE COME IN SPAGNA = AFFRONTARE IL PROBLEMA DALLA TESTA – NO IDV A GOVERNI DI TRANSIZIONE Roma, 2 ago. (Adnkronos) – “Quando c'e' una crisi bisogna affrontare il problema dalla testa, cioe' da questo governo, che ci fa perdere di credibilita' nazionale e internazionale e quindi sul piano economico nessuno si affida a noi. Crisi di governo, scioglimento delle Camere ed elezioni anticipate e' la prima e unica ricetta, perche', anche da noi come in Spagna, si possa ridare una rinnovata credibilita' ai nostri servizi”. Lo ha dichiarato ai giornalisti a Montecitorio Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori. “Il nostro governo -ha aggiunto- non ha piu' alcuna credibilita' e nemmeno questa classe politica. Per questo continuare a far vivere questa legislatura significa continuare a scaldare la propria poltrona e i propri interessi personali. L'Idv non e' disponibile a governi di transizione, d'occasione. E' invece necessario andare alle elezioni anticipate -ha ribadito Di Pietro- e ridare una speranza su un cambiamento radicale”.

STRAGE BOLOGNA. DI PIETRO: BASTA MENZOGNE, SIA FATTA PIENA LUCE (DIRE) Roma, 2 ago. – “Trenta anni fa Bologna e tutto il nostro Paese si sono fermati. Oggi abbiamo il dovere di ricordare e di chiedere a gran voce che sia fatta pienamente luce su quella terribile strage. Per rispetto di tutti coloro che quel 2 agosto del 1980 persero la vita, per amore della giustizia e di tutti gli italiani che hanno diritto di sapere come sono andate realmente le cose, dobbiamo pretendere che non ci siano piu' segreti, ne' menzogne, ne' stragi impunite”. E' quanto si legge sul profilo facebook del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “L'Italia dei Valori continuera' a battersi in tutte le sedi affinche' emerga la verita'- scrive Di Pietro- e' grave che, anche quest'anno, il governo diserti la ricorrenza, non commemorando la memoria di 85 vittime, italiane e straniere, e non fornendo nemmeno alcuna spiegazione per quest'assenza”.

BONUS BEBE':DI PIETRO, GARANTIRE DIGNITA' FAMIGLIE INGANNATE (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''Come intendono risolvere Tremonti e Sacconi il problema dei bonus bebe', erroneamente riscossi da otto mila famiglie italiane, garantendo pero' la dignita' di quante, tra loro, sono state tratte in inganno?'': lo chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Economia e del Lavoro. Infatti, come riportato lo scorso 15 luglio dal quotidiano La Stampa, il governo ha inviato una lettera alle famiglie che, pur non avendo i giusti requisiti, hanno ricevuto il bonus di mille euro negli anni 2005 e 2006, per chiederne la restituzione con i relativi interessi. ''Molte di queste famiglie, con un ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 50.000 euro, convinte in buona fede di rispondere ai suddetti requisiti, nel 2006 si sono rivolte a un Caaf per l'assistenza necessaria alla compilazione dello stesso modulo (senza che venisse sollevata alcuna eccezione) e hanno avuto modo di ritirare senza difficolta' presso un ufficio postale l'assegno di 1.000 euro''. Pertanto, le famiglie sarebbero state 'tratte in inganno dalle informazioni poco chiare che il Ministero stesso aveva inviato, in quanto non si specificava se il limite massimo di reddito dovesse essere quello lordo o quello netto'. In ogni caso, nelle citate lettere viene intimata la restituzione della somma illecitamente riscossa e il pagamento della sanzione amministrativa da un minimo di euro 5.000 euro un massimo di euro 26.000 euro''. Nell'interrogazione, Di Pietro chiede ai ministri ''se non ritengano di favorire una necessaria soluzione di tutte le questioni sopra descritte, con una dettagliata analisi dei casi e delle circostanze in questione, tesa a scongiurare l'aggravante ingiusta di una sanzione amministrativa e di una segnalazione alla procura della Repubblica, cosi' da garantire la piena dignita' di tutti quei nuclei familiari incorsi in errore non imputabili di truffa ai danni dello Stato''. (ANSA).

COSTI POLITICA: DONADI, SU VITALIZI CASTA NASCONDE PROBLEMA (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''Altro che metodo! L'ordine del giorno di Italia dei Valori sui vitalizi e' stato respinto per tutt'altra ragione, ovvero la paura di dover sostenere le critiche dell'opinione pubblica nel bocciarlo, o, peggio ancora, il rischio di doverlo votare proprio per non essere travolti dalla critiche'' lo dichiara Massimo Donadi, presidente dei deputati IdV. ''La Casta, ancora una volta, preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, pur di non mettere mano ai proprio privilegi'' spiega Donadi che aggiunge: ''la cosa veramente grave e' che si e' giunti persino a stravolgere la prassi, rendendo di fatto il bilancio della Camera inemendabile, pur di poter giungere a questa dichiarazione di inammissibilita'''. ''Questa e' un'altra occasione persa, dal palazzo, per dimostrare di avere a cuore i problemi del paese e non solo i propri interessi'' conclude il presidente dei deputati di IdV. (ANSA).

Costi politica: Idv, Fini stoppa odg abolizione vitalizi, e' gravissimo (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 02 ago – “Il presidente Fini ha anticipato l'intenzione di proporre all'ufficio di presidenza l'inammissibilita' dell'ordine del giorno per l'abolizione dei vitalizi perche' lo ritiene incostituzionale. Noi riteniamo sia una scelta gravissima”. Lo ha detto il presidente dei deputati dell'Idv, Massimo Donadi, al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Donadi ha ricordato che l'ordine del giorno prevede la sostituzione del vitalizio dei parlamentari con una pensione erogata dall'Inps secondo le regole vigenti; la modifica avrebbe garantito risparmi dell'ordine di 100 milioni l'anno. Inoltre, ha puntualizzato, analoghi documenti in passato sono stati ritenuti ammissibili. Per questo, ha preannunciato, l'Idv votera' contro il bilancio interno della Camera (cui l'ordine del giorno si riferiva) e prendera' altre iniziative di protesta.

IMMIGRAZIONE: BELISARIO (IDV), DECRETO MARONI XENOFOBO (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''Incostituzionale e xenofobo. E questo gia' basta ed avanza per capire di come il governo viva di ricatti incrociati con una Lega razzista''. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv al Senato Felice Belisario a margine del sit-in di protesta organizzato questo pomeriggio dalla Cgil in piazza Navona contro il decreto Maroni. ''I Cie sono carceri senza garanzia – ha aggiunto – in cui gli immigrati si ritrovano senza che nessuno abbia commesso dei reati. Questa non e' una politica di accoglienza''. (ANSA).

GOVERNO: BELISARIO “ANCHE PER IL FINANCIAL TIMES NON E' INDISPENSABILE” ROMA (ITALPRESS) – “Il problema di questo Paese, anche sui mercati e sulla scena internazionale, e' la credibilita' di questo governo”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge “l'editoriale di oggi del Financial Times inquadra perfettamente la situazione italiana, ricordando che ne' Tremonti ne' Berlusconi sono indispensabili e ricorda quanto la posizione del ministro dell'Economia sul caso Milanese sia alquanto anomala, un ministro che offre un cattivo esempio alla lotta all'evasione fiscale e a quegli italiani a cui aumenta le tasse”. “Il fatto, poi, che il governo abbia deciso di incontrare le parti sociali senza l'opposizione – continua Belisario – dimostra, ancora una volta, che l'obiettivo del premier non e' quello di trovare una soluzione per risollevare le sorti dell'Italia, ma solo mettere l'ennesima toppa per tirare a campare il piu' possibile. Per noi dell'Italia dei Valori l'unica strada possibile e' quella delle dimissioni subito per andare ad elezioni”. “La situazione e' drammatica e non possiamo perdere tempo. E' questa – conclude – l'ora dell'alternativa scelta dagli elettori e non dei governicchi e delle formule tecniche-istituzionali o di salute pubblica”.

LIBIA: BELISARIO “IL GOVERNO CHIARISCA SU ARMI DALLA SARDEGNA” ROMA (ITALPRESS) – “E' assurdo e inquietante che si continuino a finanziare missioni di guerra che, oltre a comportare la perdita di vite umane e un costo notevole a carico dei cittadini, nascondono lati oscuri”. Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato e componente del Copasir, Felice Belisario, che al riguardo ha gia' presentato un'interrogazione. “Ancora oggi ad un parlamentare non e' dato sapere quando, come e a chi sono state trasferite le armi provenienti dall'isola di Santo Stefano, in Sardegna – aggiunge -. Addirittura continua a girare sempre piu' l'indiscrezione che gli armamenti siano stati trasportati su navi passeggeri verso Civitavecchia per poi essere smistati in Libia. Nelle mani di chi, non e' dato saperlo. Chi abbiamo armato? I ribelli del regime o il regime stesso? Come se non bastasse circola, in modo insistente, la voce secondo cui sulla questione si voglia apporre il segreto di Stato. E' intollerabile – conclude Belisario – il governo e' tenuto a fare chiarezza. E' in gioco la nostra sicurezza e la nostra credibilita' internazionale”.

SIRIA: IDV “INTERVENGA CORTE AJA PER CRIMINI CONTRO UMANITA'” ROMA (ITALPRESS) – “In Siria si stanno commettendo dei crimini contro l'umanita' sui quali chiediamo l'intervento delle Nazioni unite e della Corte dell'Aja. L'Italia dei Valori denuncia la debolezza della Comunita' internazionale che, troppe volte, in nome di affari inconfessabili e discutibili rapporti privilegiati bilaterali, ha sostenuto regimi liberticidi e nascosto quando non tollerato violenze e massacri di ogni genere”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che stasera' partecipera' al sit-in in favore del popolo siriano che si svolgera' davanti piazza Montecitorio, alle 19. “L'Onu – conclude Orlando – deve darsi un criterio di comportamento coerente perche' e' indecoroso assistere all'ipocrita pianto di coccodrillo di tanti Stati e organismi internazionali, quando l'unico pianto degno di tale nome e' quello di tante vittime innocenti brutalmente assassinate”. (ITALPRESS).

COSTI POLITICA: IDV A FINI, NO A ODG INTERVENTO A GAMBA TESA (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''Un odg esattamente uguale a quello sui vitalizi che e' stato depositato ieri dall'Idv, e' stato gia' votato a settembre 2010 da questa assemblea. Devo arguire che e' cambiato qualcosa e il fatto che il presidente Fini fissi nuove regole dopo che gli ordini del giorno al bilancio sono stati presentati mi lascia perplesso, perche' e' come intervenire a gamba tesa dopo che il gioco e' gia' iniziato''. Cosi' Antonio Borghesi, dell'Italia dei valori, replica in Aula alla Camera al presidente di Montecitorio Gianfranco Fini, che ha dichiarato inammissibile l'ordine del giorno dell'Idv sull'abolizione dei vitalizi dei parlamentari. Borghesi difende la bonta' nel merito della proposta Idv. ''La Corte costituzionale ha detto che i vitalizi sono una via di mezzo tra una pensione e un atto di liberalita', quindi qualcosa che e' meno di una pensione e quindi qualcosa sulla quale si puo' intervenire. Inoltre derivano da una semplice delibera dell'ufficio di presidenza e non da un atto legislativo. Quindi le chiedo rivedere la sua posizione'', dice a Fini, chiedendogli di dichiarare l'odg dell'Idv ammissibile almeno nella parte in cui abolisce i vitalizi. (ANSA).

CAMERA:BORGHESI A FINI”INAMMISSIBILE CAMBIARE REGOLE CON GIOCO IN CORSO” ROMA (ITALPRESS) – “Dissento, sommessamente ma fermamente, dalle sue affermazioni riguardo all'ordine del giorno di Italia dei Valori sull'abolizione dei vitalizi. Se le norme e le regole fossero state fissate due mesi fa ne potevamo discutere ma cambiare le regole a gioco iniziato e' inammissibile”. Cosi' Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera, replica in Aula al presidente della Camera, Gianfranco Fini. “Lo scorso anno, lo stesso ordine del giorno e' stato ammesso, discusso e votato. Cosa e' cambiato dallo scorso anno? Cambiare le regole, dopo che gli ordini del giorno sono stati depositati, significa intervenire a gamba tesa dopo che il gioco e' iniziato”, ha aggiunto Borghesi. “Ricordo le numerose sentenze della Corte costituzionale, 390 del '95 , 211 del '97, 240 del '94, che dicono che i trattamenti pensionistici possono essere ridotti in maniera definitiva. A queste si aggiunga il pronunciamento della Corte che dice chiaramente che il vitalizio e' una via di mezzo tra la pensione ed un atto di liberalita', dunque si puo' intervenire”, ha ricordato il vicepresidente Borghesi. “Nel rispetto dei ruoli, riteniamo che a decidere cosa sia costituzionale e cosa non lo sia debba essere la Corte costituzionale e non la presidenza della Camera – ha concluso Borghesi – per questo le chiedo, in considerazione che il vitalizio deriva da una delibera dell'ufficio di presidenza, di rivedere il suo giudizio e di ammettere il nostro ordine del giorno con l'istituto dell'ammissibilita' parziale”.

2 agosto/ Idv: Fare piena luce rimuovendo segreto di Stato “Occasione per fare i conti con la storia del nostro paese” Roma, 2 ago. (TMNews) – “Commemorare la strage di Bologna è necessario non solo per tributare il giusto onore alle 85 vittime che quell`orribile attentato produsse trentuno anni fa, ma anche per fare i conti con la storia del nostro Paese, che in quegli anni seppe sconfiggere la folle minaccia del terrorismo”. E' quanto dichiarato dall'onorevole Silvana Mura deputata di Idv e coordinatrice regionale dell`Emilia Romagna. “L`Italia dei Valori ringrazia ed è vicina all`Associazione dei parenti delle vittime a cui va il merito di essersi battuti in tutti questi anni non solo per mantenere vivo il ricordo di quella strage, ma anche perché fossa fatta piena luce su una vicenda sulla quale permangono ancora ombre. In questo senso – ha spiegato – condividiamo a pieno e sosteniamo la richiesta di Paolo Bolognesi al governo di aprire finalmente i tanti armadi della vergogna che ancora sono chiusi a doppia mandata, rimuovendo il segreto di stato non solo sulle vicende che riguardano l`attentato del due agosto, ma sulle molte stragi italiane che attendono ancora delle risposte”.

STRAGE BOLOGNA: LI GOTTI (IDV), SCONCERTANTE ASSENZA GOVERNO = (AGI) – Roma, 2 ago – “L'immensa tragedia della strage di Bologna appartiene alla memoria collettiva del popolo italiano, tante volte martoriato da stragi e delitti. E' sconcertante che nessun rappresentante del governo sia presente alla commemorazione”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia del Senato, Luigi Li Gotti, che aggiunge: “e' vero che nel passato i cittadini hanno contestato la presenza del Governo. Ci sono pero' anniversari, come quello di Bologna, che impongono il dovere della presenza, con incuranza per il fastidio personale di possibili contestazioni. Cio' appartiene ai doveri imprescindibili per onorare le vittime e non far morire il ricordo delle tragedie nazionali. La mancanza di sensibilita' del governo e' imperdonabile e non esistono giustificazioni che tengano. E' una vergogna. Il governo vuole rimuovere e dimenticare. Il popolo italiano merita rispetto e vuole che la memoria non venga cancellata perche' fa parte della nostra storia. Noi ci inchiniamo con dolore e avremmo voluto che questo fosse l'unico sentimento. Invece – conclude Li Gotti – dobbiamo convivere con lo sconcerto per la latitanza del governo e con l'aridita' d'animo dei nostri governanti”.(AGI)

STRAGE BOLOGNA: EVANGELISTI,GOVERNO ASSENTE MORTIFICA ITALIA (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''La strage di Bologna e' stato l'attentato piu' grave dell'intera storia repubblicana, sia per la sua natura che per il numero di vittime prodotte. In quella tragica mattina di agosto si fermo' per qualche attimo la storia del nostro paese, spalancando le porte di un abisso fatto di paura, ingiustizia e morte'' . Lo ha detto questa mattina Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo IDV alla Camera criticando il governo per la sua assenza alle celebrazioni di oggi. ''E' inevitabile non guardare con sconcerto al fatto che da due anni il Governo non partecipa alle commemorazioni del 2 agosto'' ha sottolineato l'esponente dell'Idv. ''Da due anni il Governo non fornisce alcuna spiegazione ufficiale di questa assenza che mortifica i parenti delle vittime, la citta' e la stessa storia d'Italia. Non celebrare il ricordo significa incamminarsi sulla strada dell'oblio ed e' impensabile, prima ancora che inaccettabile, che questo possa accadere''. (ANSA).

SIRIA: EVANGELISTI “GOVERNO AGISCA IN SEDE DIPLOMATICA.FERMARE VIOLENZA” ROMA (ITALPRESS) – “Isolare Bashar Al Assad, il criminale di Damasco, e restare vicini alle spinte di liberta', di laicita' e di modernita', che vengono dal popolo siriano”. Cosi' e' intervenuto questa mattina, nell'Aula di Montecitorio, Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo IDV alla Camera, durante l'informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi della situazione in Siria. “Di fronte all'orrore per i massacri in Siria, dal Consiglio di sicurezza dell'Onu non e' venuto quel segnale forte che ci si attendeva, almeno in termini di condanna per le violenze delle repressioni in Siria”, ha detto Evangelisti che ha aggiunto: “Chiediamo un intervento del Governo italiano sul piano diplomatico, di concerto con le istituzioni europee, per far cessare ogni atto di violenza e iniziative in ambito bilaterale con il Governo di Damasco”. “Soprattutto, chiediamo al governo una risposta ad una domanda: la popolazione siriana ha meno diritti di quella libica di essere difesa dalla comunita' internazionale? Non propongo una nuova guerra, tutt'altro. Di guerre, in giro per il mondo, ve ne sono fin troppe. Pero', pur considerando le differenze che vi sono tra i due Paesi, e' difficile sfuggire alla sensazione che in Libia abbiano pesato il petrolio e il gas naturale, che non ritroviamo in Siria”, ha concluso Evangelisti.

CRISI, IDV: FIAT IN STATO COMATOSO DA MARCHIONNE SOLO CHIACCHIERE (9Colonne) Roma, 2 ago – “Dopo due anni di chiacchiere, di fantomatici piani d'investimento e di accordi umilianti per i lavoratori, la Fiat di Marchionne dimostra di non saper fare automobili, ma solo propaganda. La borsa, infatti, ha segnalato oggi questo grave stato comatoso della produzione dell'azienda italiana, con la sospensione del titolo”. E' quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Dall'altro lato, in un mondo che non buca i telegiornali o l'attenzione della stampa, un operaio della Fiat di Pomigliano, che era da tre anni in cassa integrazione, avendo ricevuto una comunicazione di altri due anni di cig straordinaria, ha provato drammaticamente a togliersi la vita”. “Il periodo post feriale sarà purtroppo segnato da mille drammi sociali – conclude Zipponi – soprattutto nel Mezzogiorno se non ci sarà una svolta radicale nel governo con un cambio di classe dirigente a partire dal Parlamento. Le elezioni sono l'unico strumento per poter dare al Paese, alle persone oneste e alle imprese sane, la possibilità di riprendersi e di generare uno scatto d'orgoglio per toglierci dal vicolo cieco della speculazione finanziaria e dalla perdita di migliaia di posti di lavoro”. (Red) 021830 AGO 11

Crisi, Formisano (Idv): Premier lasci per il bene del Paese Roma, 02 AGO (AGV NEWS) – “Ormai e' chiaro. Le banche italiane superano lo stress test, l'export manufatturiero italiano, come si legge oggi sul Corriere della Sera, fa segnare un piu' 17 per cento nei primi cinque mesi dell'anno, quasi come la Germania, per cui il problema risiede altrove: il problema sta nella credibilita' del governo, pressocche' prossima allo zero”. Ad affermarlo Nello Formisano (Idv), vicepresidente della commissione Bicamerale per la Semplificazione, intervenendo oggi a “Question time”, lo spazio di approfondimento del Tg1, all'interno di “Unomattina”. “Il presidente del Consiglio ne prenda atto e faccia una scelta nell'interesse del Paese: si faccia da parte”, aggiunge Formisano.

IMMIGRAZIONE: PEDICA (IDV), DECRETO E' VERO OBBROBRIO (ANSA) – ROMA, 2 AGO – ''Il decreto Maroni sui rimpatri che estende fino a 18 mesi la permanenza nei Cie, e' un vero e proprio obbrobrio giuridico. Nel nostro Paese, il migrante che non ha commesso alcun reato viene trattato peggio di chi e' indagato per associazione mafiosa, per estorsione aggravata, per sequestro di persona, per pedopornografia e per violenza sessuale''. Lo ha detto il senatore Stefano Pedica, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Esteri. ''Infatti, per queste 'brave persone', la custodia cautelare e' prevista – aggiunge Pedica – fino ad un anno nel corso delle indagini, mentre un migrante, che non ha commesso alcun reato, deve restare nel centro di accoglienza, veri e propri lager, 18 lunghissimi mesi. E' una vergogna''. ''L'articolo 10 della Costituzione stabilisce che lo straniero ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Con i CIE tutto si fa – conclude – all'infuori di rispettare il diritto umano di chi viene nel nostro Paese non per delinquere, ma per fuggire alla guerra e alla fame. Oggi il gruppo Idv al Senato sara' in piazza accanto alla Cgil e a tutte le associazioni per dire no al decreto Maroni''. (ANSA).

CRISI: LANNUTTI (IDV), CONSOB ED AUTORITA' MONETARIE COMPLICI DEGLI SPECULATORI (AGENPARL) – Roma, 02 ago – “Il comitato per la stabilità finanziaria, composto dal ministero dell'Economia, Consob, Bankitalia ed Isvap, non è altro che un'entità particolarmente 'distratta' che, fino ad oggi, non ha adottato alcun provvedimento volto a governare gli effetti di una speculazione senza precedenti su banche e titoli di Stato”. Lo dichiara il senatore Elio Lannutti, capogruppo edell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che aggiunge: “Che la situazione fosse grave, anche se comune all'Europa, è risaputo da molti mesi: banche di affari e fondi speculativi stanno mietendo vittime tra risparmiatori ed investitori, con uno scientifico abbattimento dei valori azionari delle banche italiane, che possono essere così scalate a prezzi di saldo”. “L'accanimento di banche di affari sui Btp italiani e sui titoli delle banche è facilitato dalla solita rarefazione degli scambi in un periodo nel quale sui mercati ci sono quasi solo venditori. Se ci troviamo a questo punto, è anche grazie a chi, come la Consob, sta a guardare compiaciuta il gioco al ribasso degli speculatori. Anche i Governi hanno grosse responsabilità perchè non hanno contrastato le proposte dell'Isda (International Swaps and Derivatives Association), l'associazione che raggruppa gli operatori specializzati nel settore dei derivati OTC (Over The Counter) che si sta battendo contro qualsiasi nuova normativa volta a frenare il boom di attività su piattaforme opache”. “Insomma, con le complicità di governi, Consob e autorità monetarie è stato e resta facile per gli speculatori comprare e vendere decine di milioni di pezzi di un titolo, in un tempo pari a un battito di ciglia, realizzando così utili giganteschi, ed è per questo – conclude Lannutti – che ci ritroviamo, tutti, in una crisi economica senza precedenti”.

Giochi, Barbato (IdV): Penali slot, sia assicurato l'incasso Il deputato dell'Idv chiede una norma urgente per “incassare l'importo dovuto all'erario dai concessionari” Roma, 02 AGO (AGV NEWS/AGICOS) – Il deputato dell'Italia dei Valori Francesco Barbato chiede che venga adottata “un'iniziativa normativa urgente volta a consentire di incassare l'importo dovuto all'erario dai concessionari del settore giochi, rinviando altresi' la data, fissata al 30 settembre 2011, per l'espletamento delle gare per l'affidamento delle medesime concessioni”. In un'interrogazione rivolta al ministro dell'Economia, Barbato ricorda che “e' pendente innanzi alla Corte dei conti un giudizio per le note irregolarita' poste in essere dai concessionari dei giochi, scoperte dalla Guardia di finanza, nel quale e' stata formalizzata una richiesta iniziale di risarcimento di 98 miliardi di euro. A seguito delle successive vicende di tale controversia e del sostegno di cui hanno potuto godere i concessionari, l'ammontare della sanzione pecuniaria nei confronti dei concessionari si e' progressivamente ridotto, ed e' al momento incerto se, quando e in che misura l'erario sara' in grado di incassare effettivamente tali somme”. L'esponente dell'Idv – rende noto l'Agicos – sottolinea inoltre che “nella recente manovra economico-finanziaria e' prevista la possibilita' di sanare i contenziosi tributari in essere fino a 20.000 euro, attraverso il versamento del 30 per cento dell'importo oggetto della controversia” e che il gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori ha gia' proposto “di determinare per legge l'ammontare che i concessionari devono versare all'erario per chiudere il contenzioso in atto, nella misura del 30 per cento dell'importo di 98 miliardi originariamente richiesto, assicurando in tal modo allo Stato la disponibilita' in tempi rapidi di risorse preziose per avviare un'azione di reale stabilizzazione dei conti pubblici e di rilancio dell'economia italiana”. “La guardia di finanza dovremmo tenerla qui in Italia, farla lavorare e potenziarla in Italia, perche' e' un corpo di polizia specializzato nel contrastare i reati economico-finanziari e non all'estero a 'fare la guerra'. Non serve la guardia di finanza all'estero, serve in Italia, perche' e' in Italia che c'e' bisogno di contrastare soprattutto la criminalita' economico-finanziaria, che purtroppo in questo Paese cresce”. Lo ha affermato, interevenendo ieri alla Camera nel corso del dibattito sul rifinanziamento delle missioni militari, il deputato dell'Idv Francesco Barbato, riferendosi al settore dei giochi. Ricordando l'audizione del dg di AAMS Raffaele Ferrara, Barbato ha parlato di “un grido d'allarme. Ci ha detto testualmente che AAMS non e' compatibile con il settore dei giochi, perche' i Monopoli di Stato sono inadeguati per poter controllare, fronteggiare e vigilare su questo inquietante mondo dei giochi”. “Quindi, e' chiaro tutto lo scenario – ha proseguito Barbato – noi togliamo la guardia di finanza dall'Italia dove avremmo ancora piu' necessita'. Ce lo dicono altri settori finanziari che hanno bisogno di piu' controlli, perche' dai controlli che sono stati fatti presso tutte queste agenzie di giochi emerge che ci sono ancora tantissimi minori che giocano benche' sia vietato e si sta avvelenando questo Paese. Infatti, cosi' crescono sempre di piu' le ludopatie e ci hanno detto che solo dieci casi in tutta Italia sono stati individuati di ragazzi e di minori che giocavano in sale giochi nelle quali e' a loro severamente proibito l'accesso. Quindi, il Governo distrae dal nostro Paese il settore della Guardia di finanza e lo manda all'estero”.

Missioni/ Idv: Odg per 7 milioni di afghani a rischio fame DiStanislao: E' uno dei paesi più poveri del mondo Roma, 2 ago. (TMNews) – Il capogruppo IdV in Commissione Difesa, Augusto Di Stanislao, ha impegnato il Governo, nell'ambito degli interventi di Cooperazione allo Sviluppo e anche nell'ambito dell'accordo quadro di cooperazione economica, ad “avviare urgentemente ogni possibile iniziativa specifica per fronteggiare la grave crisi alimentare che ha colpito l'Afghanistan”. “L'Afghanistan – afferma Di Stanislao – ora al suo decimo anno di conflitto da quando i talebani sono stati cacciati nel 2001, è classificato come uno dei paesi più poveri del mondo per la sicurezza alimentare, con coltivazioni spesso inutilizzabili a causa della presenza di bombe improvvisate. Circa 7 milioni di persone a breve soffriranno la fame e per la maggior parte la maggior parte si tratta donne e bambini, ma in generale le persone a rischio costituiscono quasi un quarto della popolazione del paese. È ormai chiaro a tutti che la guerra non è lo strumento adatto a risolvere i conflitti. Bisogna cedere il passo ad altre forme di integrazione internazionale, come la cooperazione allo sviluppo, che è in grado di affrontare le radici profonde dei conflitti. Il ruolo della cooperazione è un ruolo di quotidiana straordinarietà che paga pegno in termini di riconoscimento rispetto alle attività di carattere militare. In un periodo di conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani, stragi e carestie che stanno colpendo milioni di persone ridiamo finalmente un senso ai nostri interventi, l'unico che devono avere, ossia la cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione con il coinvolgimento delle società civili italiana e dei Paesi in conflitto.”

TRASPORTI: IDV, MANCANO TARGHE A MOTORIZZAZIONI, GOVERNO INTERVENGA = Roma, 2 ago. – (Adnkronos) – ''Anche quest'anno cosi' come negli ultimi due, a fronte di un incremento delle richieste di immatricolazione di auto e moto in prossimita' delle vacanze estive, si registra un esaurimento delle scorte delle targhe presso numerosi uffici della motorizzazione civile''. Per questo motivo il capogruppo dell'Italia dei Valori in comissione Trasporti al Senato, Gianpiero De Toni, ha presentato, insieme con il senatore Felice Belisario un'interrogazione al ministro dell'Economia. Secondo l'Unasca, l'Unione nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica, sottolinea l'esponente dell'Idv, ''il responsabile di tale disservizio sarebbe l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, deputato per monopolio alla produzione delle targhe. Negli ultimi due anni -ricorda De Toni- il personale addetto a tutte le produzioni in regime di monopolio (incluse le targhe) sarebbe stato ridotto di circa 400 unita' con conseguenti gravi criticita' nei processi produttivi in termini di qualita' di prodotto e di rispetto dei tempi. Per chiamata diretta sarebbero stati assunti, a tempo indeterminato, circa 70 tra dirigenti, quadri e impiegati, senza alcun filtro selettivo, mentre sarebbero state attivate svariate decine di contratti a progetto, almeno 50 unita', senza alcuna evidenza pubblica''. De Toni ricorda inoltre che ''la Corte dei Conti e l'Antitrust hanno recentemente sollevato rilievi contro l'istituto poligrafico stigmatizzando in molteplici circostanze una gestione opaca, poco trasparente ed autoreferenziale da parte dell'attuale management''. Per questo De Toni chiede, nell'atto ispettivo, ''se il governo abbia valutato l'opportunita' di un severo intervento nei confronti dell'attuale ad dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, anche per prevenire una possibile class action da parte dei cittadini consumatori''.

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