Se il buongiorno si vede dal mattino siamo proprio messi male, visto che nel suo primo giorno da ministro Nitto Palma si è reso complice di azioni a tutela della criminalità e non della giustizia.
Oggi lui e il governo hanno voluto porre la fiducia sul disegno di legge sul processo lungo, che peraltro era d’iniziativa parlamentare e quindi il governo avrebbe comunque fatto meglio a non metterci becco.
L’esecutivo e la maggioranza dimostrano così che per risolvere i problemi del solito e ben noto imputato sono disposti ad allungare, fino all’inverosimile, decine di migliaia di procedimenti per non farli arrivare a sentenza.
Queste norme permettono a Berlusconi di aggiustare i suoi processi e impediscono alla giustizia italiana di funzionare. Non a caso, colpiscono la norma, varata all’indomani della strage di Capaci, che permetteva l’acquisizione delle sentenze definitive. Ora, invece, anche nei processi di mafia si potrà riaprire all’infinito la lista dei testimoni. Di fronte a tanta scelleratezza non resta che la mobilitazione di massa: costi quel che costi. Non si può più aspettare per salvaguardare la democrazia e lo Stato di diritto.
Postato da Antonio Di Pietro